La Landsgemeinde nel Cantone Appenzello Interno

La democrazia ateniese? Rivive tra Glarona e l’Appenzello…

In due Cantoni della Svizzera resiste la Landsgemeinde, un’assemblea popolare in cui i cittadini votano Governo, Tribunali, leggi e spese per… alzata di mano

Gianfranco Miglio, il grande teorico del federalismo italiano al cui modello politologico contribuirono giganti del pensiero tedesco come Carl Schmitt e Max Weber, nutriva una grandissima simpatia per una forma di governo resistente nel mondo soltanto in Svizzera, in due remoti Cantoni rurali immersi fra le Alpi: la Landsgemeinde.

La Landsgemeinde nel Cantone Appenzello Interno
La Landsgemeinde nel Cantone Appenzello Interno

Nell’assemblea popolare all’aperto, una primitiva forma di democrazia diretta attiva oggi soltanto a Glarona e in Appenzello Interno, il cattedratico comasco rinveniva infatti il rumore di fondo dell’antica forma di governo aperta a tutti che fu propria di Atene.

La prima Landsgemeinde di cui si conservi memoria si svolse nel 1294, tre anni dopo la nascita della “federazione degli elvetici” fra i contadi di Svitto, Uri e Untervaldo: fu il giuramento del Grütli…

Una fetta di cultura greca in cima alle Alpi

Adottata anche da altre città, quell’idea nata in Grecia prevedeva che un limitato numero di cittadini, rigorosamente adulti e di sesso maschile, dalle 30.000 alle 50.000 persone su una popolazione poco meno di dieci volte più grande, potesse proporre disegni di legge e votare iniziative di un organo esecutivo, selezionato dal popolo, e non più incarnato da una serie di arconti o sommi magistrati e dall’Areopago, questi ultimi di estrazione nobiliare.

La parola “democrazia” (in greco: δημοκρατία) combina gli elementi di “Demos” (δῆμος,”popolo”) è “Kratos” (κράτος, “potere”) ed è attestata da Erodoto, le cui opere sono datate tra il 440 ed il 430 avanti Cristo, ovvero 1.700 anni prima della nascita della moderna Svizzera, incaricatasi di conservarla in forma pura.

Un monumento al voto per alzata di mano nell'assemblea popolare
Un monumento al voto per alzata di mano nell’assemblea popolare

Il sistema istituzionale ateniese, non molto diversamente da Glarus e Appenzell, si imperniava su tre pilastri: l’assemblea o Ecclesia, composta da tutti i cittadini dotati del diritto di voto, il Consiglio dei 500 o Bulè e, infine, le corti, i cui magistrati erano estratti a sorte tra gli abitanti di Atene aventi un’età superiore ai trent’anni.

Votazioni sempre tra fine aprile e inizio maggio

La Landsgemeinde (solenne assemblea popolare e politica all’aperto) si svolge l’ultima domenica di aprile (Appenzello Interno) e la prima domenica di maggio (Glarona): in un dato giorno, gli aventi diritto si riuniscono a cielo aperto per scegliere il Governo e i Tribunali e per decidere su leggi e spese cantonali.

Negli Stati di Glarus e Appenzell Innerrhoden, che hanno rispettivamente 40.000 e 16.000 abitanti, si rintraccia così una democrazia diretta sul cliché della polis greca attuabile soltanto nei territori più piccoli. Una volta l’anno si raduna nei due Cantoni un migliaio di cittadini votanti per la Landsgemeinde, un consesso della gente che prende decisioni relative alle elezioni delle autorità cantonali e delibera su questioni di interesse particolare o generale.

La Landsgemeinde nel Cantone Glarona
La Landsgemeinde nel Cantone Glarona

L’ultimo Cantone a rinunciarvi in ordine di tempo fu Obwald nel 1998. Il sistema è molto criticato: perché non garantisce a tutti l’accesso al voto, ad esempio ai malati, ai carcerati e a tutti coloro che non possono fisicamente recarsi in piazza, per la mancanza di segretezza del voto e perché il conteggio è fatto spesso a spanne, anche se normalmente bastano un paio d’ore per dirimere tutte le questioni e la Landsgemeinde è nel cuore delle persone del posto.

