Pasqua tra spiritualità e usanze popolari

La celebrazione cristiana che abbraccia il mistero della salvezza e rinnova la speranza dell’umanità

Birth,Crucifixion,and Resurrection of Christ Image by Follower of Hans Memling, Public domain, via Wikimedia Commons
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La festività cristiana della Pasqua ha origini che risalgono a più di 2.000 anni fa, ma alcuni dei simboli delle tradizioni moderne derivano da antiche credenze pagane.

La Pasqua è la festa religiosa più importante per i cristiani, poiché celebra la risurrezione di Gesù Cristo, un evento fondamentale e centrale nella fede cristiana. Sebbene ogni confessione cristiana festeggi la risurrezione, le modalità di celebrazione possono variare.

Conosciuta anche come la “Domenica della Risurrezione“, la Pasqua rappresenta la principale solennità del cristianesimo. Essa commemora la risurrezione di Gesù dai morti, avvenuta – secondo i Vangeli – il terzo giorno dopo la sua crocifissione sul monte Calvario, circa nel 30 d.C. Questo evento è il fulcro della fede cristiana.

La Pasqua segna il culmine della Passione di Cristo, che viene preceduta da quaranta giorni di Quaresima, un periodo di preghiera, penitenza e digiuno. La settimana che porta alla Pasqua è conosciuta come la Settimana Santa, durante la quale si celebrano momenti liturgici cruciali come il Giovedì Santo (che ricorda l’Ultima Cena e la lavanda dei piedi) e il Venerdì Santo (commemorando la crocifissione e la morte di Gesù). Il ciclo pasquale prosegue per cinquanta giorni, fino alla Pentecoste, che simboleggia l’effusione dello Spirito Santo.

Una festa mobile dal profondo significato teologico

La data della Pasqua è mobile: cade la domenica successiva al primo plenilunio di primavera, come stabilito dal Concilio di Nicea nel 325. Questo calcolo si basa su un calendario lunisolare, simile a quello ebraico, ed è alla base anche di altre ricorrenze liturgiche come la Quaresima e la Pentecoste.

Dal punto di vista teologico, la Pasqua è il cuore del mistero cristiano: la morte e risurrezione di Cristo non sono solo un evento storico, ma rappresentano la vittoria definitiva sul peccato e sulla morte, con la promessa di una nuova vita per l’umanità. Gesù è l’“Agnello pasquale”, che si sacrifica per la salvezza dell’uomo, realizzando le profezie dell’Antico Testamento. Questo passaggio è sottolineato in modo chiaro da San Paolo nella Prima lettera ai Corinzi:

“Cristo morì per i nostri peccati, fu sepolto ed è risuscitato il terzo giorno secondo le Scritture.”

Radici ebraiche e nuova interpretazione cristiana

La Pasqua cristiana nasce in continuità con la Pasqua ebraica (Pesach), ma se ne distacca profondamente nel significato: mentre gli ebrei commemorano la liberazione dalla schiavitù in Egitto, i cristiani celebrano la liberazione dal peccato attraverso la croce e la risurrezione di Gesù. I primi cristiani reinterpretarono la festa in chiave messianica, vedendo in Gesù il compimento delle profezie e l’inizio di una “nuova creazione”.

Il racconto dei Vangeli

La Pasqua di risurrezione cristiana è l’evento centrale della narrazione dei Vangeli e degli altri testi del Nuovo Testamento: il terzo giorno dopo la sua morte in croce, Gesù risorge, lasciando il sepolcro vuoto e apparendo inizialmente ad alcune discepole, per poi mostrarsi anche agli apostoli e ad altri discepoli.

Tutti gli evangelisti raccontano l’episodio del sepolcro vuoto:

  • Matteo, 28:1: «Passato il sabato, all’alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l’altra Maria andarono a visitare il sepolcro.»

  • Marco, 16:1: «Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a imbalsamare Gesù.»

  • Luca, 24:10: «Erano Maria di Màgdala, Giovanna e Maria di Giacomo. Anche le altre che erano insieme lo raccontarono agli apostoli.»

