Aliquote IVA nel Mondo: Panoramica delle Tasse sul Consumo
L’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) rappresenta uno dei principali strumenti di raccolta delle entrate fiscali in molti paesi del mondo e possono variare notevolmente da una nazione all’altra influenzandone significativamente il costo dei beni e dei servizi per i consumatori.
Un po’ di storia
L’IVA ha le sue radici nei sistemi di tassazione indiretta del XIX secolo. L’imposta sul valore aggiunto o IVA è un’imposta indiretta sui consumi inventata in Francia dall’alto funzionario Maurice Lauré e introdotta dalla legge del 10 aprile 1954.
Dopo l’introduzione iniziale in Francia, l’IVA si diffuse rapidamente in altri paesi europei. L’Unione Europea (all’epoca Comunità Economica Europea) adottò l’IVA come sistema standard di imposta sul consumo nel 1967.
L’IVA ha continuato ad espandersi a livello globale nel corso degli anni, con molti paesi che hanno adottato questo sistema per riscuotere le imposte sui beni e i servizi. Paesi come il Canada, il Giappone e l’Australia hanno introdotto sistemi simili all’IVA.
L’IVA è un’imposta indiretta sul consumo che viene addebitata sui beni e sui servizi ogni volta che viene aggiunto valore durante la catena di produzione e distribuzione. Le imprese raccolgono l’IVA per conto del governo e la versano alle autorità fiscali.
Questo sistema offre diversi vantaggi, tra cui:
Efficienza fiscale: L’IVA è considerata più efficiente di altre forme di tassazione poiché riduce la complessità delle transazioni commerciali e può essere applicata a diversi livelli della catena di produzione e distribuzione.
Equità: L’IVA è considerata equa poiché le persone pagano l’imposta in base al consumo effettivo. Chi consuma di più paga di più.
Controllo della frode fiscale: L’IVA può aiutare a ridurre la frode fiscale, poiché le imprese sono responsabili della raccolta e del versamento dell’imposta alle autorità fiscali.
Variazioni Regionali: Le aliquote dell’IVA e le esenzioni possono variare notevolmente da un paese all’altro e persino all’interno delle regioni di un singolo paese. Alcuni paesi applicano aliquote standard uniformi su tutti i beni e i servizi, mentre altri possono avere aliquote differenziate per determinati prodotti o servizi considerati di prima necessità. In sintesi, l’IVA ha avuto un impatto significativo sulle politiche fiscali a livello mondiale ed è diventata uno strumento fondamentale per la raccolta delle entrate fiscali nei paesi di tutto il mondo.
I proventi dell’IVA vengono utilizzati per finanziare una serie di settori e programmi governativi. Questi includono servizi pubblici essenziali come istruzione, sanità, sicurezza pubblica e infrastrutture. Inoltre, i fondi dell’IVA sono destinati a sostenere programmi di welfare e assistenza sociale, come sussidi per famiglie a basso reddito e supporto per disoccupati, anziani e disabili. Una parte dei proventi viene anche utilizzata per pagare gli interessi sul debito pubblico e per finanziare investimenti pubblici in progetti di sviluppo economico, ricerca e sviluppo, e infrastrutture pubbliche. I fondi dell’IVA sono inoltre assegnati a programmi governativi per promuovere lo sviluppo economico, la ricerca scientifica, l’istruzione e la cultura. Alcuni proventi sono destinati anche a riserve di emergenza per affrontare situazioni di crisi o eventi imprevisti.
Esaminiamo da vicino le aliquote dell’IVA in diversi paesi e regioni del mondo, insieme ad altre imposte sul consumo.
Europa
Unione Europea (UE):
All’interno dell’Unione Europea, le aliquote dell’IVA spaziano dal 17% al 27%, con alcune nazioni che offrono aliquote ridotte per specifiche categorie di beni e servizi.
Ecco un’overview dell’aliquota standard dell’IVA (Imposta sul Valore Aggiunto) in alcuni Paesi dell’Unione Europea:
Italia: l’aliquota standard dell’IVA in Italia è del 22%. Questa imposta è entrata in vigore il 1° gennaio 1973, al fine di adeguare il sistema tributario italiano a quello degli altri Stati membri della Comunità Europea..
Francia: l’aliquota standard dell’IVA è del 20%.
Germania: l’aliquota standard dell’IVA è del 19%.
Spagna: l’aliquota standard dell’IVA è del 21%.
