Storia e tradizioni di Capodanno
La fine dell’anno si avvicina ed è tempo di bilanci e riflessioni ma anche di speranze, desideri, e aspettative nel nuovo anno.
La notte di San Silvestro, o vigilia di Capodanno, corrisponde alla notte tra il 31 dicembre e il 1º gennaio (Capodanno) ed è celebrata in diversi modi a seconda della nazione. La vigilia di Capodanno è chiamata anche notte di San Silvestro poiché il 31 dicembre è dedicato al santo, ovvero Papa Silvestro una figura molto importante nella storia della cristianità, in quanto sotto il suo pontificato la Roma pagana lasciò il posto a quella cristiana, pur conservando alcuni riti e cerimonie. Morì il 31 dicembre 335, dopo 21 anni di pontificato.
Il Capodanno, termine che deriva da capo d’anno, è un momento di bilanci e valutazioni che segna il passaggio da un anno all’altro portando con sé buoni propositi e speranza per il futuro. Questa ricorrenza affonda le sue origini pagane nel lontano 46 a.C e nasce per mano di Caio Giulio Cesare con l’istituzione del calendario giuliano. I festeggiamenti del Capodanno risalgono alla festa pagana in onore del “dio romano Giano”, da cui deriva il nome dato al mese di Gennaio, che si festeggiava subito dopo i Saturnali, ovvero le feste romane che chiudevano l’anno. Nel 1691 le diverse date in cui si festeggiava il Capodanno nei paesi europei vennero fatte convergere al primo gennaio da papa Innocenzo XII.
La notte di San Lorenzo tra tradizioni e leggende
Tradizioni in Europa
In quasi tutti i Paesi europei i fuochi d’artificio e i botti dirompenti hanno un ruolo importante nella notte di San Silvestro: questa tradizione risale alle tribù germaniche, che volevano scacciare gli spiriti maligni con un forte rumore.
In Svizzera i fuochi d’artificio di Capodanno illuminano i cieli di molte città svizzere per la fine dell’anno. I piú grandi spettacoli pirotecnici si tengono ad Ascona, Basilea, Crans-Montana, Lucerna e Zurigo. Un tipico pasto della vigilia di capodanno sono la raclette e la fonduta. A mezzanotte si brinda con spumante o champagne. Vi sono inoltre tradizioni e celebrazioni a livello locale. Gli appenzellesi ad esempio hanno rifiutato a lungo il calendario gregoriano: oggi festeggiano il Capodanno due volte, il 31 dicembre e il 13 gennaio sfilando in costumi tradizionali, maschere e cappelli elaborati, augurando buon anno con campanelli tintinnanti. A Losanna nel cantone Vaud invece si tiene la festa silenziosa intorno alla cattedrale illuminata: “a ciascuno la sua festa di Capodanno” è il motto dei festeggiamenti del “Bô Noël“. Qui ogni visitatore riceve delle cuffie wireless con tre canali e può scegliere in qualsiasi momento quale dei tre DJ vuole ascoltare e su quali ritmi vuole ballare. Agli occhi di chi guarda, il tutto appare esilarante dall’esterno dove si vede una folla danzante senza alcun suono udibile. A Rheinfelden invece Germania e Svizzera hanno unito le forze per organizzare insieme un grande spettacolo pirotecnico sul Reno. A Interlaken (Canton Berna) si festeggia sul ghiaccio sulla grande pista di pattinaggio allestita in centro città. Top of the Europe Ice Magic è un grande villaggio sul giaccio con tanto di ristorante, bancarelle che offrono raclette e altre specialità, oltre all’immancabile vin brulè e la cioccolata. A Grindelwald (Canton Berna) la strada principale del paese è trasformata in una grande pista da ballo dalle 10 di sera alle 4 del mattino. A Hospental (Canton Uri) si festeggia la notte dell’ultimo dell’anno con le slitte sulle strade del paese che si trasformano in piste ghiacciate. A Lugano (Canton Ticino) nella lunga notte dell’ultimo dell’anno Piazza della riforma si trasforma in una grande discoteca all’aperto con il dj set e con le luci e gli effetti speciali.
