Quell’angolo d’Europa che ogni sei mesi cambia… nazione
Finita la Guerra dei Trent’anni, il 7 novembre 1659 Francia e Spagna decisero che un’isoletta del fiume Bidasoa diventasse un condominio, però su base temporale
Sei mesi in Francia, sei mesi in Spagna. Sì, perché in Europa c’è un luogo che… cambia Paese durante l’anno, che non è mai interamente transalpino o iberico. Proprio sul confine fra le due nazioni, poco prima che il fiume Bidasoa si getti nell’Oceano Atlantico all’altezza del Golfo di Biscaglia, al centro del corso d’acqua si trova infatti un singolare scoglio boscoso.
Lunga circa duecento metri, l’isola ha un’estensione di circa tremila metri quadrati ed è il risultato di un deposito alluvionale: benché disti poche decine di metri dalla terraferma, è raggiungibile soltanto in barca oppure a nuoto, per di più quando ciò è (raramente) consentito.
Fu in quel luogo che il 7 novembre 1659 s’incontrarono i rappresentanti dei due sovrani per firmare il Trattato dei Pirenei, che mise la parola fine alla Guerra dei Trent’anni, uno dei conflitti più sanguinosi ed estenuanti della storia europea.
L’accordo siglato fu l’apice di una serie di ventiquattro incontri fra i negoziatori dei due imperi: Luis de Haro, Grande di Spagna, e il cardinale Giulio Mazzarino, Primo Ministro francese.
Per commemorare il raggiungimento di un compromesso fu costruito un monolite al centro di questo scoglio fluviale, tuttora esistente. Ma in quel luogo, nei secoli, vennero organizzati anche scambi di prigionieri e importanti matrimoni di Stato fra le corone spagnola o austriaca, da una parte, e francese, dall’altra.
Nel 1659, Luigi XIV di Borbone vi incontrò la futura moglie, Maria Teresa d’Asburgo; un anno dopo, sempre sull’Isola dei Fagiani, la nobildonna austriaca salutò il padre, Filippo IV, e gran parte della corte spagnola, prima di entrare nel territorio della Francia e diventare ufficialmente la consorte del “Re Sole”.
Anche Luigi XV vide sullo scoglio boscoso del fiume Bidasoa per la prima volta colei che avrebbe potuto diventare sua moglie, Mariana Vittoria di Spagna. I due però non si sposarono mai; lui contrasse matrimonio con Maria Leszczyńska, lei scelse il futuro Giuseppe I del Portogallo.
Restava tuttavia un problema. Visto che non si poteva dividere a metà, essendo larga meno di quaranta metri nel punto più ampio, l’Isola dei Fagiani diventò (e tuttora è un “condominio”), ovvero un territorio su cui più nazioni esercitano la loro giurisdizione: ancora oggi è l’unico esempio europeo di sovranità congiunta, nonché la più piccola al mondo e quella che resiste da più tempo.
Per conto dello Stato francese, il condominio è gestito dal comandante della base navale dell’Adour e da due delegati, che si fregiano del titolo onorifico di viceré; per lo Stato spagnolo, il delegato omologo è il solo comandante della base navale di Hondarribia.
Ogni sei mesi si compie l’eccezionale cerimonia del trasferimento di sovranità, l’unico momento in cui ci si può mettere piede: dal primo febbraio al 31 luglio l’Isola dei Fagiani appartiene alla Spagna e viene gestita dal comune di Irun (Paesi Baschi); dal primo agosto di ogni anno è invece pertinenza della municipalità francese di Hendaye (Nuova Aquitania), e lo rimane fino al 31 gennaio…
Ma pensa non conoscevo questa realtà…
Sapevo che ad esempio il Principato di Andorra è Governato da due Co-principi (il Presidente francese + il Vescovo spagnolo della Diocesi di Urgell) che poi di fatto delegano tutto al primo Ministro andorrano ma, ignoravo appunto questa cosa.
Notizia molto interessante e, per certi versi bizarra.