La Svizzera sostiene le start-up e istitusce un fondo svizzero per l’innovazione
Il Consiglio federale vuole rafforzare ulteriormente l’ecosistema svizzero delle start-up ed ha deciso di istituire un fondo aperto a tutti i settori per finanziare in particolare la fase di crescita e nei settori della decarbonizzazione e della digitalizzazione. Una prima bozza operativa verrà elaborata entro l’inizio del 2023.
L’obiettivo è fare in modo che a medio e lungo termine la Svizzera rimanga tra le piazze economiche più produttive, competitive e innovative del mondo e possa garantire stabilmente posti di lavoro, creazione di valore e sostrato fiscale. Superata la crisi legata alla pandemia, il Consiglio federale ha studiato diversi modi per raggiungere i suddetti obiettivi.
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Ad agosto 2021 l’Esecutivo aveva perciò incaricato il DEFR di valutare approfonditamente i vantaggi e gli svantaggi di un fondo per l’innovazione. È stato studiato quanto un fondo di questo tipo possa contribuire all’espansione del mercato del capitale di rischio, con conseguente miglioramento delle opportunità di crescita delle aziende innovative in Svizzera.
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Attualmente le start-up svizzere, ricevono più capitale finanziario da investitori americani che da fornitori di capitale nazionali.
Gli studi hanno mostrato che un fondo per l’innovazione può contribuire a far maturare il mercato e a rafforzarne la resilienza, migliorando così l’attrattiva della piazza economica svizzera. Un fondo di questo tipo aiuterebbe inoltre a compensare il venir meno dei singoli strumenti dei programmi quadro europei.
Dal 1. gennaio 2022 anche i fondi pensione possono investire in start-up.
Questo nuovo strumento della politica dell’innovazione permetterà di rafforzare a lungo termine l’ecosistema svizzero dell’innovazione e di integrare gli strumenti di promozione esistenti, in particolare quelli di Innosuisse. Il Consiglio federale intende porre l’accento sulla fase di scale–up, sulla decarbonizzazione e sulla digitalizzazione.
Entro fine gennaio 2023 il DEFR sottoporrà al Consiglio federale una prima bozza operativa e le possibili varianti di finanziamento.
Fonte: https://www.admin.ch