“The transition in healthcare” il titolo dell’edizione 2022 di Innovabiomed
Si è chiusa con un’ottima affluenza di pubblico l’edizione di Innovabiomed, il network place per l’innovazione biomedica che il 24 e 25 maggio ha coinvolto al Centro Congressi Palaexpo di Veronafiere ricercatori, medici, stakeholders, produttori di dispositivi medici e aziende che operano nella filiera della salute per mettere in connessione discipline e competenze diverse utili allo sviluppo del settore.
Alberto Nicolini: “La città dei Pico è sempre all’altezza”
Raimondo Pische – una vita impostata su lavoro e basi estremamente attente all’aspetto tossicologico
Presentazione progetto SKY53 per l’utilizzo dei droni in sanità
Il trasferimento di materiale medico-sanitario con droni è destinato da tempo a superare i limiti insiti nel tradizionale trasporto terrestre, spesso congestionato, con l’obiettivo di ridurre i tempi di spostamento, anche a medio raggio (circa 100 km). Una svolta necessaria se si pensa soprattutto ai servizi urgenti come il trasporto di organi o medicinali salvavita, in cui fondamentale risulta il fattore tempo e la rapidità d’azione.
Gabbrielli: “Il trasferimento veloce di materiale medico-sanitario con droni è destinato a superare i limiti del tradizionale trasporto terrestre, una svolta necessaria soprattutto per servizi urgenti come il trasporto di organi o medicinali salvavita”
Droni in grado di salvare vite. Così si può riassumere ciò che è stato presentato in anteprima ad Innovabiomed in fiera a Verona all’interno del convegno dal titolo “L’utilizzo dei droni in sanità – Il progetto Sky53“.
Il progetto, di assoluta rilevanza, vede coinvolte realtà private e pubbliche quali le Concessioni Autostradali Venete e l’Istituto Superiore di Sanità che hanno dato vita a una creazione straordinariamente innovativa di sanità digitale. Il convegno, durante il quale ha avuto luogo una dimostrazione pratica di grande impatto anche visivo, ha visto protagonisti come relatori: Ugo Dibennardo, amministratore Delegato Concessioni Autostradali Venete – Venezia; Sabato Fusco, direttore tecnico Concessioni Autostradali Venete; Francesco Gabbrielli, direttore del Centro Nazionale per la Telemedicina e le Nuove Tecnologie Assistenziali dell’ISS; Roberto Calvi, direttore Tecnico presso Calvi Tecnologie, Pilota Istruttore UAV, Esperto di applicazioni di Droni e per lo sviluppo di Brevetti e Progetti Elettromeccanici e Medici e Eyal Regev, CEO Gadfin Sistemi di trasporto mediante Droni – Israele.
“L’obiettivo e l’ambizione di questo progetto – spiega Francesco Gabbrielli – è quella di riuscire ad utilizzare una parte del nostro territorio come fosse un enorme laboratorio di test per riuscire a validare un sistema che usa i droni per trasportare farmaci e materiale biologico, come sangue o addirittura organi per trapianti. Il maggiore utilizzo di questo sistema avverrà, però, per raggiungere con adeguati farmaci o materiale di soccorso situazioni di particolare disagio delle persone o per situazioni di emergenza. Questo sistema ci consente di ridurre tantissimo il tempo che passa dal momento in cui viene trovata una persona, ad esempio, in stato di incoscienza e il momento in cui viene applicato il trattamento di cui la persona necessita. Sottolineo la collaborazione pubblico-privato di tipo innovativo che abbiamo sviluppato, una collaborazione di cui abbiamo tantissimo bisogno nel nostro settore di sanità digitale ma che l’Italia, per una serie di vincoli normativi creati nel tempo per limitare la possibilità di azioni illecite, stenta a realizzare. Questo progetto può sembrare un’innovazione tecnologica, ma in realtà è un’innovazione di processo che si approccia su tecnologie innovative”.
“Un coinvolgimento necessario – spiega Ugo Dibennardo – dal momento che gestiamo uno snodo fondamentale e strategico della viabilità a Nordest, in un’area dove sorgono poli sanitari d’eccellenza, ma soprattutto perché sfrutta l’infrastruttura tecnologica di CAV, già in uno stadio avanzato di sviluppo per l’utilizzo di droni allo scopo di monitorare le opere e il traffico. Come per la mobilità, anche l’assistenza sanitaria sta attraversando una transizione tecnologica epocale e in questo passaggio è fondamentale garantire un sistema di trasporto veloce, efficiente e sicuro per non compromettere l’efficacia del servizio“.