In Inghilterra si tiene una grande festa a Londra, dove la folla si raduna presso la ruota panoramica del London Eye. La particolarità dei fuochi d’artificio britannici è la messa in scena di laser e illuminotecnica. Quando le campane del Big Ben suonano la mezzanotte e quindi il nuovo anno, gli inglesi cantano “Auld Lang Syne” e formulano i loro desideri per il nuovo anno.
In Scozia Capodanno è una delle più importanti festività scozzesi, chiamata “Hogmanay”, che può durare fino a tre giorni ovvero dalla vigilia di Capodanno alla mattina del 2 gennaio. Le usanze di “Hogmanay” sono un misto tra il solstizio d’inverno pagano e lo Yule vichingo. Gli scozzesi, brindano con un bicchiere di whisky anche se il classico drink di Capodanno è la “Hot Pint”, un mix di birra, whisky e uova che viene bevuto durante le fiaccolate con musica di cornamusa. A mezzanotte, come gli inglesi, cantano la canzone “Auld Lang Syne”.
In Spagna, gli spagnoli sono soliti trascorrere l’ultima sera dell’anno mangiando cibi deliziosi e bevendo buon vino con le loro famiglie per poi uscire insieme e partecipare alle varie feste nelle strade. A mezzanotte usano brindare con bicchieri di champagne in cui è stato gettato un anello d’oro che dovrebbe portare fortuna. Le donne inoltre indossano biancheria intima rossa affinché il nuovo anno sia ricco di passione. Allo scoccare della mezzanotte, gli spagnoli sono soliti mangiare un chicco d’uva per ogni rintocco delle campane, affinché tutti i loro desideri si avverino. Chi non ha finito entro il 12° rintocco della campana è considerato sfortunato.
In Portogallo, a mezzanotte, i portoghesi tengono una moneta stretta in mano che dovrebbe portare loro fortuna economica. Inoltre, le persone sbattono insieme pentole e padelle o rompono i piatti per scacciare gli spiriti maligni con una buona dose di rumore. Secondo i portoghesi, inoltre fare il bagno nell’anno nuovo e indossare abiti nuovi porta anche fortuna e benefici economici.
In Italia a mezzanotte si serve tradizionalmente un piatto di lenticchie con stinco di maiale. Le lenticchie ricordano le monete, e dovrebbero portare prosperità e ricchezza. Le donne italiane (e in parte anche gli uomini) amano indossare biancheria intima rossa a Capodanno per celebrare l’amore, la salute, la felicità e la passione nel nuovo anno.
In Austria, a Vienna, gli austriaci nella Piazza del Municipio ballano il valzer viennese mentre la campana della Cattedrale di Santo Stefano suona il nuovo anno. Ma anche a casa, in un club o in molte strade del Paese, la gente festeggia il passaggio dell’anno a passo di valzer.
In Danimarca è consuetudine saltare nel nuovo anno da una sedia o addirittura da un tavolo allo scoccare della mezzanotte.
In Russia, poco prima della mezzanotte, le persone scrivono i loro desideri per il nuovo anno su un pezzo di carta e gli danno fuoco. Le ceneri della carta bruciata vengono poi messe in un bicchiere di champagne e bevute. E’ anche usanza aprire la porta di casa esattamente al 12.mo rintocco della mezzanotte per accogliere meglio il nuovo anno. C’è da dire che le feste natalizie durano circa due settimane in questo Paese: prima si festeggia il Natale cattolico il 25 dicembre, poi il Capodanno il 31 dicembre, successivamente il Natale ortodosso il 7 gennaio ed infine il Vecchio Capodanno il 13 gennaio.
