Aumento di 1000 tonnellate del contingente doganale di burro
L’elevata domanda di prodotti lattiero-caseari, che si registra dal 2020, ha causato una carenza di grasso commestibile in Svizzera e l’UFAG è corso ai ripari
Il 18 giugno 2021 l’Ufficio Federale dell’Agricoltura ha deciso di aumentare nuovamente di 1000 tonnellate il contingente doganale parziale per l’importazione di burro nel 2021, come richiesto dall’Interprofessione Latte.
L’elevata domanda di prodotti lattiero-caseari che si registra dal 2020 ha causato una carenza di burro sul mercato svizzero.
L’aumento di 1000 tonnellate servirà a garantire l’approvvigionamento possibilmente fino a fine anno.
Le misure disposte dal Consiglio federale per arginare la crisi da coronavirus continuano a incidere sulla domanda di burro nel commercio al dettaglio svizzero a fronte di un livello delle vendite elevato.
Pertanto anche quest’anno l’offerta di burro indigeno sarà troppo scarsa per soddisfarla.
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Il valore aggiunto della produzione di formaggio è più alto
Poiché il valore aggiunto nella produzione di formaggio è maggiore rispetto a quello nella produzione di burro e prodotti a base di latte scremato, gran parte della produzione di latte, in lieve aumento, continuerà a essere trasformata in formaggio.
Sulla base della sua analisi, la filiera ritiene che il burro indigeno inizierà a scarseggiare sul mercato non prima dell’autunno 2021.
Tuttavia, anche la seconda liberazione delle importazioni deve essere effettuata molto prima che ciò accada, affinché i commercianti e gli addetti alla trasformazione possano comunque disporre di burro indigeno da vendere o trasformare.
Dopo aver esaminato le statistiche del mese di aprile, l’UFAG ha deciso di dar seguito alla richiesta dell’Interprofessione Latte di aumentare di 1000 tonnellate il contingente doganale parziale “Burro e altre materie grasse derivanti dal latte”.
Il contingente doganale parziale sarà messo all’asta immediatamente, in modo da poter procedere alle importazioni a partire da inizio luglio 2021.
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Scarsa produzione di foraggio a causa della fredda primavera
A causa del clima freddo e umido della scorsa primavera, la produzione di foraggio sui pascoli è stata scarsa e le vacche hanno prodotto meno latte del previsto.
Il volume delle importazioni è relativamente basso rispetto al consumo.
Considerato un consumo annuo di 40 000 tonnellate di burro, le 1000 tonnellate extra sono infatti sufficienti a soddisfare il fabbisogno di meno di dieci giorni.
La Commissione dell’Interprofessione Latte, che si occupa delle importazioni di burro, continuerà a seguire gli sviluppi in questo ambito.
Se la situazione sul mercato lattiero dovesse restare tesa, è possibile che verranno nuovamente presentate domande di aumento del contingente doganale parziale del burro.
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