La Svizzera e i suoi 26 Cantoni sono sempre più vicini a un uso sistematico del voto elettronico

La Svizzera verificherà il nuovo sistema di voto elettronico

Visto che alcuni Cantoni riprenderanno i test con il futuro sistema informatico elettorale della Posta, Berna attuerà un controllo indipendente

Le basi legali della Confederazione, poste ora in consultazione, definiscono ampi requisiti di sicurezza per i sistemi di voto elettronico e il loro funzionamento.
Visto che alcuni Cantoni intendono riprendere le prove con il futuro sistema di voto elettronico della Posta, la Confederazione organizza una verifica indipendente di tale sistema e del suo funzionamento.
La verifica durerà diversi mesi e sarà uno dei fattori determinanti per concedere ai Cantoni l’autorizzazione a riprendere le prove.
La riorganizzazione della fase sperimentale prevede ora che sia direttamente la Confederazione a far verificare in modo indipendente i sistemi e il loro funzionamento, assumendo in tal modo una maggiore responsabilità in questo settore.

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La verifica di Berna comprenderà tutto il processo di voto

La verifica coprirà l’intero processo, dallo sviluppo del sistema e il suo funzionamento, fino all’emissione delle carte di legittimazione e al conteggio dei risultati delle singole votazioni. La verifica si estende quindi ai Cantoni e ai loro fornitori di servizi.
A oggi, la Cancelleria federale ha conferito il mandato di condurre la verifica ai seguenti esperti: Rolf Haenni, Reto Koenig, Philipp Locher, Eric Dubuis (Berner Fachhochschule); Vanessa Teague (Thinking Cybersecurity); Olivier Pereira (Université catholique Lovanio); Thomas Edmund Haines (Australian National University); Aleksander Essex (Western University Canada); SCRT S.A.; Bryan Ford (PF Losanna); Adrian Perrig (PF Zurigo)
Gli esperti saranno chiamati a pronunciarsi sulla conformità con i requisiti del diritto federale, sull’efficacia delle misure di riduzione dei rischi e sui possibili miglioramenti nell’ottiva di un processo di sviluppo continuo.
Tuttavia, non spetta loro decidere se un sistema possa essere impiegato o meno. La valutazione dei rischi e la responsabilità di un eventuale impiego rimangono di competenza della Confederazione (autorità di autorizzazione) e dei Cantoni (svolgimento degli scrutini).

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I rapporti dei vari esperti saranno pubblicati a inizio 2022

I rapporti degli esperti saranno pubblicati una volta conclusa la verifica, probabilmente all’inizio del prossimo anno.
I risultati di questa verifica indipendente saranno presi in considerazione dal Consiglio federale al momento di concedere un’autorizzazione generale a un Cantone che ne fa richiesta.
Le basi giuridiche per la concessione di tale autorizzazione sono state riviste e sono attualmente in consultazione.
Le basi legali che si applicano ai sistemi di voto elettronico e al loro funzionamento prevedono una serie di controlli che vanno oltre alla verifica indipendente effettuata sotto l’egida della Confederazione.

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Obbligatorio un programma cantonale di bug bounty pubblico

Per esempio, i Cantoni devono assicurarsi che il fornitore del sistema gestisca un programma di bug bounty pubblico, vale a dire divulghi il codice del sistema e ricompensi finanziariamente chi vi rileva un errore.
È altresì previsto uno scambio continuo con la comunità scientifica, che si estende all’uso del sistema stesso e va quindi oltre il processo di autorizzazione.
Tutte queste misure sono volte a scoprire e correggere eventuali errori. L’obiettivo è quindi di garantire che i sistemi di voto elettronico e il loro funzionamento continuino in futuro ad essere oggetto di verifiche e miglioramenti costanti.

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