Autonomia differenziata: percorso unico per Umbria e Marche
Ancona e Perugia hanno attivato il meccanismo dell’articolo 116 della Costituzione, individuando in modo unitario ulteriori forme e condizioni di regionalismo
Le Regioni Umbria e Marche hanno deciso di avviare congiuntamente il percorso istituzionale per una maggiore autonomia, come previsto dall’articolo 116 della Costituzione.
I due presidenti, Catiuscia Marini per Perugia e Luca Ceriscioli per Ancona – presenti anche i rispettivi Assessori regionali alle riforme istituzionali, Antonio Bartolini per l’Umbria, e Fabrizio Cesetti per le Marche – hanno infatti sottoscritto il 12 luglio 2018 una lettera inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte.
In essa scrivono che “la Regione Marche e la Regione Umbria hanno avviato, in parallelo, nell’anno 2018, il percorso previsto dal terzo comma dell’articolo 116 della Costituzione individuando in modo pressoché unitario le ulteriori forme e condizioni di autonomia”.
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Nella lettera si ricorda inoltre che “le Assemblee legislative di entrambe le istituzioni regionali hanno approvato le rispettive risoluzioni per avviare la procedura di maggiore autonomia prevista dal terzo comma dell’articolo 116 della Costituzione”.
Marini e Ceriscioli chiedono altresì a Palazzo Chigi “di voler attivare, anche congiuntamente, lo specifico tavolo di confronto istituzionale”, così come previsto dell’articolo 1, comma 571 della Legge 147/2013.
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“Riteniamo che il Governo italiano”, hanno dichiarato la presidente Marini e l’assessore Bartolini, “debba credere pienamente nella capacità dei territori di pensare il proprio sviluppo. Per questo occorre anche una legislazione che agevoli questo percorso, esaltando l’autonomia delle Regioni”.
E infine: “Anche perché riteniamo che proprio ‘la leva’ dell’articolo 116 determinerà una maggiore efficienza amministrativa per lo sviluppo economico delle rispettive Regioni”.
Un rapido incontro con il Governo sul tema
Nel giro di appena due settimane, è avvenuto a Roma l’incontro con la Ministra per gli Affari Regionali, Erika Stefani.
“Con più autonomia potremmo mettere in piedi una sorta di laboratorio in grado di portare avanti questa collaborazione fra le regioni e costituire anche”, ha invece aggiunto il “governatore” Ceriscioli.
“Degli esempi di come si possa trasformare, con tutto il patrimonio culturale presente nelle nostre regioni, un’opportunità ulteriore di crescita, sviluppo e turismo”.
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