Olanda: l’aliquota standard dell’IVA è del 21%.
Belgio:l’aliquota standard dell’IVA è del 21%.
Svezia: l’aliquota standard dell’IVA è del 25%.
Danimarca: l’aliquota standard dell’IVA è del 25%.
Austria:, l’aliquota standard dell’IVA è del 20%
Grecia: L’aliquota standard dell’IVA è del 24%.
Cipro: l’aliquota standard dell’IVA è del 19%.
Finlandia: l’aliquota standard dell’IVA è del 24%.
Repubblica Ceca: l’aliquota standard dell’IVA è del 21%.
Slovacchia: l’aliquota standard dell’IVA è del 20%.
Ungheria: l’aliquota standard dell’IVA è del 27%.
Polonia: l’aliquota standard dell’IVA è del 23%.
Bulgaria: l’aliquota standard dell’IVA è del 20%.
Lussemburgo: l’aliquota standard dell’IVA è del 17%.
Romania: l’aliquota standard dell’IVA è del 19%.
Croazia: l’aliquota standard dell’IVA è del 25%.
Slovenia: l’aliquota standard dell’IVA è del 22%.
Portogallo: l’aliquota standard dell’IVA è del 23%.
Irlanda: l’aliquota standard dell’IVA è del 23%.
Lettonia: l’aliquota standard dell’IVA 21%
Malta: l’aliquota standard dell’IVA 18%
Estonia: l’aliquota standard dell’IVA 20%
Lituania: l’aliquota standard dell’IVA 21%
Regno Unito
Nel Regno Unito, l’IVA è chiamata “Value Added Tax” (VAT). Attualmente, l’aliquota standard dell’IVA nel Regno Unito è del 20%. Questa aliquota si applica alla maggior parte dei beni e dei servizi venduti nel paese.
Tuttavia, esistono alcune categorie di beni e servizi che possono beneficiare di aliquote ridotte dell’IVA o addirittura essere esenti. Ad esempio, alcuni prodotti alimentari, libri, riviste, giornali, servizi sanitari e istruzione possono essere soggetti a aliquote ridotte o esenti dall’IVA.
Le regole sull’IVA nel Regno Unito sono stabilite dall’HM Revenue and Customs (HMRC), l’autorità fiscale nazionale. Le imprese che superano determinati livelli di fatturato sono tenute a registrarsi per l’IVA e a riscuotere l’imposta sulle vendite per conto del governo.
Svizzera e Liechstenstein
Attualmente, le aliquote dell’IVA in Svizzera aggiornate al 2024 sono le seguenti:
Aliquota standard: 8.1%Aliquota ridotta: 2.6%Aliquota speciale per il settore alberghiero: 3.8%
Le stesse aliquote vengono applicate anche nel Principato del Liechtenstein.
Norvegia
L’IVA in Norvegia, è chiamata “MVA” (Merverdiavgift) ed è applicata ai beni e ai servizi venduti nel paese. L’aliquota standard dell’IVA in Norvegia è del 25%, ed è una delle più alte al mondo. Questa aliquota si applica alla maggior parte dei beni e dei servizi, inclusi prodotti di consumo, servizi di ristorazione, alloggi e altri beni e servizi non esenti.
Tuttavia, esistono alcune categorie di beni e servizi che possono beneficiare di aliquote ridotte dell’IVA. Ad esempio, l’IVA sui trasporti pubblici è del 12%, mentre l’IVA sui generi alimentari di base come il pane, il latte e le uova è del 15%. Alcuni beni e servizi, come l’istruzione, la salute e la cultura, possono essere esenti dall’IVA.
L’IVA in Norvegia è gestita dall’Agenzia delle Entrate norvegese (Skatteetaten) e segue le direttive stabilite dalla legislazione fiscale nazionale.
Islanda
L’aliquota standard dell’IVA in Islanda è del 24%, ed è una delle più alte al mondo. Questa aliquota si applica alla maggior parte dei beni e dei servizi, inclusi prodotti di consumo, servizi di ristorazione, alloggi, e altri beni e servizi non esenti.
Tuttavia, esistono alcune categorie di beni e servizi che possono beneficiare di aliquote ridotte come ad esempio, l’IVA sul cibo, sui trasporti pubblici e sui libri che è del 11%. Alcuni beni e servizi, come la vendita di terreni ed edifici, sono esenti dall’IVA.
