Tra natura e silenzio i borghi senz’auto da scoprire

Luoghi incantati dove la modernità cede il passo al silenzio, alla natura e a uno stile di vita più lento e autentico.

In un mondo che corre sempre più veloce, dove le strade sono spesso congestionate e il rumore dei motori accompagna ogni momento della giornata, esistono realtà che sembrano sfuggire a questo ritmo incessante. Sono paesi e villaggi – soprattutto in Europa, ma anche in altre parti del mondo – dove le automobili sono bandite o soggette a forti restrizioni. Qui, ci si sposta a piedi, in bicicletta, con piccole carrozze trainate da cavalli o con mezzi alternativi come funivie e trenini a cremagliera.

Questi luoghi non rappresentano solo un ritorno a uno stile di vita più semplice, ma offrono anche un modello di sostenibilità, in armonia con l’ambiente circostante. Immersi in paesaggi da fiaba, spesso circondati da montagne, laghi o foreste, questi villaggi custodiscono la bellezza di un’Europa che sembra rimasta sospesa nel tempo. Ideali per chi cerca pace, silenzio e un turismo più consapevole, sono mete perfette per riscoprire il valore del camminare e il piacere del viaggio lento.

Apertura passi Svizzeri 2025

AutoPostale simbolo della Svizzera

Stoos (SZ) - Image by Chris Sche-Bo
Stoos (SZ) – Image by Chris Sche-Bo

🇨🇭 Stoos (Svizzera)

Nascosto tra le Alpi del Canton Svitto, Stoos, situato nel comune di Morschach, nel Canton Schwyz, a 1.300 metri di altitudine, con circa 100 abitanti è raggiungibile solo tramite la funicolare più ripida del mondo (fino al 110% di pendenza), inaugurata nel 2017 oppure con una cabinovia da Morschach. È una meta molto apprezzata sia in estate che in inverno, ideale per chi ama la natura e le attività all’aria aperta.

In estate, Stoos offre numerosi sentieri escursionistici, tra cui il famoso percorso panoramico Klingenstock–Fronalpstock, che regala viste spettacolari a 360 gradi sul Lago di Lucerna e sulle montagne circostanti. Gli amanti dell’avventura possono anche praticare mountain bike e parapendio.

In inverno, il comprensorio sciistico propone 35 km di piste per sci e snowboard, oltre a percorsi per slittino e passeggiate sulla neve.

Curiosità: Stoos ha rinunciato a collegamenti stradali per preservare la qualità della vita e l’ambiente montano, diventando un modello di mobilità dolce.

Braunwald (GL) - Image by Chris Sche-Bo
Braunwald (GL) – Image by Chris Sche-Bo

🇨🇭 Braunwald (Svizzera)

Braunwald, menzionata per la prima volta nel 1421, è un villaggio alpino situato a 1.256 metri di altitudine nel Canton Glarona di circa 300 abitanti. Originariamente un insediamento estivo, nel XVIII secolo si sviluppò come località abitata tutto l’anno. Situata in montagna, Braunwald è una rinomata località turistica sia estiva, con attività come escursionismo e alpinismo, sia invernale, grazie alla sua stazione sciistica.

 Il turismo è cresciuto dopo l’apertura della funicolare Braunwaldbahn nel 1907 e la costruzione di hotel e impianti sciistici. 

La località è completamente chiusa al traffico automobilistico ed è raggiungibile tramite la funicolare Braunwaldbahn, che la collega alla ferrovia Ziegelbrücke-Linthal, parte della rete di trasporti veloci di Zurigo.

Scorcio di Zermatt - VS Foto di 🌼Christel🌼 da Pixabay
Scorcio di Zermatt – VS Foto di 🌼Christel🌼 da Pixabay

🇨🇭 Zermatt (Svizzera)

Zermatt è un comune svizzero di circa 5.700 abitanti nel Canton Vallese, noto per essere una rinomata località turistica alpina, sia estiva che invernale. Situato in fondo alla Mattertal, è famoso soprattutto per il Cervino (Matterhorn), la celebre montagna che domina il paese, e per la vicinanza al massiccio del Monte Rosa e del Weisshorn.

