Storia e ruolo della NATO

La NATO, come sistema di sicurezza collettiva, si fonda sull’impegno reciproco dei suoi Stati membri a difendersi l’uno con l’altro da eventuali minacce esterne. 

MAp of NATO in 2024 Image by Patrickneil and Spesh531, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons
MAp of NATO in 2024 Image by Patrickneil and Spesh531, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

La NATO (North Atlantic Treaty Organization), o Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord, è stata fondata nel 1949, con l’obiettivo principale la difesa comune degli Stati membri contro qualsiasi attacco armato esterno. 

La NATO si pone l’obiettivo di garantire la libertà e la sicurezza dei Paesi membri attraverso mezzi sia politici che militari.

Il quartier generale principale della NATO ha sede a Bruxelles, Belgio, mentre il quartier generale militare è localizzato nei pressi di Mons, sempre in Belgio.

Dal punto di vista politico, la NATO si distingue per la promozione dei valori democratici e per la facilitazione di consultazioni e collaborazioni tra i suoi membri in materia di difesa e sicurezza. Questo approccio mira a risolvere i problemi, a creare fiducia reciproca e, a lungo termine, a prevenire i conflitti.

Sul versante militare, la NATO si impegna a risolvere le controversie in modo pacifico. Tuttavia, nel caso in cui gli sforzi diplomatici non raggiungano l’obiettivo desiderato, l’Alleanza ha la capacità militare di intraprendere operazioni di gestione delle crisi. Queste operazioni sono condotte in base alla clausola di difesa collettiva presente nel trattato fondativo della NATO, noto come Articolo 5 del Trattato di Washington, o dietro mandato delle Nazioni Unite. Tali azioni possono essere portate avanti autonomamente o in collaborazione con altre organizzazioni internazionali.

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Storia e Ruolo Attuale

La NATO è nata in un contesto di Guerra Fredda, come risposta alla minaccia dell’espansione sovietica in Europa. Durante questo periodo, l’Alleanza ha giocato un ruolo chiave nel garantire la sicurezza e la stabilità del continente, con un’enfasi particolare sulla deterrenza militare. Dopo la fine della Guerra Fredda, la NATO ha adattato il suo ruolo, ampliando il suo campo d’azione per includere operazioni di peacekeeping, lotta al terrorismo e gestione delle crisi.

Attualmente, la NATO conta 32 membri, principalmente Paesi europei e nordamericani. Questi membri si impegnano a consultarsi e a difendersi reciprocamente in caso di attacco armato. Inoltre, la NATO fornisce un forum per la cooperazione politica e militare tra i suoi membri, promuovendo la stabilità e la sicurezza in tutto il mondo.

Gli ultimi Paesi ad aderire alla NATO sono stati la Finlandia (2023) e la Svezia (2024) entrate a seguito del conflitto Russia – Ucraina iniziato a febbraio 2022.

 

Paesi Non-Appartenenti alla NATO

Nonostante l’influenza e l’importanza della NATO, alcuni Paesi europei hanno scelto di non aderire all’Alleanza, optando invece per politiche di neutralità. Tra i più noti vi sono l’Austria, l’Irlanda e la Svizzera.

La neutralità è stata tradizionalmente vista come una via per evitare conflitti internazionali e mantenere una posizione di non-allineamento. Questi Paesi hanno deciso di non partecipare a alleanze militari come la NATO, preferendo mantenere una posizione di indipendenza e di non coinvolgimento in conflitti armati.

Le Implicazioni della Neutralità

La scelta di rimanere neutrale comporta una serie di implicazioni politiche, economiche e di sicurezza. Da un lato, i Paesi neutri possono godere di una maggiore autonomia decisionale e di una relativa indipendenza nelle relazioni internazionali. Dall’altro, possono essere soggetti a pressioni esterne da parte di potenze regionali o globali, che cercano di influenzare le loro politiche estere.

In termini di sicurezza, i Paesi neutri devono fare affidamento principalmente sulle proprie forze armate e sulla diplomazia per garantire la loro difesa. 

Elenco Paesi aderenti alla NATO e anno di adesione (in ordine alfabetico)

  • ALBANIA (2009)
  • BELGIO (1949)
  • BULGARIA (2004)
  • CANADA (1949)
  • CECHIA (1999)
  • CROAZIA (2009)
  • DANIMARCA (1949)
  • ESTONIA (2004)
  • FINLANDIA (2023)
  • FRANCIA (1949)
  • GERMANIA (1955)
  • GRECIA (1952)
  • ISLANDA (1949)
  • ITALIA (1949)
  • LETTONIA (2004)
  • LITUANIA (2004)
  • LUSSEMBURGO (1949)
  • MACEDONIA DEL NORD (2020)
  • MONTENEGRO (2017)
  • NORVEGIA (1949)
  • PAESI BASSI (1949)
  • POLONIA (1999)
  • PORTOGALLO (1949)
  • REGNO UNITO (1949)
  • ROMANIA (2004)
  • SLOVACCHIA (2004)
  • SLOVENIA (2004)
  • SPAGNA (1982)
  • STATI UNITI (1949)
  • SVEZIA (2024)
  • TURCHIA (1952)
  • UNGHERIA (1999)

Organizzazioni simili

L’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (OTSC) nata nel 1992 fondata da Stati post sovietici (Russia, Armenia, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan e Uzbekistan) hanno firmato il Trattato di Sicurezza Collettiva nella città di Tashkent, noto anche come Patto di Tashkent o Trattato di Tashkent. Azerbaigian, Bielorussia e Georgia, hanno aderito a questa organizzazione nel 1993.

L’OTSC doveva durare un periodo di 5 anni prorogabile, ma nel 1999 Azerbaigian, Georgia e Uzbekistan, hanno scelto di non rinnovare il trattato.

L’OTSC può essere considerata la controparte eurasiatica della Nato, ovvero una riedizione del Patto di Varsavia adattata al mutamento dei tempi.