La Svizzera è in prima linea contro le sparizioni forzate
Dal 13 al 15 aprile 2021, la Confederazione ha inoltrato al Comitato dell’ONU il rapporto sull’attuazione della Convenzione del 2006 sui rapimenti “di Stato”
La Svizzera presenta il rapporto sull’attuazione della Convenzione dell’ONU per la protezione di tutte le persone dalla sparizione forzata.
Dal 13 al 15 aprile 2021, la Svizzera ha presentato al Comitato dell’ONU sulle sparizioni forzate il suo rapporto sull’attuazione della Convenzione internazionale, sottolineando in questo modo il suo impegno nella prevenzione e nella lotta contro questo crimine in tutto il mondo.
La presentazione del rapporto dinanzi al Comitato delle Nazioni Unite è avvenuta in forma virtuale.
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La delegazione svizzera era guidata dall’ambasciatrice Corinne Cicéron Bühler, direttrice della Direzione del diritto internazionale pubblico del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), ed era formata da rappresentanti di diversi uffici federali del DFAE, del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), delle autorità inquirenti della Confederazione nonché da un rappresentante dei Cantoni.
La delegazione svizzera ha esposto le misure di attuazione della Convenzione e ha risposto alle domande del Comitato, chiarendo per esempio che le sparizioni forzate sono punibili ai sensi del Codice penale svizzero.
Una rete di coordinamento fra Svizzera e Cantoni
Inoltre, è stata creata una rete di servizi di coordinamento (Confederazione e Cantoni) per accertare rapidamente il luogo in cui si trova la persona interessata in caso di presunta sparizione forzata.
A livello federale, l’Ufficio Federale di Polizia (Fedpol) è il punto di riferimento per i familiari che temono la scomparsa di una persona. A tal fine, Fedpol collabora strettamente con gli uffici di coordinamento cantonali.
La Convenzione ONU del 21 dicembre 2006 mira a combattere le “sparizioni forzate” in tutto il mondo.
Per “sparizione forzata” s’intende la privazione della libertà a opera dello Stato o con la sua approvazione. Questi atti, spesso nascosti, comportano in molti casi la tortura o l’uccisione della persona interessata.
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Le sparizioni forzate sono un crimine diffuso in tutti e cinque i continenti.
La Convenzione dell’ONU impone agli Stati contraenti di vietare ogni genere di sparizione forzata, indipendentemente dalle circostanze, nonché di punire questo fenomeno e di introdurre misure volte a prevenirlo.
La Convenzione è stata ratificata dalla Svizzera nel dicembre del 2016 ed è entrata in vigore il primo gennaio 2017, insieme alle necessarie modifiche legislative.
Nel 2018 la Svizzera ha presentato un rapporto unico sull’attuazione della Convenzione al Comitato sulle sparizioni forzate e nel 2019 ha risposto a una serie di domande supplementari.
98 adesioni al trattato, condite da 63 ratifiche
A oggi 98 Stati hanno firmato la Convenzione e 63 l’hanno ratificata.
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Attuando la Convenzione, la Svizzera dà il suo contributo alla prevenzione e alla lotta contro le sparizioni forzate in tutto il mondo.