  • Giovanni, 20:1: «Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand’era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro.»

La Pasqua in rito cattolico

La Pasqua è preceduta da un periodo di preparazione spirituale, la Quaresima, che dura circa quaranta giorni e inizia con il Mercoledì delle Ceneri (eccetto nel rito ambrosiano). Questo periodo è dedicato all’astinenza, al digiuno e alla riflessione.

La settimana che precede la Pasqua è detta Settimana Santa. Inizia con la Domenica delle Palme, che celebra l’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme. In questa occasione, si distribuiscono ai fedeli rami di palma o di ulivo.

Il Triduo Pasquale comprende la sera del Giovedì Santo, il Venerdì Santo, il Sabato Santo e culmina con la Veglia Pasquale nella notte tra sabato e domenica.

Giovedì Santo: si celebra la Messa crismale, durante la quale vengono consacrati gli oli santi (crisma, olio dei catecumeni, olio degli infermi).

Venerdì Santo: si commemora la morte di Gesù. Non si celebra la Messa, ma si tiene l’Azione liturgica nella Passione del Signore.

Sabato Santo: è un giorno aliturgico, senza messa, dedicato al silenzio e alla preghiera.

Veglia pasquale: celebrata nella notte, appartiene liturgicamente alla Domenica di Risurrezione.

La Pasqua in rito ortodosso

La Pasqua ortodossa, celebrata secondo il calendario giuliano, non coincide sempre con quella cattolica che, a sua volta segue il calendario gregoriano, anche se talvolta le due ricorrenze cadono nello stesso giorno. È considerata la festa più importante della tradizione ortodossa e viene celebrata la prima domenica dopo la prima luna piena dell’equinozio di primavera. Una settimana prima si festeggia l’ingresso di Gesù a Gerusalemme.

La Settimana Santa è segnata da un rigoroso digiuno, con astensione da carne, pesce, latticini e anche olio, e in alcuni giorni si digiuna completamente. Il mercoledì santo inizia la preparazione liturgica con la memoria della Passione, e il giovedì si ricordano l’Ultima Cena e la prima Eucarestia, oltre alla preparazione casalinga delle uova decorate, della Paskha e dei kulich.

Il Venerdì Santo è interamente dedicato alla liturgia, culminando nella simbolica “sepoltura” di Cristo con un sudario esposto al centro della chiesa.

Il Sabato Santo, mentre si commemorano i giorni nel sepolcro, si respira un’atmosfera vivace con la benedizione dei cibi e la preparazione del grande pranzo. A mezzanotte, si celebra la veglia pasquale con processioni, canti, suono delle campane e l’inizio della liturgia che dura fino all’alba.

Il giorno di Pasqua, dopo la visita alle tombe dei defunti, le famiglie si riuniscono per un ricco pranzo con piatti tradizionali e la famosa “battaglia delle uova”.

Durante i quaranta giorni successivi, ci si saluta dicendo “Cristo è risorto” e si risponde “Veramente è risorto”.

Le celebrazioni ortodosse combinano elementi cristiani e antiche credenze popolari, come l’usanza di indossare abiti nuovi a Pasqua o di alzarsi all’alba per prevedere l’andamento dell’estate. Ogni giorno del periodo pasquale ha un suo significato simbolico legato al lavoro, al culto dei defunti o al perdono tra le persone.

Pasqua nei riti protestanti

Le Chiese protestanti utilizzano il calendario gregoriano e quindi le date coincidono con la Pasqua cattolica.

La Pasqua nelle confessioni protestanti è una delle festività più importanti dell’anno liturgico, celebrata in tutte le sue diverse tradizioni come momento centrale della fede cristiana: la risurrezione di Gesù Cristo.

Nonostante l’assenza di una liturgia unificata, molte chiese protestanti come le luterane, le riformate, le anglicane e le evangeliche, condividono un forte accento sulla predicazione della Parola e sul significato spirituale della Pasqua, più che sui riti.