In Olanda si dice porti fortuna mangiare le Oliebollen, frittelle con canditi, uvette, a volte mele e ribes, fritte nel grasso di maiale o nel burro e ricoperte di zucchero. Anche scrivere un desiderio su un foglio di carta, bruciarlo e gettarlo in un bicchiere di champagne da bersi prima di mezzanotte e un minuto dovrebbe portare fortuna nel nuovo anno.
Festività nella Confederazione Elvetica
Tradizioni in Sudamerica
In Brasile, i brasiliani accendono candele sulle spiagge: Le candele bianche, simboleggiano la purezza e la pace, le candele gialle simboleggiano la prosperità nel nuovo anno, e le candele rosse promettono amore e passione.
I festeggiamenti più famosi di tengono sulla spiaggia di Copacabana. Essendo il bianco sinonimo di purezza e pace, i brasiliani amano indossare abiti bianchi a Capodanno, con i quali saltano sulle onde nell’acqua del mare la notte di San Silvestro. Per ogni onda saltata, la persona in questione può esprimere un desiderio per il nuovo anno.
In Argentina, allo scoccare della mezzanotte tutti devono fare un passo avanti con la gamba destra per iniziare l’anno nuovo con il piede giusto. Inoltre strappare vecchie carte e documenti e a lanciarne i brandelli dalla finestra serve a liberarsi di tutto ciò che è inutile.
Tradizioni in Nordamerica
Negli Stati Uniti, gli americani mangiano tradizionalmente la zuppa di lenticchie, che si suppone porti loro fortuna. Importante è la tradizione del “nothing goes out” in cui i cittadini non possono uscire di casa, nemmeno per buttare la spazzatura o svuotare la cassetta delle lettere altrimenti si rischia di avere sfortuna nel nuovo anno.
Chi preferisce scatenarsi all’aperto va a uno dei numerosi balli in maschera o alla leggendaria e più grande festa di Capodanno del mondo a Time Square – New York. Ogni anno, migliaia di persone provenienti da tutto il mondo si riuniscono per assistere, oltre agli spettacolari fuochi d’artificio, al “ball drop” dove la palla inizia il conto alla rovescia di 60 secondi fino alla mezzanotte e scende su un palo alto 23 metri.
Time Square ospita anche il ” Wishing Wall” (muro dei desideri) in cui le persone scrivono i loro auguri di buon anno su post-it e li appendono al muro. Questi vengono poi raccolti, mescolati e lanciati in aria come coriandoli.
Howland Island, una piccola isola amministrata dagli Stati Uniti è l’ultimo posto al mondo in cui arriva il Capodanno ma nessuno farà il countdown, poiché quest’isola sperduta nel Pacifico è disabitata.
In Canada, il nuovo anno si festeggia con la tradizionale “Polar Bear Swim” ovvero con un bel tuffo nelle acque ghiacciate dei fiumi e dei laghi del Paese.
15 Agosto un giorno di festa con diverse tradizioni
Tradizioni in Asia
In Cina, i cinesi trascorrono il Capodanno occidentale con i propri cari mentre celebrano il Capodanno cinese circa un mese dopo, secondo il calendario lunare tradizionale con tutta la famiglia. Poiché molti milioni di cinesi si recano nei loro villaggi d’origine, la festa di Capodanno ricorda una migrazione di popoli. Durante la cena di famiglia vengono serviti piccoli ravioli a forma di vecchie monete cinesi che dovrebbero portare ricchezza. Le donne non sposate gettano i mandarini in mare per attirare uomini da sposare. Un’ora prima della fine dell’anno, tutti i cinesi aprono le finestre per far arrivare la buona sorte.
