Storia e tradizioni del Carnevale elvetico
Il Carnevale viene festeggiato in molti modi diversi: sfilate di carnevale, musica, maschere e travestimenti giocano un ruolo importante.
Il termine “carnevale” deriva dal latino “carnem levare ” (ovvero levare la carne) e fa riferimento alla vigilia della quaresima, ovvero il periodo di quaranta giorni di digiuno prima di Pasqua, che inizia con il mercoledì delle ceneri. Il periodo di digiuno ricorda i 40 giorni di digiuno e penitenza trascorsi da Gesù nel deserto.
Durante il medioevo, nell’Europa cristiana tutti dovevano osservare l’obbligo di digiunare ed il carnevale serviva per esaurire le ultime scorte invernali, banchettare, danzare e far musica.
In molti luoghi in aree cattoliche, il carnevale si apre alle 11 e 11 dell’11 novembre. Questa data ha sempre a che fare con il digiuno, infatti, un tempo si doveva osservare un periodo di digiuno prima di Natale che iniziava a San Martino. Per via dei dieci comandamenti della Bibbia inoltre, il numero undici simboleggiava l’eccesso, il superamento dei limiti e la buffoneria. I veri cortei e festeggiamenti carnevaleschi si svolgono ovunque a febbraio o marzo a prescindere che il carnevale si apra a San Martino o poco prima del mercoledì delle ceneri.
In Svizzera il carnevale è una delle feste più popolari che ha luogo praticamente in ogni comune ed ha origine da una miscela di riti cristiani, usanze tradizionali e celebrazioni pagane anche ultracentenarie. I partecipanti, con maschere spaventose per scacciare gli spiriti maligni e travestimenti fantasiosi, assumono temporaneamente una nuova identità mentre sfilano per le strade al suono della musica.
Di particolare rilievo sono il carnevale della Città di Lucerna e di Basilea (quest’ultimo parte del patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO). In alcuni Cantoni il Carnevale si basa sull’usanza precristiana di scacciare l’inverno e gli spiriti cattivi per accogliere la rinascita della primavera.
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Schmutziger Donnerstag o Giovedì grasso
Il giovedì grasso cade il giovedì prima del mercoledì delle ceneri e segna l’inizio della stagione carnevalesca. “Schmutz” (anche “Schmotz”) è un termine dialettale alemanno che indica il grasso ed in passato, per sopravvivere alla Quaresima (dal mercoledì delle Ceneri), le persone erano solite mangiare più grassi possibile durante il giovedì grasso.
Fasnachtsdienstag o martedì grasso
Detto anche Faschingsdienstag, o Karnevalsdienstag, nei paesi di lingua tedesca, è conosciuto come il martedì grasso e segna l’ultimo giorno di carnevale, prima dell’inizio della Quaresima. In alcune regioni in cui si festeggia, è il momento culminante delle festività di carnevale.
I Carnevali elvetici piu famosi e caratteristici
Carnevale di Basilea
Nel XVI secolo anche Basilea aderì alla riforma protestante abolendo il periodo di digiuno prima di Pasqua e con esso anche il carnevale; le autorità non riuscirono però a imporsi per cui questa città è tra le poche città protestanti svizzere in cui ancora oggi si celebra un carnevale tradizionale.
Secondo alcuni storici locali, il lancio di coriandoli è una tradizione tipica di Basilea che si è poi diffusa nel resto del mondo. In origine, durante la sfilata venivano regalati o lanciati alla folla dolciumi detti coriandoli ma questa pratica fu vietata nel XIX secolo e quindi sostituita con dei piccoli frammenti di carta. Nel dialetto tedesco di Basilea, i coriandoli sono chiamati Räppli.
Questo Carnevale ha una storia che dura da secoli ed è stato inserito nel 2017 nel patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO e risulta essere il più grande della Svizzera. A partire dalle 4 del mattino del lunedì dopo il Mercoledì delle Ceneri, quando suonano le campane della chiesa di San Martino, tutte le luci del centro si spengono ed al comando “Morgestraich, vorwärts marsch!” iniziano le musiche ed i festeggiamenti e viene intonata la melodia tradizionale della marcia del Morgenstreich. Nella città completamente oscurata brillano le lanterne con rappresentati i temi dei carnevali passati e tamburi al seguito. Anche molti ristoranti e bar del centro storico aprono le loro porte e rimangono aperti per le 72 ore successive.
Una delle formazioni più antiche sono le Clique, che marciano per la città vecchia suonando l’ottavino e il tamburo basler: queste sono composte da un Vortrab (avanguardia), dai Pfeifer (pifferai), dal Tambourmajor (tamburo maggiore) e dai Tambouren (tamburini).
Le Gugge (bande di ottoni) suonano la Guggenmusik durante il Carnevale marciando e suonando ed esibendosi nei Guggekoncerts.
I cantanti della Schnitzelbank sono giullari che cantano in svizzero tedesco versi satirici su eventi attuali di Basilea e del mondo. I cantori si esibiscono regolarmente nei ristoranti e nei bar il lunedì e il mercoledì sera e nelle clique-cellar (sale di riunione locali) il martedì.