Un rito officiato dagli antichissimi Landamani

In testa i membri del governo e della corte cantonale di giustizia nei loro mantelli, accompagnati dagli ospiti d’onore e dagli alfieri con le loro bandiere colorate. Costoro, insieme agli aventi diritto al voto, entrano nel recinto delle votazioni e si posizionano sulla tribuna chiamata “Stuhl“.

All’affievolirsi dell’ultimo rintocco delle campane. il Landamann (il presidente del governo cantonale) in carica dichiara aperta la seduta e comincia la discussione sugli argomenti posti per iscritto da qualunque elettore del Cantone.

Al grido del Landamano nella Landsgemeindeplatz designata, “ds Wort isch frii” a Glarus e “s Woot ischt frei” ad Appenzell, si vota come da tradizione, a volte alzando una spada, il Dagen, che spesso si tramanda di generazione in generazione. Curiosamente le cariche mantengono il loro pomposo nome antico.

La Landsgemeinde nel Cantone Glarona
La Landsgemeinde nel Cantone Glarona

Così il presidente del governo è il Landamann; lo Statthalter è il responsabile dei Dipartimenti della salute e sicurezza sociale, il Säckelmeister è il Ministro delle finanze, il Landeshauptmann si occupa del territorio e delle foreste, il Bauherr cura l’ambiente e l’edilizia e il Landesfähnrich gestisce sicurezza, polizia e questioni militari.

Il popolo era giuridicamente indicato nei documenti in latino con i vocaboli fideles, universi homines o universitas, mentre in tedesco la Landsgemeinde fu descritta per la prima volta nel 1275 come Gemeinde der Leute des Tals (“comunità delle genti della valle”); a Schwyz il medesimo tipo di assemblea era denominata Landtag.

Quando il governo del popolo è su più livelli

Gli storici hanno impiegato il termine anche per designare le assemblee delle comunità di valle o di altre entità regionali, che non raggiunsero l’autonomia politica. Non mancano accese discussioni aperte a chiunque: si delibera per alzata di mano e si stima se sia stata raggiunta più o meno la metà dei voti. Nei casi dubbi, è obbligatorio procedere con un vero e proprio conteggio.

La Landsgemeinde del Cantone Appenzello Esterno a Trogen nel 1814
La Landsgemeinde del Cantone Appenzello Esterno a Trogen nel 1814

In passato, le Landsgemeinde si tenevano anche in altri Cantoni e costituirono un fenomeno tipico del tardo medioevo: Uri (dal 1231), Svitto (dal 1294), Untervaldo (dal 1309), non ancora scisso in Obvaldo e Nidvaldo, Zugo (dal 1376), Appenzello (dal 1378), prima della divisione in Interno ed Esterno, a seconda della religione, protestante o cattolica, Glarona (dal 1387) e pure diversi altri territori e valli dipendenti dai uno o più Cantoni nella forma del baliaggio, incluse Bellinzona e Riviera in Ticino ed Einsiedeln. Dal 1500 circa il termine Landsgemeinde venne impiegato correntemente per designare la suprema autorità dei Cantoni rurali.

Nei Paesi soggetti o alleati e nelle valli erano diffuse anche altre denominazioni come Talgemeinde (valle d’Orsera, valle dell’Hasli, alto Simmental), Landsgemeinde (Toggenburgo), Teding (Engelberg), Parlamento (Leventina), Cumin, Tschendada, Landsgemeinde o Bsatzig (comunitità giurisdizionali e Comuni Grandi dei Grigioni) e Zendgemeinden (Decanie del Vallese).

Se è tutta elvetica la difesa del mito di Pericle

Pericle fu il grande campione della democrazia ateniese
Pericle fu il grande campione della democrazia ateniese

“Il nostro sistema politico non si propone di imitare le leggi di altri popoli: noi non copiamo nessuno, piuttosto siamo noi a costituire un modello per gli altri. Si chiama democrazia, poiché nell’amministrare essa si qualifica non rispetto ai pochi, ma alla maggioranza”.

E così il discorso di Pericle, come riportato da Tucidide, trova nella Svizzera nordorientale, là dove la Confederazione tende la mano alla Germania, all’Austria e al Liechtenstein, la propria declinazione più antica, pura e perfetta.

Svitto e Glarona, Semicantoni perduti della storia elvetica

 

Bandiera del Cantone Appenzello Interno
Bandiera del Cantone Appenzello Interno
Bandiera del Cantone Glarona
Bandiera del Cantone Glarona