La Settimana Santa viene vissuta con particolare intensità soprattutto nelle chiese luterane e anglicane, dove si mantengono celebrazioni come il Giovedì Santo, il Venerdì Santo e la Veglia Pasquale, mentre in altre comunità evangeliche l’attenzione si concentra sulla Domenica di Risurrezione con culti festosi, canti, preghiere e letture bibliche dedicate.

La Quaresima non è obbligatoriamente osservata, ma alcuni gruppi scelgono di praticare il digiuno o momenti di riflessione spirituale personale.

In molte chiese protestanti la Pasqua è anche occasione di battesimi e accoglienza di nuovi membri, simbolo della nuova vita in Cristo.

Easter eggs colored Image by ivabalk from Pixabay
Easter eggs colored Image by ivabalk from Pixabay

Tradizioni pasquali

I simboli più diffusi della Pasqua sono le uova (oggi principalmente di cioccolato) e i conigli. La tradizione di decorare le uova ha origini antiche: durante la Quaresima, infatti, era vietato mangiarle, e alla Pasqua ci si trovava con una grande quantità di uova che non potevano più essere consumate. Per preservarle, venivano bollite e poi decorate.

L’uovo è un simbolo potente: da esso nasce la vita, rappresentando così la risurrezione di Cristo, che rinacque. Il coniglio, invece, è un emblema di primavera, rinascita e fecondità.

Il giorno successivo alla Pasqua, il “lunedì dell’Angelo”, noto anche come “Pasquetta”, commemora l’annuncio della risurrezione da parte dell’Angelo.

Le tradizioni pasquali variano significativamente da paese a paese, riflettendo le diverse culture e usanze cristiane che caratterizzano ogni nazione. Ecco una panoramica delle tradizioni in alcuni paesi europei:

Germania:In Germania, la Pasqua è celebrata con un forte legame alle tradizioni familiari e al folklore. La settimana che precede la Pasqua è chiamata “Settimana Santa”, e il Venerdì Santo è un giorno di riflessione e silenzio. Una delle usanze più celebri è l'”Osterbaum” (albero di Pasqua), dove le persone appendono uova colorate, fiori e altre decorazioni. In cucina, si preparano piatti tradizionali come il “Lammbraten” (agnello arrosto) e l'”Osterbrot” (pane pasquale dolce). I bambini si divertono con la caccia alle uova, una tradizione che si è diffusa anche in altri paesi.

Italia:In Italia, la Pasqua è una celebrazione che unisce la religione alla gastronomia. Il simbolo più famoso è la “Colomba di Pasqua”, un dolce tradizionale che rappresenta la pace. Ogni regione ha i suoi piatti tipici, come l’agnello arrosto e la pastiera napoletana. In alcune città, come Firenze, si celebra lo “Scoppio del Carro”, un evento che prevede l’esplosione di fuochi d’artificio per augurare un buon raccolto. Durante la Domenica delle Palme, i fedeli partecipano alla benedizione dei rami di ulivo.

Francia:In Francia, la Pasqua è seguita da numerose tradizioni locali. Le campane delle chiese smettono di suonare dalla Domenica delle Palme fino alla Pasqua, simbolizzando il lutto per la morte di Gesù, per poi suonare di nuovo con grande gioia durante la veglia pasquale. Una tradizione popolare è la “Chasse aux Œufs” (caccia alle uova), che si svolge nei giardini pubblici e nei parchi. In alcune regioni, come la Provenza, si preparano dolci tipici come il “gâteau de Pâques” (torta di Pasqua).

Norvegia:In Norvegia, la Pasqua è vissuta come una festa di relax familiare. Una tradizione curiosa è il “påskekrim” (giallo di Pasqua), che prevede la lettura di libri gialli o la visione di film misteriosi durante il periodo pasquale. La cucina pasquale include piatti come il “lammegryte” (stufato di agnello) e la “påskekake” (torta di Pasqua). Inoltre, molti norvegesi approfittano della Pasqua per fare escursioni sulla neve o trascorrere il tempo in cabinette in montagna.