In Giappone, i giapponesi celebrano la festa il “Bonenkai”, insieme ad amici e parenti pulendo la “vecchia sporcizia” dalle case e decorano tutto con fiori e pini per scacciare gli spiriti maligni e iniziare il nuovo anno purificati. Il classico pasto di Capodanno è il fagottino di riso “mochi”. Dopo cena, i giapponesi si recano in uno dei tanti templi per liberarsi dei peccati dell’anno passato. Nei templi buddisti, le campane suonano 108 volte ed espellono un peccato ad ogni colpo. In seguito, dal tempio vengono rilasciati palloncini illuminati con gli auguri per il nuovo anno.
Nelle Filippine, il Capodanno è all’insegna delle cose rotonde: la tavola dove si mangia deve essere rotonda e decorata con molti frutti rotondi, le persone si regalano monete e indossano abiti a pois.
In Turchia fino a pochi decenni fa il Capodanno non si festeggiava ma nel corso degli anni, è diventata abitudine per ristoranti e locali organizzare cene con menu speciali e feste a tema per la notte del 31 dicembre. Oggi anche per i turchi il Capodanno è un’occasione di festa ed è sinonimo di cene in compagnia, raduni di piazza e divertimento. Seconda le tradizioni locali aprire tutti i rubinetti allo scoccare della mezzanotte porta ricchezza e benedizioni alla famiglia.
Tradizioni in Africa
Nei Paesi a maggioranza musulmana, a Capodanno si mangia pollo: un lusso per chi vive nei Paesi più poveri. In generale nei Paesi di questo continente non si tengono grandi festeggiamenti.
Il Sudafrica è uno dei pochi Paesi dove si tengono grandi festeggiamenti e nella capitale Città del Capo si celebra un carnevale colorato con costumi stravaganti, volti dipinti di bianco, musica ad alto volume e tamburi rimbombanti. La tradizione del “Carnevale del Ministrello” ha origine al tempo della schiavitù quando nel “Giorno dell’Emancipazione” negli anni Trenta del XIX secolo, gli schiavi in Sudafrica furono liberati. Il momento culminante delle celebrazioni è la parata del 2 gennaio dove migliaia di “menestrelli” danzano per la città e festeggiano il passaggio al nuovo anno con musica e danze. Viene anche chiamato “Tweede Nuwe jaar” (Secondo Capodanno).
In Kenia la città di Nairobi ospita la festa piú grandde con spettacoli musicali e fuochi d’artificio mentre Mombasa è famosa per le feste in spiaggia con musica dal vivo. E’ anche usanza lasciare le città per trascorrere il capodanno nelle zone piú rurali.
L’Etiopia utilizza esclusivamente il calendario copto in cui si celebra il capodanno l’11 settembre. Questa festa è conosciuta come Enkutatash e dura tre giorni con cerimonie religiose, canti e banchetti. Tuttavia i grandi hotel delle grandi città come Addis Abeba ospitano feste di Capodanno il 31 dicembre.
Tradizioni in Oceania
In Oceania non ci sono particolari tradizioni legate al Capodanno ma arriva prima perché è proprio qui che comincia ogni nuovo giorno, per la precisione nell’isola di Christmas, meglio conosciuta come Kiribati che fa parte dell’arcipelago delle Sporadi Equatoriali ed è il primo posto in assoluto a festeggiare.
Solo un’ora dopo è il turno della Nuova Zelanda, e delle Isole di Fiji e Tuvalu che condividono lo stesso fuso orario.
L’Australia è molto vasta e possiede infatti 3 diversi fusi orari. Quello occidentale è lo stesso di Filippine e Cina, quello centrale coincide con Giappone ed isole Indonesiane, mentre quello orientale è esclusivamente australiano. Sidney è famosa per le sue feste, folli e divertenti. Le grandi spiagge sono il luogo perfetto dove scatenarsi e far festa la notte di San Silvestro. Il Sydney Harbour Bridge viene trasformato in un gigantesco maxi-schermo dove guardare il conto alla rovescia e dopo la mezzanotte, si svolge il famoso spettacolo pirotecnico che rende l’Australia protagonista, dei giochi pirotecnici più belli.