Elezioni Europee 2024

Le elezioni europee del 2024 si sono svolte nei 27 Stati membri dell’Unione Europea tra il 6 e il 9 giugno, come concordato all’unanimità dal Consiglio dell’Unione Europea. Questo scrutinio ha segnato la decima tornata elettorale per il Parlamento europeo, rappresentando la prima dopo l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea.

European Parliament Image by Image by Simon from Pixabay
European Parliament Image by Image by Simon from Pixabay

Le elezioni europee del 2024 hanno portato a significativi cambiamenti nel panorama politico dell’Unione Europea. Con spostamenti rilevanti tra le diverse forze politiche, ogni paese ha contribuito a ridefinire la composizione del Parlamento Europeo. Di seguito, una sintesi dei risultati paese per paese, evidenziando i principali vincitori, perdenti e la ripartizione dei seggi.

Il Partito Popolare Europeo Mantiene la Leadership

Le elezioni europee del 2024 hanno visto un panorama politico variegato, con significativi cambiamenti e sorprese in diversi paesi. Il Partito Popolare Europeo (PPE) ha confermato la sua leadership, mentre il fronte dei sovranisti e degli euroscettici ha guadagnato terreno in molti stati membri.

La Destra in Crescita

In Francia, il Rassemblement National di Marine Le Pen e Jordan Bardella ha ottenuto un grande successo, costringendo il presidente Emmanuel Macron a convocare elezioni anticipate. In Germania, l’Alternativ für Deutschland (AfD) ha conquistato il secondo posto, superando il Partito Socialista del cancelliere Olaf Scholz. In Austria, il Partito della Libertà (Fpö) di estrema destra si afferma come la prima forza politica. Questo spostamento a destra ha ampliato la presenza delle frange più conservatrici nel Parlamento Europeo.

Successo del Centrodestra in molti Paesi

Il successo dell’Unione Cristiano-Democratica (CDU) in Germania e del centrodestra in molti dei 27 paesi membri ha assegnato al PPE il compito di formare la maggioranza che guiderà l’Unione Europea. Manfred Weber, leader del gruppo del PPE, ha già invitato i Socialisti e Democratici e i Liberali a replicare la maggioranza Ursula, che nel 2019 ha portato Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione Europea. Con 405 seggi totali, questa coalizione supererebbe ampiamente i 361 necessari per la maggioranza.

Giorgia Meloni e il Fronte Euroscettico

In Italia Giorgia Meloni, con Fratelli d’Italia, ha consolidato la sua leadership nel gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei, grazie al successo elettorale che ha visto il suo partito diventare il terzo per voti. Nonostante i tentativi del PPE di marginalizzare i gruppi euroscettici, l’influenza di Meloni e dei sovranisti di Identità e Democrazia, sostenuti dal Rassemblement National, rimane significativa.

Perdite per i Verdi e Progressi per il Green Deal

I Verdi hanno perso 19 seggi a livello europeo, una contraddizione rispetto all’urgenza di affrontare la crisi climatica. Tuttavia, i Paesi Bassi, grazie a Frans Timmermans, promotore del Green Deal, e l’Italia, con l’Alleanza Verdi e Sinistra e la candidatura dell’attivista Ilaria Salis, detenuta in Ungheria, hanno mostrato segnali di progresso in una direzione opposta.

Panoramica per Paese

Austria

  • Primo partito: Fpö (27%)
  • Ripartizione seggi: Identità e democrazia 5, PPE 5, Renew 2, Verdi 2, Socialisti e democratici 5.

Belgio

  • Primo partito: Vlaams Belang (13%)
  • Ripartizione seggi: Socialisti 4, Popolari 4, Liberali 4, Conservatori e sovranisti 3, Verdi 2, Sinistra 2.

Bulgaria

  • Primo partito: Gerb-Sds (26%)
  • Ripartizione seggi: PPE 6, Liberali 5, Socialisti e democratici 2, Non affiliati 4.

Cechia

  • Primo partito: Ano 2011 (26,14%)
  • Ripartizione seggi: Liberali 7, Popolari 5, Conservatori 3, Verdi 1, Sinistra 1, Identità 1, Non affiliati 3.

Cipro

  • Primo partito: Democratic Rally
  • Ripartizione seggi: PPE 2, Socialisti e democratici 1, Sinistra 1, Non affiliati 2.

Croazia

  • Primo partito: Unione croata e democratica (33%)
  • Ripartizione seggi: PPE 6, Democratici 4, Verdi 1, Non affiliati 1.

Danimarca

  • Primo partito: Socialistisk Folkeparti (18,4%)
  • Ripartizione seggi: Liberali 4, Verdi 3, Democratici 3, PPE 2, Sinistra 1, Identità e democrazia 1, Non affiliati 1.