L’IVA in Islanda è gestita dall’Agenzia delle Entrate Islandese (Ríkisskattstjóri) e segue le direttive stabilite dalla legislazione fiscale nazionale.
Principato di Monaco
Il Principato di Monaco applica una tassa sul valore aggiunto (IVA), con un’aliquota standard del 20%. Tuttavia, alcune categorie di beni e servizi possono essere soggette a aliquote ridotte o esenti da IVA, in conformità con la legislazione fiscale del Principato.
Principato di Andorra
In Andorra l’IVA è denominata IGI, che significa Imposta Generale Indiretta. L’IGI o IVA in Andorra è entrata in vigore il 1° gennaio 2013. L’IGI è diventata l’imposta da applicare alle consegne di merci, alle importazioni e alla prestazione di servizi nel territorio nazionale. In questo caso, i professionisti e gli imprenditori sono responsabili del trasferimento dell’imposta all’utente finale.
In Andorra, l’IVA è classificata in cinque diverse categorie:
IVA Generale (IGI): Questa è la categoria più comune, con un’aliquota del 4,5%. È notevolmente inferiore rispetto all’IVA generale in Spagna e in Francia.
IVA Aumentata: Si applica ai servizi finanziari e bancari con un’aliquota dell’9,5%.
IVA Super-Ridotta: Utilizzata per determinati beni e servizi considerati di primaria importanza sociale. L’aliquota è inferiore al normale.
IVA Ridotta: Applicata su alcuni beni e servizi specifici, con un’aliquota inferiore rispetto all’IVA generale.
IVA Speciale: Si applica a casi particolari definiti dalle leggi fiscali di Andorra.
Africa
L’imposta sul valore aggiunto (IVA) in Africa varia da paese a paese e può essere soggetta a diverse aliquote e regolamentazioni. Alcuni paesi africani hanno implementato sistemi IVA simili a quelli delle nazioni europee e occidentali, mentre altri possono avere regimi fiscali diversi o imposte sul consumo alternative.
Ecco alcuni esempi di aliquote IVA in alcuni paesi africani:
Sudafrica: L’IVA in Sudafrica è stata introdotta nel 1991 ed è attualmente al 15%.
Nigeria: L’aliquota standard è del 7,5%.
Kenya: esistono attualmente tre aliquote IVA: standard del 16%, zero ed esente.
Egitto: L’IVA in Egitto è del 14%.
Marocco: L’aliquota standard è del 20%. Aliquote più basse, del 7%, 10% e 14%, si applicano a operazioni specificamente indicate.
Ghana: L’aliquota standard è del 12,5%.
Costa d’Avorio: L’aliquota standard è del 18%.
Tanzania: L’aliquota standard è del 18%.
Uganda: L’aliquota standard è del 18%.
Angola: L’aliquota standard è del14%.
Senegal: L’aliquota standard è del18%.
In alcuni paesi dell’Africa, sono state adottate alternative all’IVA tradizionale per regolare le imposte sul consumo.
Nord America
Stati Uniti: Negli Stati Uniti, non esiste un’IVA nazionale, tuttavia, alcuni Stati applicano imposte sulle vendite che sono simili, sebbene non identiche, all’IVA. Le aliquote delle imposte sulle vendite variano da stato a stato e, in alcuni casi, anche da città a città o da contea a contea. Alcuni Stati applicano anche imposte aggiuntive su specifici beni o servizi. Le aliquote delle imposte sulle vendite negli Stati Uniti possono variare dallo zero (in alcuni Stati non viene applicata alcuna imposta sulle vendite) fino a oltre il 10% in determinate giurisdizioni.
Alcuni Stati non applicano tasse sulle vendite a livello statale. Questi Stati sono conosciuti come “Stati senza tassa sulle vendite” e attualmente, questi Stati sono: Alaska, Delaware, Montana, Oregon e New Hampshire.
Questi Stati senza tasse sulle vendite a livello statale possono essere attrattivi per gli acquirenti e per le attività commerciali, poiché gli acquisti all’interno di questi Stati non sono soggetti a un’imposta sulle vendite a livello statale. Tuttavia, è importante notare che possono essere presenti tasse locali su determinati beni o servizi in alcune città o comunità all’interno di questi Stati.
