Salvatore Maria Righi


Direttore Magazine Swiss Federalism

Bio

Ho scelto il giornalismo perché mi piaceva scrivere, sono diventato un professionista della comunicazione quando i tempi lo hanno richiesto. La mia carriera è iniziata nella città dove sono nato, Ferrara, e poi è proseguita a Bologna, Milano e Roma. Sono diventato giornalista professionista a 23 anni, ho avuto la possibilità e la fortuna di poter raccontare storie e persone, viaggiando sulle strade italiane e su quelle del mondo. Quello che scrittori come Bruce Chatwin hanno trasformato in arte, per me sono stati strumenti di lavoro e di crescita personale e professionale. La rete e la rivoluzione digitale sono il mare nel quale mi sono tuffato ormai 20 anni fa, tra i primi a buttarsi tra le onde di internet, lasciandosi alle spalle la rassicurante spiaggia della carta stampata sull’onda di un cambiamento che pareva quello che è tutt’ora, inevitabile e stimolante. Cambiano gli strumenti e cambiano i modi per far circolare le parole, ma non cambiano le parole, i loro significati e le loro potenzialità. Per chi, come me, ha imparato ad usarle da artigiani della penna e poi le ha trasformate con gli strumenti che la tecnologia e il mondo digitale offrono attualmente. Specialmente adesso, nell’epoca delle immagini che diventano messaggi. E specialmente ora che le piattaforme social richiedono contenuti sempre migliori e sempre più interessanti, ai tanti eternauti che le popolano. In questo lungo percorso tra giornali, parole, luoghi, idee e storie, avere la possibilità di guidare Swiss Federalism e i suoi tanti progetti, è una nuova, bellissima sfida e un’altra stazione in cui fermarsi: come in tutti in viaggi a tappe, l’ultima è sempre la più importante, perché vive il presente e progetta il futuro.

Salvatore Maria Righi

Sono un giornalista professionista con esperienza nazionale ed internazionale, mi occupo di comunicazione a 360 gradi da circa 30 anni. Ho iniziato la carriera nella mia città, Ferrara, e dopo l’iscrizione all’Albo nazionale (a 23 anni) ho lavorato a Bologna, Milano e infine Roma, dove per 16 anni sono stato caposervizio e inviato per testate nazionali. Ho avuto il privilegio e la fortuna di avere come direttore un maestro come Furio Colombo, da cui ho imparato la grammatica e le dinamiche delle notizie e di come divulgarle nel modo più efficace, e diversi altri. Da inviato,  ho seguito per la cronaca italiana e lo sport vicende e avvenimenti di primaria importanza, così come in campo internazionale (Olimpiadi e altri eventi). Nel frattempo, mi sono specializzato in giornalismo investigativo, con partecipazione a Master e Corsi a tema (due Master come uditore in Antropologia Forense e Scienze Investigative avanzate presso la Facoltà Pontificia San Bonaventura Seraphicum e Corso Osint su Fonti aperte, base e avanzato). Contestualmente e parallelamente, ho avviato la mia formazione e la mia esperienza in campo digitale: nel 2000 ero redattore di un canale tematico nel portale Ciaoweb.it, direttore Massimo Donelli. Il mio percorso professionale nell’informazione si è svolto insieme sul piano della tradizionale carta stampata e su quello del web, fin dal suo primo “boom” e fino ai tempi attuali della rete e dei social. Posso quindi affermare di essere un professionista formatosi alla vecchia scuola dell’informazione e delle notizie, della loro scelta, cura e impaginazione, e che poi si è costantemente aggiornato sull’evoluzione digitale del mestiere di comunicare contenuti e condividerli col più alto numero possibile di lettori e fruitori, lavorando parallelamente in contesti e in ambiti come il sito internet del giornale e poi altri, in altre esperienze. Da diversi anni, con la frequentazione di corsi e aggiornamenti (anche promossi dall’Ordine dei Giornalisti) a tema social e web, ho affiancato all’attività giornalistica in senso stretto, quella di social media manager e social editor, con l’utilizzo e la gestione delle principali piattaforme digitali