È rilevata la biodiversità delle superfici agricole svizzere
Il programma di controlli e di misure “ALL-EMA” dell’agenzia Agroscope insiste sulla varietà di flora e fauna negli habitat coltivati del paesaggio elvetico
Molte specie vegetali e animali dipendono dagli habitat caratterizzati dallo sfruttamento agricolo.
Dove, con quale frequenza e quali specie sono presenti nel paesaggio agricolo? In quale stato sono i loro habitat? Le misure adottate sono efficaci?
Il programma di monitoraggio della biodiversità “ALL-EMA” di Agroscope rileva la diversità delle specie e degli habitat nel paesaggio agricolo svizzero.
È il punto di partenza per capire lo stato degli habitat da cui dipende fortemente la produzione agricola.
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I primi risultati mostrano che alle altitudini più basse (zone di pianura e di collina) la diversità delle specie e degli habitat è significativamente inferiore che alle altitudini più alte (zone di montagna).
Che cosa hanno in comune la Cinquefoglie tormentilla, la Melanargia galathea e lo Spioncello? Sono tutte specie comuni nel paesaggio agricolo svizzero.
Purtroppo, ciò non vale per tutte le specie che vivono negli habitat agricoli.
Per esempio, le popolazioni di Finocchiello, di Milleocchi di Damone e di Stiaccino sono diminuite talmente tanto da essere considerate specie minacciate.
In generale minore ricchezza in pianura e collina
Con cadenza quinquennale, il programma “ALL-EMA” (“Specie e habitat in agricoltura”) fornisce dati rappresentativi sulla qualità degli habitat, sulla presenza delle piante e – in collaborazione con Monitoraggio della biodiversità in Svizzera – sulle farfalle e sugli uccelli.
Secondo i primi risultati la diversità delle specie e degli habitat è significativamente inferiore alle altitudini più basse (zone di pianura e di collina) rispetto a quelle più alte (zone di montagna).
Date le condizioni naturali, ci si aspetterebbe il contrario: più specie a quote più basse che in montagna, dove le condizioni sono troppo inospitali per molti esseri viventi.
Secondo numerosi studi la causa è riconducibile allo sfruttamento intensivo del paesaggio di pianura da parte dell’uomo.
Le misure di tutela funzionano, ma non abbastanza
Tutti gli agricoltori che ricevono pagamenti diretti gestiscono una parte dei loro terreni come superfici di promozione della biodiversità, al fine di prevenirne un ulteriore calo.
I ricercatori di Agroscope hanno studiato le differenze nella diversità delle specie e degli habitat tra le superfici di promozione e quelle di controllo, prive di misure di promozione.
Nel complesso, hanno riscontrato una maggiore diversità di specie e di habitat nelle superfici di promozione della biodiversità, seppure la differenza sia variabile a seconda dell’altitudine.
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Alle quote più basse, la biodiversità è nettamente maggiore nelle superfici di promozione rispetto a quelle di controllo, il che dimostra l’importanza delle misure.
Tuttavia, non ci sono abbastanza superfici di elevata qualità per promuovere la diversità delle specie e degli habitat su vasta scala.
Nelle regioni di montagna, la differenza tra le superfici di promozione della biodiversità e quelle di controllo è meno marcata e nel complesso la biodiversità è migliore.
Nelle regioni di bassa montagna, invece, alcuni valori sono praticamente identici a quelli delle quote più basse.
Conoscere le cause per adottare le giuste decisioni
Il rapporto “ALL-EMA” sullo stato della biodiversità nell’agricoltura svizzera ha riassunto i risultati del primo ciclo di rilievi quinquennale.
Alcuni di essi sono già confluiti nell’ulteriore sviluppo della politica agricola sotto forma di misure per migliorare la qualità delle superfici di promozione della biodiversità, con requisiti migliori per le superfici di promozione della biodiversità.
Nel frattempo, è stata avviato il secondo rilievo per poter valutare lo sviluppo nel tempo.
In futuro, i ricercatori “ALL-EMA” si concentreranno maggiormente sulle cause del calo della biodiversità.
Si riuscirà così a valutare meglio le misure attuali per promuovere la diversità delle specie e degli habitat.
Ciò, a sua volta, permetterà di adottare misure di promozione della biodiversità più efficaci ed efficienti e consentirà al Finocchiello e allo Stiaccino di poter continuare a vivere in Svizzera anche in futuro.
Ricordando che cos’è il progetto di tutela ALL-EMA
Il programma di monitoraggio “ALL-EMA” (“Specie e habitat in agricoltura”, www.allema.ch) è stato commissionato dall’Ufficio Federale dell’Agricoltura (UFAG) e dall’Ufficio Federale dell’Ambiente (UFAM) allo scopo di promuovere la diversità delle specie e degli habitat nel paesaggio agricolo svizzero.
Con “ALL-EMA”, l’osservazione sistematica della biodiversità può inoltre servire a comprendere in che modo ottimizzare le misure di promozione della biodiversità. Le tre aree di ricerca sono:
1) registrazione sistematica e ripetuta dello stato e dei cambiamenti della diversità delle specie e degli habitat nel paesaggio agricolo secondo gli OAA;
2) valutazione dello stato e dei cambiamenti nella diversità delle specie e degli habitat delle superfici di promozione della biodiversità;
3) analisi e fornitura dei dati per rispondere alle domande attuali e future sulla diversità delle specie e degli habitat nel paesaggio agricolo svizzero.
“ALL-EMA” completa la strategia di monitoraggio della Confederazione con l’ambito chiave “paesaggio agricolo”, in modo da creare sinergie con gli ambiti chiave “paesaggio svizzero” (www.biodiversitymonitoring.ch), “superfici di inventari” (www.biotopschutz.wsl.ch) e con il monitoraggio agroambientale (https://www.blw.admin.ch/blw/it/home/nachhaltige-produktion/umwelt/agrarumweltmonitoring.html).