La prima menzione di Zermatt risale al 1280. Fino al XIX secolo Zermatt era un piccolo villaggio di montagna, ma con lo sviluppo dell’alpinismo e la costruzione della ferrovia nel 1928 divenne una stazione sciistica di rilievo. Fa parte del comprensorio Matterhorn Ski Paradise, collegato anche con località italiane come Valtournenche e Breuil-Cervinia.

Zermatt è privo di traffico automobilistico: i visitatori devono lasciare le auto a Täsch, a 6 km di distanza, e proseguire con un servizio ferroviario. La stazione di Zermatt è capolinea della ferrovia Briga-Visp-Zermatt e punto di partenza per la Ferrovia del Gornergrat, celebre per i panorami spettacolari.

Zermatt ha iniziato a limitare il traffico negli anni ‘60 per proteggere l’aria pura e la vista sul Cervino. È oggi uno dei modelli mondiali di turismo ecologico.

Mürren (BE) Image by Chensiyuan, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons
Mürren (BE) Image by Chensiyuan, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

🇨🇭 Mürren (Svizzera)

Mürren è un suggestivo villaggio alpino a 1.650 metri di altitudine, situato su una terrazza naturale che si affaccia su un precipizio di oltre 700 metri, con una vista mozzafiato sulla celebre triade Eiger, Mönch e Jungfrau. Fa parte del comune di Lauterbrunnen, nel Canton Berna, ed è uno dei pochi insediamenti abitati tutto l’anno a questa quota. È completamente chiuso al traffico automobilistico e raggiungibile solo con funivia o treno.

Mürren ha origini Walser ed è stato il teatro dei primi Campionati mondiali di sci nel 1931. Oggi è una meta internazionale per il turismo invernale ed estivo, ed è famoso anche per il film “Agente 007 – Al servizio segreto di Sua Maestà”, girato sul vicino Schilthorn – Piz Gloria, raggiungibile in funivia. Qui si trova un ristorante panoramico girevole a quasi 3.000 m, con un museo interattivo dedicato a James Bond.

In inverno offre 53 km di piste da sci e la celebre Inferno Race, la gara amatoriale di discesa libera più lunga al mondo (15,8 km). D’estate è un punto di partenza ideale per oltre 200 km di sentieri escursionistici, vie ferrate, parapendio e base jumping. Le piste invernali del paese permettono l’uso diretto di slittini e sci per spostarsi tra case e hotel.

Mürren si raggiunge tramite la funivia da Lauterbrunnen a Grutschalp, seguita da un trenino panoramico, oppure con la funivia da Stechelberg via Gimmelwald.

Wengen (BE) Image by Regina from Pixabay
Wengen (BE) Image by Regina from Pixabay

🇨🇭 Wengen (Svizzera)

Wengen è un villaggio alpino situato a 1.274 metri di altitudine, nel cuore delle Alpi Bernesi, nel Canton Berna. È una frazione del comune di Lauterbrunnen ed è completamente chiusa al traffico automobilistico, raggiungibile solo tramite la ferrovia a cremagliera Wengernalpbahn, attiva dal 1893. Nei pressi della stazione si trova anche il capolinea della funivia per il Männlichen.

Men­zio­na­ta per la prima volta nel 1268, Wengen fu per secoli una comunità agricola. Divenne una meta turistica già nell’Ottocento, e da allora è diventata una rinomata stazione turistica sia invernale che estiva. Nei mesi di punta può ospitare fino a 10.000 persone, grazie a numerose seconde case, hotel e appartamenti in affitto.

Wengen è celebre in tutto il mondo per ospitare dal 1930 il prestigioso Trofeo del Lauberhorn, tappa storica della Coppa del Mondo di sci alpino, che include la discesa libera più lunga del circuito (oltre 4 km). Il villaggio offre anche piste per pattinaggio su ghiaccio, curling e una vasta rete di sentieri per escursionismo e trekking, rendendolo un paradiso per amanti della montagna e del turismo lento.

Nota: La stazione ferroviaria aperta nel 1893 segnò l’inizio del turismo alpino moderno, senza mai compromettere la tranquillità del luogo.

