Alessandro Loprieno è il fondatore e CEO di WeShort

Alessandro Loprieno: “Sono i cortometraggi il nostro asset!”

“In Short We Trust!” è il motto dell’imprenditore pugliese, appena trentunenne, che crede in un approccio totalmente nuovo nei confronti del “cinema breve”

Alessandro Loprieno, pugliese di trentuno anni, è il founder e CEO di WeShort e crede in un approccio totalmente nuovo nei confronti del “cinema breve”. La sua formazione è coadiuvata da lingue e letterature straniere, cinema, finanza e tecnologia e ha fatto dei cortometraggi un’interessante e innovativo settore.
Dopo nove anni di lavoro presso la compagnia aerea Ryanair, iniziò infatti un percorso nel settore cinematografico. Dal 2018 è in relazione con il mondo di Hollywood, avendo collaborato ed essendo diventato socio della Media Capital Technologies, una società di finanza tecnologica applicata al settore cinematografico, fondata dai medesimi produttori che hanno sostenuto economicamente film come di grande impatto come “Birdman”.
È inoltre socio fondatore di “Crowducers”, azienda che si dedica alla ricerca di capitali di rischio per il settore cinematografico. Il suo motto personale è emblematico: “Fellini diceva che “il cinema è luce”, io aggiungo che sono felice di pagare la bolletta”.

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Come descriverebbe la sua azienda? Che cosa può dirci in merito al suo sviluppo? Quali ne sono la mission, i valori e la visione?
“La mia startup vuole diventare una grande azienda, e potrei definirla ambiziosa, giovanile, innovativa, agile e concreta. Da meno di un anno siamo sul mercato, la fase di validazione e beta-testing ha richiesto circa sei mesi da settembre 2020 a febbraio 2021, dopodiché il 21 marzo dello scorso anno abbiamo messo sul Web la prima versione della piattaforma di streaming, chiuso il primo round d’investimento pre-seed e, dopo alcuni mesi di traction, a settembre abbiamo messo sugli store iOS e Android la prima versione dell’applicazione mobile. Subito dopo abbiamo chiuso un altro round d’investimento seed e abbiamo raccolto l’interesse di grandi aziende partner come Chili e TCL; oltre a queste, vi è stato un interessamento anche anche dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e del suo festival di settore, denominato ‘Short’. La mission di WeShort è quella di portare i cortometraggi come scelta quotidiana d’intrattenimento per il grande pubblico in tutto il mondo, e la nostra visione è quella di diventare la major del cinema breve. I nostri valori principali sono la condivisione, l’unione, la passione e la frugalità”.

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Alessandro Loprieno, CEO di WeShort, durante la cerimonia conclusiva del Premio Start Up e PMI Innovative il 18 settembre a Zurigo
Alessandro Loprieno, CEO di WeShort, durante la cerimonia conclusiva del Premio Start Up e PMI Innovative il 18 settembre a Zurigo

Quali progetti avete in cantiere e in che cosa constano? Quali sono i prodotti di punta della vostra attività d’impresa e quali sono invece meritevoli di sviluppo?
“Attualmente stiamo ultimando l’integrazione con l’importante azienda cinese TCL, per portare tutta la library di WeShort disponibile e pre-installata su tutte le loro SmartTV. Stiamo lavorando ad altri deal di similare importanza con dei grandi partner di rilievo internazionale. Sicuramente il nostro unico prodotto e quindi quello di punta, sul quale abbiamo basato la nostra identità è proprio il cortometraggio, per questo motivo abbiamo acquisito i migliori cortometraggi al mondo, e continuiamo a farlo costantemente nel presente e nel futuro, in quanto i cortometraggi di grande qualità, che il pubblico non ha ancora potuto scoprire, sono veramente tanti. Un lato meritevole della nostra impresa, in via di sviluppo, che facilità la fruizione dei contenuti sulla piattaforma è senz’altro la WeShort AI, algoritmo d’intelligenza artificiale proprietario che tra i vari ambiti, farà la differenza nella user experience”.

