Legge mantello adeguerà il diritto svizzero alle blockchain
Sì del Parlamento elvetico il 25 settembre all’aggiornamento di dieci norme federali per favorire gli sviluppi di tutta la tecnologia di registro distribuito
Il 25 settembre il Parlamento della Confederazione Elvetica ha adottato all’unanimità la legge sull’adeguamento del diritto federale agli sviluppi della tecnologia di registro distribuito (o TRD, “distributed ledger technology”).
Il Consiglio dei Stati ha confermato i contenuti già validati dal Consiglio Nazionale soltanto tre mesi prima, in giugno.
La norma mantello adegua in modo mirato dieci leggi federali (tra cui il diritto privato internazionale, il Codice delle obbligazioni e il diritto dei titoli intermediari) al fine di perfezionare le condizioni che consentono alla Svizzera di svilupparsi come centro di punta innovativo e sostenibile per le imprese attive nel settore della TRD e della blockchain.
L’ordinanza mantello si prefigge di concretizzare gli adeguamenti legislativi adottati dal Parlamento in un’ordinanza del Consiglio Federale.
Dal 19 ottobre la procedura di consultazione
Il 19 ottobre il Dipartimento Federale delle Finanze avvierà la procedura di consultazione relativa all’ordinanza mantello concernente il settore della blockchain, con un termine per un referendum destinato a scadere il 14 gennaio 2021.
La consultazione avviata presso i Cantoni, i partiti politici e gli altri ambienti interessati durerà fino al 2 febbraio successivo.
Il Consiglio Federale porrà in vigore le modifiche delle leggi e delle ordinanze verosimilmente con effetto dal primo agosto 2021, giorno peraltro in cui si celebrerà il 730esimo anno di fondazione del Paese.
In Liechtenstein approvato all’unanimità il Blockchain Act
È prevista invece un’entrata in vigore anticipata per le modifiche della legge sui servizi e gli istituti finanziari, adottate dal Parlamento nell’ambito del progetto sulla TRD.
Queste modifiche limitano l’obbligo di affiliazione a un organo di mediazione per determinati fornitori di servizi finanziari.
Un secondo blocco regolamenterà i fallimenti
Un secondo blocco dell’impianto normativo si occupa dei casi di insolvibilità, stabilendo che anche le criptovalute rientrano tra i beni compresi per il recupero dei crediti e il diritto fallimentare.
Il terzo blocco entra in pieno nella regolamentazione dei mercati finanziari, sancendo in sostanza che lo scambio delle valute digitali dovrà rispettare le stesse regole dei mercati tradizionali di titoli e obbligazioni.