“La sicurezza – spiega Sabato Fusco – è uno dei requisiti fondamentali del progetto, sia per quanto riguarda il sistema di controllo di volo, che i droni stessi: questi ultimi sono dotati di sistema di comando ridondante, sistema laser anticollisione, sistema di emergenza in caso di interferenze elettromagnetiche e paracadute“.
A “Innovabiomed” la valvola cardiaca che cambierà la sanità
Organi rigenerati, medicina spaziale e sanità senza barriere
La 3DiFiC di Perugia si aggiudica il premio Innovabiomed 2022
Il Premio Innovabiomed in collaborazione con Fondazione Cariverona, è stato assegnato alla 3DiFiC di Perugia e ritirato dal Managing Director Alessandro Ricci. Il Comitato Scientifico dell’evento ha così motivato la scelta: “Questa realtà risponde alle richieste di una sanità efficiente e connessa con tutti gli elementi della filiera della salute. Un esempio di convergenza fra salute, scienza e industria con un forte impatto sociale ed elevata caratterizzazione tecnologica”.
“DICOM2Hololens”, questo il progetto presentato, è un sistema che fornisce al chirurgo tutte le applicazioni del 3D medicale: dalla pianificazione chirurgica virtuale, alla visualizzazione con realtà mista mediante i visori HoloLens, alla stampa in 3D near-to-real con materiali che replicano esattamente la meccanica degli organi, fino alla realizzazione del dispositivo paziente specifico impiantabile. 3DiFiC srl è una società di ingegneria specializzata nella conoscenza e nell’utilizzo della stampa in 3D e della progettazione digitale.
La società è in grado di operare in ogni campo della produzione ma le relazioni che ha costruito nel tempo l’hanno portata a conoscere in particolare in profondità il campo della produzione di dispositivi medici su misura.
Walter Ricciardi a Innovabiomed: “Quella che affronterà l’italia sarà una finanziaria di guerra, l’appello è a governo, parlamento e cittadini, il sistema sanitario è a rischio”
“La terza edizione di Innovabiomed sarà molto importante soprattutto dal punto di vista biotecnologico, verranno presentate delle innovazioni straordinarie che dovranno però essere rese sostenibili e questa è la vera sfida. Le innovazioni vanno finanziate e portate ai pazienti, e questo è il grosso punto interrogativo di questi giorni perché l’attuale programmazione finanziaria non prevede finanziamenti adeguati per introdurre tali strumenti e non prevede finanziamenti adeguati per garantire personale. C’è una grande e fondata preoccupazione, va assolutamente trovato il modo perché i cittadini possano fruire delle innovazioni, garantendo il personale che sappia utilizzarle. Il PNRR è uno strumento importantissimo, al momento sono stati fatti sforzi enormi di incremento dei finanziamenti, ma non basta, l’attuale programmazione economico finanziaria per il 2023/2025 prevede meno soldi rispetto al finanziamento pre-pandemico ed è chiaro che con questa programmazione il Paese deve fare delle scelte”. Lo ha affermato oggi Walter Ricciardi, professore ordinario di Igiene e Sanità Pubblica presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, consigliere scientifico del Ministro della Salute nel corso del convegno inaugurale di Innovabiomed.
“É fondamentale capire – ha proseguito Ricciardi –, che sulla sanità debbono essere fatti investimenti anche in condizioni di grande difficoltà. Quella che affronterà l’Italia sarà una finanziaria di guerra, l’appello è a governo, parlamento e cittadini, tutti si rendano conto che il sistema sanitario nazionale è a un bivio e senza risorse importanti per il personale, il bivio viene imboccato in maniera sbagliata. Anche i cittadini devono essere consapevoli che il Sistema sanitario nazionale non è garantito, già in questo momento abbiamo problemi enormi, nel pronto soccorso, nel personale, ci mancano 35000 infermieri, il problema non è di domani, il problema è di oggi. Oggi dobbiamo affrontare un’emergenza e dobbiamo poi cercare di risolvere questa emergenza in maniera tale che nel prossimo futuro questa grande opera pubblica che è il Sistema sanitario Nazionale venga garantito”.
Fonte: Ufficio Stampa Innovabiomed e Press Office Veronafiere