Come riempie il suo tempo libero? C’è qualcosa che vorrebbe fare e che non ha ancora avuto l’opportunità di realizzare, il celeberrimo “sogno nel cassetto” personale?
“Una volta come hobby guardavo film, tanti film; oggi da buon founder mi dedico a tempo pieno, spesso anche quattordici ore al giorno, a guidare WeShort affinché possa diventare una grande azienda. Devo esser sincero, non è per fare lo stacanovista, ma nell’ultimo anno e mezzo non ho avuto molto tempo libero. In compenso faccio nella vita ciò che amo di più e sto realizzando quello che era il mio sogno nel cassetto da bambino. Oggi è tutto emozionante nella mia vita, sono felice, mi trovo a interagire con i miei idoli, con le stesse persone che tempo fa da cinefilo ricercavo su Wikipedia. Questa è una sensazione incredibile, forse è difficile da comprendere, da piccolo volevo ‘fare cinema da Hollywood’; oggi, grazie alla creazione di WeShort, mi trovo talvolta a lavorare con gente che fa cinema a grandissimi livelli, anche realmente da Hollywood. Invece, nel tempo libero da WeShort sto con la mia famiglia. Mia madre e mio padre hanno fatto tanti sacrifici per me e per mio fratello, anch’egli socio di WeShort. Mi piace passare tempo con loro e condividere il sangue del mio sangue le cose belle che stanno succedendo”.

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Alessandro Loprieno, CEO di WeShort, durante la cerimonia conclusiva del Premio Start Up e PMI Innovative il 18 settembre a Zurigo
Alessandro Loprieno, CEO di WeShort, durante la cerimonia conclusiva del Premio Start Up e PMI Innovative il 18 settembre a Zurigo

Che cosa pretende dai suoi collaboratori e dagli amici? Quali atteggiamenti le danno maggiormente fastidio e quali invece apprezza nel prossimo? È una persona tollerante oppure perdona difficilmente un’incomprensione o uno sgarbo? Quali “sanzioni” o meccanismi premiali adotta, nel caso?
“Io dagli altri ho la stessa sana pretesa che ho verso me stesso. Non me la racconto mai, non faccio pesare agli altri le mie cose. Nel bene e nel male, sono una persona che condivide ciò che ha. Non mi giudico e non giudico gli altri, ragione per cui ho imparato a tenere lontane le persone che vivono puntando il dito verso se stessi e verso gli altri, o che hanno pregiudizi per ciò che non conoscono. Sono una persona molto tollerante. credo nel fatto che dobbiamo essere dei leader e che, se una situazione non ci fa star bene, possiamo andarcene via in silenzio, semplicemente”.

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Quali sono il suo rammarico e il suo rimorso più grandi? C’è qualcosa che si è pentita di avere fatto o, al contrario, di non avere fatto, nella vita così come nella carriera? Perché?
“Questa è una domanda difficile, di solito vivo dando più del 100 per cento. Spingo sempre al massimo, credo che il più grande rammarico della mia vita nel corso del tempo sia quello di aver dato attenzioni, energie e tempo a persone che non lo meritavano affatto, negandoli di conseguenza a chi invece li avrebbe valorizzati di più. Allo stesso tempo capisco anche che ciò fa parte della propria crescita personale. Al di là di questo, rifarei tutto. Mi piace il film della mia vita finora, e sono un fan del mitico detto della Silicon Valley: ‘Fail fast, fail big’…”.

