Referendum e iniziative al vaglio in Svizzera

I tre argomenti in votazione in Svizzera il 28 novembre 2021

Al popolo le scelte sulla modifica del 19 marzo 2021 della Legge COVID-19, selezione dei giudici federali e sulle cure infermieristiche “forti”

Il 28 novembre 2021 i cittadini svizzeri si esprimeranno su tre temi in votazione: modifica del 19 marzo 2021 della legge COVID-19, selezione dei giudici del Tribunale Federale e cure infermieristiche cosiddette “forti”.

Modifica del 19 marzo 2021 della legge COVID-19

La pandemia di COVID-19 ha costretto il Consiglio Federale a intervenire in modo rapido e capillare per proteggere le persone e le imprese. Per questa ragione, all’inizio il Governo ha dovuto in parte ricorrere al diritto di necessità. Dal settembre 2020, quando il Parlamento l’ha adottata, la legge COVID-19 dispone i provvedimenti aggiuntivi che il Consiglio Federale deve attuare per far fronte alla pandemia e limitare i danni economici. In risposta all’evoluzione della crisi, la legge è stata modificata più volte.
A seguito di un referendum, il 13 giugno2021 il Popolo ha approvato la legge con il 60 per cento dei voti. Il 28 novembre una parte della legge sarà sottoposta di nuovo al voto del Popolo, essendo stato chiesto un altro referendum. Si tratta nello specifico degli adeguamenti decisi dal Parlamento nel marzo 2021.
Con la modifica legislativa del marzo 2021, il Parlamento ha esteso gli aiuti finanziari a chi aveva ricevuto un sostegno troppo limitato o non ne aveva ricevuto nessuno. Il sistema di tracciamento dei contatti è stato ulteriormente sviluppato al fine di interrompere le catene di contagio ed è stato stabilito che la Confederazione avrebbe promosso i test COVID-19 e ne avrebbe coperto i costi. Inoltre, il Parlamento ha istituito la base legale per il certificato COVID che aveva chiesto di rilasciare alle persone guarite, vaccinate o risultate negative al test, al fine di agevolare i viaggi all’estero e consentire lo svolgimento di determinati eventi.

La domanda che figura sulla scheda
“Volete accettare la modifica del 19 marzo 2021 della legge federale sulle basi legali delle ordinanze del Consiglio Federale volte a far fronte all’epidemia di COVID-19 (Legge COVID-19) (Casi di rigore, assicurazione contro la disoccupazione, custodia di bambini complementare alla famiglia, operatori culturali, eventi)?”

Sì: raccomandazione del Consiglio Federale e del Parlamento
La legge COVID-19, modificata più volte, consente di proteggere meglio le persone e le imprese. Gli adeguamenti del marzo 2021 estendono gli importanti aiuti economici e garantiscono la continuità del sostegno. Il certificato COVID semplifica i viaggi all’estero e permette lo svolgimento di determinati eventi.

No: raccomandazione dei comitati referendari
Per i comitati, la modifica del marzo 2021 è inutile ed eccessiva. A loro parere, le leggi vigenti sono sufficienti per proteggersi dal coronavirus e da altre malattie. Inoltre, la modifica di legge creerebbe una frattura della Svizzera e comporterebbe una sorveglianza di massa di tutti i cittadini.

Iniziativa sulla giustizia

Attualmente i giudici federali sono eletti, ogni sei anni, dal Parlamento. Quest’ultimo bada a che le forze politiche siano equamente rappresentate (rappresentanza proporzionale dei partiti). Per i promotori dell’iniziativa questa procedura di elezione mina l’indipendenza dei giudici. Inoltre essi criticano il fatto che chi non è membro di un partito non ha alcuna possibilità di essere eletto.
L’iniziativa sulla giustizia vuole introdurre una nuova procedura di elezione in base alla quale i giudici del Tribunale federale sarebbero designati mediante sorteggio. L’ammissione al sorteggio sarebbe decisa da una commissione peritale. Solo i candidati considerati idonei a esercitare la funzione di giudice dal punto di vista professionale e personale potrebbero partecipare al sorteggio. In seno al Tribunale federale andrebbe inoltre garantita l’equa rappresentanza delle lingue ufficiali.
I giudici federali potrebbero rimanere in carica fino a cinque anni dopo aver raggiunto l’età ordinaria di pensionamento. Contrariamente a oggi, non dovrebbero più sottoporsi a una procedura di rielezione. Il Parlamento avrebbe comunque la possibilità di destituire un giudice in caso di violazione grave dei suoi doveri d’ufficio o di perdita durevole della capacità di esercitare la sua funzione.