Bettmeralp Image by Erich Westendarp from Pixabay
Bettmeralp Image by Erich Westendarp from Pixabay

🇨🇭 Bettmeralp (Svizzera)

A quasi 2.000 metri d’altezza, Bettmeralp è un villaggio alpino privo di traffico e immerso in un panorama mozzafiato. Situata su una terrazza soleggiata che domina la valle del Rodano, Bettmeralp è una stazione di villeggiatura completamente chiusa al traffico e raggiungibile solo in teleferica. Alle porte del ghiacciaio dell’Aletsch, primo sito alpino inserito nel Patrimonio naturale mondiale dell’UNESCO, questa località gode di 300 giorni di sole all’anno e di una vista spettacolare sui giganti delle Alpi Vallesi, tra cui il Cervino, il Dom e il Corno Bianco.

Meta ideale per famiglie sia d’estate che d’inverno, la località ha ottenuto il marchio di qualità “Famiglie benvenute”, offrendo servizi dedicati come il noleggio di attrezzature per bambini, programmi di animazione e sentieri accessibili anche con passeggini. Un perfetto connubio tra natura, tranquillità e accoglienza.

Saas Fee (VS) Image by xiSerge from Pixabay
Saas Fee (VS) Image by xiSerge from Pixabay

🇨🇭 Saas-Fee (Svizzera)

Saas-Fee, principale località della Saastal nel Canton Vallese, Svizzera, si trova su un altopiano a 1.800 metri di altitudine, circondata da ben 13 vette oltre i 4.000 metri, il più alto concentrato di cime di questa altezza nelle Alpi, motivo per cui è soprannominata “La Perla delle Alpi”. Caratterizzata da un centro completamente car-free fin dal 1951, Saas-Fee è raggiungibile solo fino al parcheggio all’ingresso, da cui si prosegue a piedi o su piccoli veicoli elettrici. Nota per le sue architetture in legno e la posizione ai piedi dei ghiacciai del Dom e dell’Allalinhorn, è una rinomata località sciistica, con 150 km di piste servite da 22 impianti di risalita, tra cui la funicolare sotterranea più alta al mondo e un ristorante girevole a 3.500 metri. La località è anche frequentata per escursioni estive verso cime come Weissmies e Nadelhorn, oltre ad attività come parapendio, alpinismo, arrampicata su ghiaccio e canyoning. In estate e in inverno offre eventi culturali, gastronomici e sportivi, ed è sede di un campus della European Graduate School. Saas-Fee è celebre anche per aver ospitato le riprese del videoclip “Last Christmas” degli Wham! (1984), e per essere ambientazione del romanzo Les faux-monnayeurs di André Gide.

Chamois (Aosta Valley - Italy) Image by Hagai Agmon-Snir حچاي اچمون-سنير חגי אגמון-שניר, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons
Chamois (Aosta Valley – Italy) Image by Hagai Agmon-Snir حچاي اچمون-سنير חגי אגמון-שניר, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

🇮🇹 Chamois (Italia)

Nel cuore della Valtournenche, in Valle d’Aosta, Chamois è l’unico comune d’Italia non raggiungibile da automobili. Si può arrivare solo in funivia da Buisson, a piedi tramite la mulattiera Les Seingles, con una strada poderale da La Magdeleine o persino atterrando con piccoli aerei presso l’altiporto locale. Sul territorio comunale la circolazione di auto e moto è vietata, e per il suo impegno nella mobilità sostenibile fa parte del consorzio Perle delle Alpi.

Non ci sono prove di insediamenti in epoca romana o preromana. La colonizzazione stabile risale probabilmente al basso Medioevo, quando l’aumento demografico portò alla colonizzazione di aree fino ad allora usate solo per la transumanza.

Chamois è una meta amata per il turismo dolce, soprattutto invernale, con circa 14 km di piste da sci e numerosi sentieri per escursioni estive. Il patois valdostano (dialetto locale) è ancora vivo tra i residenti. Tra le tradizioni più radicate vi sono l’artigianato del legno (sabot, statuine, cesti in nocciolo) e la produzione del pane nero di segale, cotto a legna secondo l’antica ricetta della cucina alpina.

