Attivo il Comitato Europeo per la prevenzione della tortura
Durante il soggiorno di 11 giorni, la delegazione ha reso visita a varie strutture detentive nei Cantoni di Ginevra, Vaud, Argovia, Soletta, Berna e Zurigo
Giovedì, 1 aprile 2021, la delegazione del Comitato Europeo per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti (CPT) ha concluso la sua settima visita periodica in Svizzera.
Durante il soggiorno di 11 giorni, la delegazione ha reso visita a varie strutture detentive nei Cantoni di Ginevra, Vaud, Argovia, Soletta, Berna e Zurigo.
Nella sua settima visita periodica, svoltasi dal 22 marzo al primo aprile, il Comitato europeo per la prevenzione della tortura ha reso visita a varie strutture detentive in Svizzera.
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La delegazione ha ispezionato in particolare il carcere Champ-Dollon e lo stabilimento chiuso Curabilis a Ginevra, diverse strutture della polizia cantonale di Ginevra, il carcere Bois-Mermet a Losanna, la clinica psichiatrica forense a Königsfelden (Argovia), l’istituto di esecuzione delle pene di Soletta, il penitenziario di Thorberg e l’istituto di esecuzione delle misure di Uitikon (Zurigo).
La delegazione, accompagnata da esperti e interpreti, ha visitato persone private della libertà in seguito a una decisione delle autorità fondata sul diritto penale, sul diritto procedurale penale, sul diritto civile e amministrativo o sul diritto penale militare.
Una raccomandazione raggiungerà il Consiglio Federale
Il Comitato Europeo per la prevenzione della tortura presenterà al Consiglio Federale un rapporto sulla situazione riscontrata nelle strutture e nei luoghi visitati, nel quale formulerà anche raccomandazioni per migliorare le condizioni di detenzione basandosi sulla Convenzione europea per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti.
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Composto di giuristi, medici, specialisti dell’esecuzione delle pene e altri esperti, il Comitato Europeo per la prevenzione della tortura ha sede a Strasburgo ed è un organo del Consiglio d’Europa.
Organizza autonomamente visite negli Stati membri; la Svizzera è stata oggetto di visite nel 1991, 1996, 2001 (2003 visita ad hoc, a supplemento delle visite periodiche), 2007, 2011 e 2015.
Nel corso di tali ispezioni i membri del Comitato hanno il diritto di intrattenersi senza testimoni con i detenuti.