La domanda che figura sulla scheda
“Volete accettare l’iniziativa popolare «Per la designazione dei giudici federali mediante sorteggio (Iniziativa sulla giustizia)»”?

No: raccomandazione del Consiglio Federale e del Parlamento
Il Consiglio Federale e il Parlamento ritengono che per la designazione dei giudici federali la procedura di sorteggio sia inadeguata, poiché si basa sul caso e non su un’elezione democratica. Inoltre, non vi sono elementi che facciano dubitare dell’indipendenza dei giudici federali. Il sistema attuale si è dimostrato valido.

Sì: raccomandazione del comitato d’iniziativa
Secondo il comitato, per i giudici federali è oggi molto difficile decidere in maniera indipendente poiché su di loro pesa la minaccia di una non rielezione. I candidati senza partito non hanno inoltre nessuna possibilità di essere eletti. L’iniziativa sulla giustizia intende correggere queste derive.

Iniziativa sulle cure infermieristiche

Il settore delle cure infermieristiche sta affrontando grandi difficoltà a causa dell’invecchiamento della popolazione. Per poter preservare la sua qualità, occorre formare più infermieri che rimangano più a lungo nella professione.
I promotori dell’iniziativa chiedono che la Confederazione e i Cantoni promuovano le cure infermieristiche. L’iniziativa esige che vi siano abbastanza infermieri diplomati e che gli operatori del settore delle cure infermieristiche vengano impiegati conformemente alla loro formazione e alle loro competenze. Secondo l’iniziativa, la Confederazione deve inoltre disciplinare le condizioni di lavoro nel settore e garantire una remunerazione adeguata. È inoltre proposto che gli infermieri possano fatturare determinate prestazioni direttamente alle casse malati.
Il Consiglio Federale e il Parlamento ritengono eccessive le richieste dell’iniziativa, alla quale contrappongono un controprogetto indiretto. Per promuovere la formazione e la formazione continua, il controprogetto prevede di stanziare fino a un miliardo di franchi nell’arco di otto anni. Stabilisce inoltre che gli infermieri possano fatturare direttamente determinate prestazioni, ma introduce un meccanismo di controllo volto a impedire un aumento dei costi della salute e dei premi delle casse malati. Il controprogetto entra in vigore se l’iniziativa è respinta e sempre che non sia chiesto il referendum.

La domanda che figura sulla scheda
“Volete accettare l’iniziativa popolare «Per cure infermieristiche forti (Iniziativa sulle cure infermieristiche)»?”

No: raccomandazione del Consiglio Federale e del Parlamento
Il Consiglio Federale e il Parlamento intendono rafforzare il settore delle cure infermieristiche, ma a loro avviso l’iniziativa va oltre il necessario, soprattutto nel disporre che la Confederazione disciplini le condizioni di lavoro del settore. Il loro controprogetto fa in modo che in tempi brevi vengano formati più infermieri e a questi siano attribuite più competenze, senza che ciò comporti un aumento dei costi e dei premi.

Sì: raccomandazione del comitato d’iniziativa
Secondo il comitato, la carenza di infermieri è da tempo una realtà. Troppo poche persone seguono una formazione infermieristica e troppe sono invece quelle che abbandonano esauste la professione dopo alcuni anni. A suo avviso, il controprogetto indiretto del Parlamento non è sufficiente perché non prevede misure che assicurino una permanenza più lunga degli infermieri nella professione.

 

 

Il celeberrimo Palazzo Federale di Berna
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