Spagna:In Spagna, la Pasqua è una delle festività più sentite, con la “Semana Santa” (Settimana Santa) che prevede numerose processioni religiose, soprattutto in Andalusia. Le “cofradías” (confraternite religiose) portano statue sacre per le strade, accompagnate da canti e musiche liturgiche. In alcune regioni, come la Catalogna, si preparano dolci tipici come le “monas de Pascua”, che spesso contengono un uovo sodo al centro.

Portogallo:In Portogallo, la Pasqua è una celebrazione religiosa di grande importanza. La “Semana Santa” è celebrata con processioni che attraversano le principali città, come Braga e Oporto. Il “Sábado de Aleluia” (Sabato di Pasqua) è un evento caratterizzato da canti e balli in preparazione alla risurrezione. In cucina, si preparano piatti come il “cabrito assado” (agnello arrosto) e i “folar”, dolci pasquali con uova sode, spesso scambiati tra famiglie.

Danimarca:In Danimarca, la Pasqua è celebrata con grandi feste familiari e con la tradizione di nascondere uova colorate nei giardini. Inoltre, i danesi preparano il “påskebord”, un buffet ricco di piatti a base di uova, pesce e carni affumicate, che riflettono la ricca tradizione gastronomica del paese.

Regno Unito:In Gran Bretagna, la Pasqua è anche un’occasione per gustare dolci tipici come la “Simnel Cake”, una torta di frutta decorata con undici palline di marzapane, che simboleggiano i dodici apostoli (escluso Giuda). La tradizione del “egg rolling” (rotolamento delle uova) è particolarmente popolare, soprattutto a Lichfield, dove i bambini partecipano a competizioni per vedere chi riesce a far rotolare più lontano la propria uova senza romperla.

Irlanda:In Irlanda, la Pasqua è celebrata con celebrazioni religiose e tradizionali pic-nic all’aperto. Il “Lunedì di Pasquetta”, conosciuto come “St. George’s Day” in alcune aree, è un giorno dedicato al relax in famiglia, spesso trascorso all’aria aperta con attività come le passeggiate nei parchi.

Svizzera:In Svizzera, le uova colorate sono protagoniste, e vengono spesso scambiate tra familiari e amici. Le campane delle chiese rimangono silenziose dal Giovedì Santo al Sabato Santo, simbolizzando il lutto, per poi suonare a festa nella notte di Pasqua, celebrando la risurrezione di Cristo.

Tradizioni nei paesi ortodossi

Tra le usanze più caratteristiche della Pasqua ortodossa spicca la tradizione di decorare le uova come vere e proprie opere d’arte. Ogni paese segue le proprie consuetudini: in Grecia le uova sode vengono tinte di rosso, simbolo del sangue di Cristo, mentre in Ucraina si realizzano le pysanky, uova decorate con la tecnica del batik, un metodo raffinato che prevede l’uso della cera per creare motivi complessi e simbolici. Oltre alle uova, la tavola pasquale ortodossa si arricchisce con dolci tipici come la paskha, un dessert a base di tvorog (formaggio fresco) dalla forma di piramide tronca, e il kulich, un soffice dolce cilindrico arricchito con uvetta, frutta candita e mandorle, ricoperto di glassa zuccherata e spesso aromatizzato con liquori.

In conclusione, la Pasqua è una festività di grande rilevanza per i cristiani di tutto il mondo, poiché celebra l’evento centrale della fede: la risurrezione di Gesù Cristo. Le sue radici risalgono a oltre duemila anni fa, ma nel tempo ha acquisito significati culturali e tradizionali che variano da paese a paese. Tra riti religiosi, tradizioni familiari e simboli come le uova e i conigli, la Pasqua continua a essere un momento di riflessione spirituale, di rinnovamento e di celebrazione della vita, unendo credenti e non credenti in un’atmosfera di speranza e comunità.

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