La California è uno degli Stati che applica imposte sulle vendite e attualmente, risulta essere uno di quelli con le aliquote di tassa sulle vendite più alte negli Stati Uniti. La tassa sulle vendite in California è stata del 7.25% a livello statale. Tuttavia, con le imposte aggiuntive a livello locale, l’aliquota effettiva può variare a seconda della città o della contea in cui avviene l’acquisto. In alcune aree della California, l’aliquota complessiva di tassa sulle vendite può superare il 10%, rendendo la California una delle giurisdizioni con le aliquote di tassa sulle vendite più alte negli Stati Uniti.
Canada: Il Canada applica una tassa sulle merci e sui servizi (GST) del 5% a livello federale, con alcune province che aggiungono la propria Tassa sulle Vendite Provinciali (PST) o la Tassa sulle Vendite Armonizzata (HST) in aggiunta alla GST.
Sud America
Argentina: L’IVA in Argentina è del 21% per la maggior parte dei beni e dei servizi.
Brasile: In Brasile, l’IVA è conosciuta come “ICMS” (Imposto sobre Circulação de Mercadorias e Serviços) e varia da regione a regione. Le aliquote standard possono variare dal 7% al 18%.
Cile: In Cile, l’IVA è del 19% per la maggior parte dei beni e dei servizi.
Colombia: In Colombia, l’IVA è del 19% per la maggior parte dei beni e dei servizi.
Perù: In Perù, l’IVA è del 18% per la maggior parte dei beni e dei servizi.
Ecuador: In Ecuador, l’IVA è del 12% per la maggior parte dei beni e dei servizi.
Venezuela: In Venezuela, l’IVA è del 16% per la maggior parte dei beni e dei servizi.
America Centrale
Le aliquote IVA (Impuesto al Valor Agregado), per alcuni Paesi dell’America Centrale:
Costa Rica: L’IVA in Costa Rica è del 13% per la maggior parte dei beni e dei servizi.
El Salvador: In El Salvador, l’IVA è del 13% per la maggior parte dei beni e dei servizi.
Guatemala: In Guatemala, l’IVA è del 12% per la maggior parte dei beni e dei servizi.
Honduras: In Honduras, l’IVA è del 15% per la maggior parte dei beni e dei servizi.
Nicaragua: In Nicaragua, l’IVA è del 15% per la maggior parte dei beni e dei servizi.
Panamá: l’IVA standard è del 7% per la maggior parte dei beni e dei servizi.
Repubblica Dominicana: l’IVA standard è del 18% per la maggior parte dei beni e dei servizi.
Barbados: l’IVA standard è del 17.5% per la maggior parte dei beni e dei servizi.
Asia
Le aliquote dell’IVA in paesi come Cina, India, Giappone, e Corea del Sud oscillano tra il 7% e il 10%.
Cina: L’IVA in Cina è del 13% per la maggior parte dei beni e dei servizi.
India: In India, l’IVA è conosciuta come “Goods and Services Tax” (GST). Le aliquote variano a seconda della categoria dei beni e dei servizi e possono essere del 5%, del 12%, del 18% o del 28%.
Giappone: In Giappone, l’IVA è chiamata “Consumption Tax” e attualmente ha un’aliquota del 10%.
Corea del Sud: In Corea del Sud, l’IVA è del 10% per la maggior parte dei beni e dei servizi.
Indonesia: In Indonesia, l’IVA è del 10% per la maggior parte dei beni e dei servizi.
Thailandia: In Thailandia, l’IVA è del 7% per la maggior parte dei beni e dei servizi.
Filippine: Nelle Filippine, l’IVA è del 12% per la maggior parte dei beni e dei servizi.
Singapore: In Singapore, l’IVA è conosciuta come “Goods and Services Tax” (GST) ed è attualmente al 7%.
Emirati Arabi Uniti (EAU): l’IVA è stata introdotta il 1° gennaio 2018 e, attualmente l’aliquota standard dell’IVA negli EAU è del 5%. La introduzione dell’IVA negli EAU ha rappresentato un cambiamento significativo nel loro sistema fiscale e ha comportato adeguamenti da parte delle imprese e dei consumatori per rispettare le nuove normative fiscali.
Oman: l’IVA è stata introdotta il 16 aprile 2021 con un’aliquota standard del 5%. L’implementazione dell’IVA fa parte degli sforzi del governo per diversificare le entrate non petrolifere e ridurre la dipendenza dall’export di petrolio.
Arabia Saudita: l’IVA è stata introdotta il 1° gennaio 2018 con un’aliquota standard del 5%. Anche in questo caso, l’obiettivo è quello di diversificare le entrate statali e ridurre la dipendenza dall’export petrolifero.