Lunedì e mercoledì pomeriggio hanno luogo due grandi cortei “Cortège” con maschere, costumi e la tradizionale Guggenmusik mentre il martedì pomeriggio è dedicato ai bambini, vestiti con costumi a tema e armati di coriandoli e caramelle. La sera è il momento della musica nelle principali piazze della città. La zuppa di farina, la torta alle cipolle e un bretzel al cumino chiamato “Fastenwähe” accompagnano i 3 giorni di festeggiamenti.
Le maschere tipiche della città sono il “Waggis“, un personaggio con il nasone e gli abiti variopinti e la “Alti Tante” (vecchia zia), un‘elegante dama basilese.
Questi 3 giorni di festeggiamenti sono chiamati dai cittadini di Basilea “drey scheenschte Däägi” ovvero i tre giorni più belli dell’anno.
Carnevale di San Gallo
Questo Carnevale è famoso per il “Föbü-Verschuss”, dove ogni anno viene scelto di fronte alla statua di Vadiano, il nuovo “cittadino onorario” ovvero la persona che, nell’anno passato, ha fatto la cosa più folle. La scelta viene presa dagli Schnitzelbänkler (cantastorie satirici), i Gugger e le associazioni carnevalesche ed il nome del vincitore viene annunciato con un colpo di cannone da cui vengono sparati coriandoli colorati.
Carnevale di Lucerna
Questo Carnevale è considerato il più grande evento annuale della città che si apre come da tradizione il giovedì grasso con i Fritschi che arrivano a bordo di una barca sul Lago dei Quattro Cantoni alle 5 del mattino per annunciare l’apertura del carnevale con un fragoroso boato detto “big bang” che segna l’inizio dei festeggiamenti che durano 6 giorni. Il Fritschi, è un uomo anziano accompagnato da moglie e figlio che sembra trarre le sue origini, da una figura simbolica del passato ovvero un pupazzo di paglia chiamato Fridolin.
Oltre al tradizionale lancio delle arance alla Fritschibrunnen, un lungo corteo attraversa la città.
L’origine di questo Carnevale è legata al rituale per scacciare l’inverno. Gruppi musicali in maschera detti “Guggenmuusige” danno vita a spassose e rumorose esibizioni per far danzare e cantare migliaia di visitatori sbeffeggiandoli. Punti salienti sono le tre grandi sfilate cittadine: il Fritschiumzug il giovedì grasso, il Weyumzug il lunedì grasso ed il Monstercorso il martedì grasso.
Carnevale di Solothurn
Solothurn in concomitanza con la festa di Sant’Ilario, il 13 gennaio, cambia il suo nome in Honolulu in quanto, una volta, un tipo spiritoso sostenne che la città sul fiume Aare si trovava esattamente dall’altra parte del globo rispetto alle Hawaii. Questa teoria è tuttora mantenuta.
Il Sindaco viene destituito e la via del Municipio viene rinominata “via dell’Asino”. I festeggiamenti durano oltre 1 mese ed entrano nel vivo alle 5 del giovedì grasso con il “Chesslete” ovvero il chiassoso corteo di fiaccole e strumenti assordanti che attraversa la città vecchia svegliando chi dorme.
Le sere successive, soprattutto il sabato, si tengono balli in maschera mentre domenica e martedì pomeriggio, si tengono cortei per le strade. Una grande banda di ottoni (Gugge) suona musica festosa il martedì sera fino alla chiusura ufficiale, che avviene dopo che il Böögg, o uomo di paglia, viene bruciato la sera del mercoledì delle ceneri.
Carnevale di Bellinzona
Il carnevale di Bellinzona, meglio conosciuto come Rabadan, è uno dei principali eventi del Ticino ed ha una durata di 6 giorni.
Il Carnevale, ha inizio con la consegna delle chiavi della città al Re Rabadan, termine piemontese che significa fracasso che pare sia stato coniato al tempo delle Crociate per indicare i banchetti serali dopo il digiuno diurno del Ramadan. La città si trasforma in un party a cielo aperto, nel centro storico vengono eseguiti concerti di Guggenmusik che offrono musica e intrattenimento fino alle 5 del mattino e tornei di tiro alla fune. Diversi Stand offrono risotto e luganighe. La domenica Bellinzona ospita il consueto “Grande Corteo Mascherato”, una sfilata con musica, carri e gruppi in maschera.
Carnevale della Lötschental (Vallese)
Le Tschäggättä (termine che può essere tradotto come “strega”) sono figure carnevalesche tipiche della Lötschental (Vallese).
Le cosiddette Tschäggättä, fanno la loro comparsa tra “Maria Lichtmess” (la festa cattolica della Candelora) e il “Gigiszischtag” (martedì grasso).
Una volta erano solamente gli uomini celibi a indossare queste maschere in legno di pino cembro, pelli di capra o di pecora e vecchi abiti al rovescio e campanacci chiamate “Tschäggätta” oggi invece vi partecipano anche uomini sposati e gli enti turistici locali promuovono questa tradizione per attirare visitatori da fuori. Chiunque le incontra viene rincorso e “perseguitato” da queste figure che strofinano sul volto dei malcapitati (soprattutto donne e bambini) i guanti intrisi di neve o fuliggine.
L’antica tradizione porta con sé una moltitudine di miti e storie. Durante la processione, si possono ammirare queste figure con le loro maschere fatte a mano, ognuna con una propria storia da raccontare.
Le antiche maschere si possono anche ammirare nel Museo della Lötschental.