Estonia

  • Primo partito: Isamaa (21%)
  • Ripartizione seggi: PPE 2, Liberali 2, Democratici 2, Identità 1.

Finlandia

  • Primo partito: Coalizione nazionale (24,8%)
  • Ripartizione seggi: PPE 4, Sinistra 3, Liberali 3, Socialisti 2, Verdi 2, Conservatori 1.

Francia

  • Primo partito: Rassemblement National (31,5%)
  • Ripartizione seggi: Identità e democrazia 30, Liberali 13, Socialisti 13, Sinistra 9, PPE 6, Verdi 5, Conservatori 5.

Germania

  • Primo partito: CDU (30,2%)
  • Ripartizione seggi: PPE 30, AfD 19, Verdi 16, Socialisti e democratici 14, Sinistra 4, Renew 8, Non affiliati 5.

Grecia

  • Primo partito: Nea Dimokratia (27,96%)
  • Ripartizione seggi: PPE 7, Socialisti e democratici 3, Sinistra 4, Conservatori e riformisti 2, Non affiliati 5.

Irlanda

  • Primo partito: Fine Gael (20,79%)

Italia

  • Primo partito: Fratelli d’Italia – FdI (28.81%)
  • Ripartizione seggi: Conservatori e Riformisti Europei (ECR) 24, Alleanza Progressista Socialisti e Democratici (S&D) 21, Partito Popolare Europeo (PPE) 9, Identità e Democrazia (ID) 8, Non iscritti 8, Verdi (Verts/ALE) 3, Altri 3

Lettonia

  • Primo partito: Nuova unità (25%)
  • Ripartizione seggi: PPE 2, Conservatori 2, Non affiliati 2, Verdi 1, Socialisti 1, Liberali 1.

Lituania

  • Primo partito: Cristiani democratici
  • Ripartizione seggi: PPE 9, Liberali 2, Socialisti 2, Verdi 2, Conservatori 1, Non affiliati 1.

Lussemburgo

  • Primo partito: Popolari e cristiani democratici (22,91%)
  • Ripartizione seggi: PPE 2, Verdi 1, Socialisti 1, Liberali 1, Democratici 1.

Malta

  • Primo partito: Laburisti (45%)
  • Ripartizione seggi: Socialisti 3, PPE 3.

Paesi Bassi

  • Primo partito: Coalizione Verdi-Socialisti (Frans Timmermans)
  • Ripartizione seggi: Identità e democrazia 7, PPE 6, Conservatori 1, Renew 7, Verdi 4, Socialisti e democratici 4, Sinistra 1, Non affiliati 1.

Polonia

  • Primo partito: Coalizione civica (38,2%)
  • Ripartizione seggi: PPE 21, Conservatori (PiS) 19, Socialisti 3, Liberali 2, Non affiliati 8.

Portogallo

  • Primo partito: Socialisti (32,33%)
  • Ripartizione seggi: Socialisti 8, PPE 8, Identità 2, Liberali 2, Sinistra 1.

Romania

  • Primo partito: Centrosinistra
  • Ripartizione seggi: Socialisti 13, PPE 11, Liberali 2, Conservatori 1, Non affiliati 6.

Slovacchia

  • Primo partito: Progressisti (27,8%)
  • Ripartizione seggi: Liberali 6, PPE 1, Non affiliati 8.

Slovenia

  • Primo partito: Slovenska demokratska stranka (30.64%)
  • Ripartizione seggi: PPE 6, Liberali 2, Verdi 1.

Spagna

  • Primo partito: Partito popolare (34,18%)
  • Ripartizione seggi: PPE 22, Socialisti 20, Conservatori 6, Verdi 4, Sinistra 3, Liberali 1, Non affiliati 5.

Svezia

  • Primo partito: Socialdemokraterna (24,77%)
  • Ripartizione seggi: Socialisti 5, PPE 5, Conservatori 3, Liberali 3, Verdi 3, Sinistra 2.

Ungheria

  • Primo partito: Fidesz (43,76%)
  • Ripartizione seggi: Non affiliati 11, PPE 8, Socialisti 2.

Analisi e Prospettive Future

Con i risultati ormai consolidati, si delinea la ripartizione dei seggi nel Parlamento Europeo e si iniziano a fare i conti per capire chi potrà giocare il ruolo di ago della bilancia nella formazione della futura Commissione Europea. Le dinamiche di alleanze e contrapposizioni tra i vari gruppi politici determineranno il futuro assetto dell’Unione Europea, in un contesto sempre più polarizzato tra progetti di integrazione e spinte sovraniste.