Oceania
Australia, Nuova Zelanda e altri paesi del Pacifico applicano aliquote dell’IVA che vanno dal 9% al 15%.
Australia: In Australia, l’IVA è conosciuta come “Goods and Services Tax” (GST) ed è attualmente al 10%. Tuttavia, alcuni beni e servizi possono essere esenti dall’IVA o soggetti a aliquote ridotte.
Nuova Zelanda: In Nuova Zelanda, l’IVA è conosciuta come “Goods and Services Tax” (GST) ed è attualmente al 15%. Anche qui, esistono esenzioni e aliquote ridotte per determinati beni e servizi.
Fiji: A Fiji, l’IVA è chiamata “Value Added Tax” (VAT) ed è attualmente al 9%. Anche in questo caso, esistono esenzioni e aliquote ridotte per determinati beni e servizi.
Papua Nuova Guinea: In Papua Nuova Guinea, l’IVA è del 10%. Anche qui, possono essere presenti esenzioni e aliquote ridotte.
Samoa: A Samoa, l’IVA è del 15%. Anche in questo caso, possono esserci esenzioni e aliquote ridotte per determinati beni e servizi.
Tonga: A Tonga, l’IVA è del 15%. Anche qui, possono esserci esenzioni e aliquote ridotte per determinati beni e servizi.
Altre Imposte sul Consumo
Alcuni paesi nel mondo quali Kuwait, Qatar, Isole Bahamas, Isole Cayman e Hong Kong non applicano l’IVA o un’imposta simile sul valore aggiunto, ma invece possono avere altri sistemi fiscali per generare entrate per il governo.
Procedure di rimborso dell’IVA
Le procedure di rimborso dell’IVA differiscono da paese a paese e coinvolgono una serie di passaggi. Le imprese devono conservare accuratamente la documentazione relativa agli acquisti soggetti all’IVA. Inoltre, devono essere registrate come contribuenti IVA nel paese in questione per essere ammissibili al rimborso. Le richieste di rimborso vengono quindi presentate alle autorità fiscali utilizzando i moduli e i processi specifici stabiliti. Queste autorità possono esaminare attentamente le richieste e richiedere ulteriori informazioni o documentazione per verificare la validità delle richieste. Dopo la revisione e l’accertamento, le autorità fiscali possono procedere con il rimborso dell’IVA richiesta o con la compensazione di eventuali crediti fiscali nei confronti dell’impresa.
Tax free
Tax free, o esenzione fiscale, si riferisce a una situazione in cui un bene o un servizio non è soggetto a imposte o tasse. Questo concetto viene spesso utilizzato nel contesto dei viaggi internazionali, dove i turisti possono beneficiare di un regime fiscale speciale che consente loro di ottenere rimborsi sull’IVA (Imposta sul Valore Aggiunto) pagata sugli acquisti effettuati all’estero.
Il sistema Tax Free funziona in modo simile in molti paesi: i turisti che non risiedono permanentemente nel paese possono richiedere il rimborso dell’IVA pagata su beni acquistati durante il loro soggiorno. Di solito, per ottenere il rimborso, il turista deve rispettare determinati criteri e seguire una procedura specifica, che potrebbe includere la compilazione di moduli di rimborso e la presentazione di ricevute fiscali.
I negozi che partecipano al regime Tax Free sono spesso riconoscibili da appositi adesivi o segnalazioni. Dopo aver effettuato un acquisto, il turista richiede al negozio un modulo Tax Free e completa la documentazione necessaria. Al momento della partenza dal paese, il turista presenta i moduli Tax Free presso i punti di controllo dell’IVA all’aeroporto o al porto per ottenere il rimborso.
Il sistema Tax Free è stato implementato per promuovere il turismo e incentivare gli acquisti da parte dei visitatori stranieri. Tuttavia, le regole e le procedure possono variare da paese a paese, quindi è importante informarsi in anticipo sui dettagli specifici e sui requisiti per ottenere il rimborso dell’IVA.
Avviso: Si prega di notare che le informazioni sull’IVA presentate in questo articolo potrebbero non essere aggiornate al momento della consultazione. Le normative fiscali e le aliquote dell’IVA sono soggette a modifiche e variazioni. Si consiglia di verificare l’attualità delle informazioni mediante fonti ufficiali o consulenti qualificati nel settore.