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Alessandro Loprieno è il fondatore e CEO di WeShort
Alessandro Loprieno è il fondatore e CEO di WeShort

Come è stata la Sua esperienza come finalista del Premio internazionale per Start-Up/PMI Innovative “Swiss Federalism, GCBL e Milton Friedman”, che si è tenuto a Zurigo il 18 Settembre 2021?
“Devo dire che è stato molto emozionante, soprattutto è stato singolare il mio arrivo presso la location del premio: ho sentito per telefono il mio socio Carlo Fusco mentre percorrevo la via della stazione a piedi. Lui mi ha comunicato una notizia pazzesca, che non posso rivelare in questa intervista, ma che scoprirete sicuramente più avanti. Dopo aver appreso la grande novità, ho avuto un’emozione così forte che mi sono perso per le vie del centro di Zurigo nonostante stessi seguendo le indicazioni di Maps. Ecco che cosa significa fare ciò che si ama. Presentare WeShort in questo evento così importante è stato un’esperienza che ho raccontato a tantissime persone a me vicine. Per di più siamo arrivati tra le prime quattro startup coinvolte e nel settore entertainment siamo stati la prima…”.

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Lei è dell’Italia meridionale, per cui ci tengo a chiederle quali opportunità e difficoltà, sulla base della sua esperienza, si possano riscontrare, oggigiorno, per una persona che approccia il mondo dell’imprenditoria, soprattutto se giovane, rispetto ad altre aree d’Italia?
“Sicuramente il posto da dove provengo, la Puglia, negli ultimi anni ha cambiato volto, ma siamo soltanto alle primissime fasi di una lunga crescita e trasformazione. Nel 2009, da studente universitario, lo vivevo come un luogo da cui fuggire per cercare opportunità altrove; oggi, invece, ritengo sia il miglior posto dove fare impresa o creare delle startup, se si sanno costruire con pazienza i buoni presupposti. Dopo aver vissuto in Spagna, a Madrid e Tenerife, a Londra e a Francoforte sono tornato in Puglia con il sogno di realizzare una grande impresa che potesse innovare e farmi realizzare quello che è stato sempre il mio sogno nel cassetto, il cinema. La Puglia negli ultimi dieci anni è cresciuta molto anche dal punto di vista cinematografico, accogliendo grandi produzioni da tutto il mondo grazie alla Apulia Film Commission. Devo dire che l’evoluzione cinematografica e tecnologica della mia terra unite alla propensione a condizionare il mio ambiente e alla mia forse unica dote innata, il networking, hanno fatto sì che non soltanto WeShort nascesse in Puglia con le stesse ambizioni di una startup con origini nella Silicon Valley, ma che raccogliesse già nel primo anno consensi e partnership con aziende internazionali, come è stato nel caso della TCL. L’unica vera difficoltà è stata quella di esulare da tutte le credenze limitanti che ci circondano: questo succede anche nelle grandi città, non soltanto nel sud Italia, e avere il coraggio di crederci davvero, pensando in grande”.

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Alessandro Loprieno, CEO di WeShort, durante la cerimonia conclusiva del Premio Start Up e PMI Innovative il 18 settembre a Zurigo
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Pensa che in futuro la sua società possa divenire una S.p.A. e puntare, un giorno, anche a una quotazione sul mercato?
“Non soltanto penso che WeShort possa diventare una Società per Aziono, per come stiamo lavorando e costruendo, ma credo che possa diventare addirittura una Inc. per una quotazione a Wall Street. Vi svelo una cosa: innanzitutto WeShort ha una fortissima accezione finanziaria, e questo deriva dal mio background finanziario-assicurativo, tanto più che mi sono qualificato come educatore finanziario negli anni addietro. WeShort tratta i cortometraggi come veri e propri asset. Spesso scherzo dicendo che in WeShort facciamo ‘asset management dei cortometraggi’… ‘Ma non facciamo short selling’ (lo aggiunge sorridendo, ndr). Sicuramente la mia conoscenza dei fondi assicurativi e delle società di gestione del risparmio ispira quella che diventerà l’analoga gestione, la performance della piattaforma e la distribuzione delle royalties ai vari produttori per i loro ‘corti’. Questo può essere sicuramente un indizio su da dove nasce il nostro payoff. Ve lo spiego: un giorno stavo osservando l’immagine di un nichelino, la moneta da cinque centesimi di dollaro americano, e ho notato la scritta ‘In God We Trust’. È in quel momento che ho pensato di iniziare a fare business con i cortometraggi e, quindi, ‘In Short We Trust!’…”.

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