Nota storica: Negli anni ’50 gli abitanti rifiutarono la costruzione di una strada carrozzabile, scegliendo uno stile di vita a misura d’uomo.

Venezia Image by Chris Sche-Bo
Venezia Image by Chris Sche-Bo

🇮🇹 Venezia (Italia)

A differenza di molte località car-free situate in zone alpine o remote, Venezia è una metropoli storica, famosa a livello globale, che si sviluppa su oltre 100 isole nella laguna veneta, senza strade percorribili da veicoli a motore. Gli spostamenti avvengono esclusivamente a piedi o via canali, rendendola una delle più estese e complesse città pedonali al mondo.

Fondata nel V secolo, Venezia è stata per oltre un millennio la capitale della Serenissima Repubblica, un’ex potenza marittima che ha influenzato profondamente il commercio, l’arte e la cultura del Mediterraneo. Oggi è una delle città più visitate al mondo, seconda solo a Roma in Italia per flusso turistico, e sede di eventi internazionali come la Biennale d’Arte e la Mostra del Cinema, che rafforzano la sua centralità culturale.

Questa eccezionale notorietà, tuttavia, comporta anche delle sfide. Il centro storico è abitato da meno di 50.000 persone, a fronte di milioni di turisti ogni anno, con un picco costante di presenze giornaliere che superano ampiamente la capacità sostenibile della città.

A differenza di altri villaggi car-free, spesso preservati dal turismo proprio per la loro posizione isolata, Venezia è al centro delle rotte turistiche mondiali. Questo la rende un esempio unico: non un modello ideale di mobilità sostenibile da cartolina, ma un laboratorio urbano vivente, dove si cercano soluzioni per bilanciare accessibilità, conservazione e vivibilità.

Venezia è una delle città più iconiche del mondo, scelta come ambientazione da numerosi registi per film celebri come “Morte a Venezia” di Visconti, “Casanova” con Heath Ledger, Il mercante di Venezia”con Al Pacino e Jeremy Irons, “007 – Casino Royale“, e molti altri, che hanno saputo valorizzare il fascino dei suoi canali, palazzi e atmosfere sospese nel tempo.

Non solo set cinematografico, Venezia è anche luogo prediletto per matrimoni da sogno di personaggi famosi come l’attore e regista statunitense George Clooney e Amal Alamuddin, il calciatore spagnolo Alvaro Morata e Alice Campello, o ancora la tennista serba  Ana Ivanovic con il calciatore tedesco Bastian Schweinsteiger.

Baia e Abbazia di San Fruttuoso (GE) - Image by Chris Sche-Bo
Baia e Abbazia di San Fruttuoso (GE) – Image by Chris Sche-Bo

🇮🇹 San Fruttuoso (Italia) 

L’Abbazia di San Fruttuoso di Capodimonte è un antico complesso religioso situato nella baia omonima nel comune di Camogli (Liguria), all’interno del Parco del Monte di Portofino. È dedicata a san Fruttuoso di Tarragona, le cui reliquie sono conservate lì, traslate per sfuggire all’invasione araba della Penisola Iberica. L’abbazia è raggiungibile solo via mare o tramite due sentieri panoramici, uno dal Monte di Portofino e l’altro lungo la costa da Portofino, e si affaccia su una spiaggia balneabile. Nella baia si trova la famosa statua sommersa del Cristo degli Abissi, posta nel 1954.

Il complesso risale all’VIII secolo e fu ampliato tra il X e l’XI secolo, con interventi successivi della famiglia Doria, che vi utilizzò alcune sale come sepolture. Nel XVI secolo Andrea Doria fece ricostruire il chiostro e costruire una torre di avvistamento a difesa contro i pirati barbareschi. Dopo un periodo di abbandono, fu restaurata negli anni ‘30 e donata al Fondo Ambiente Italiano nel 1983. Oggi ospita concerti, eventi culturali e un museo con reperti archeologici e ceramiche medievali.

L’abbazia è stata anche set cinematografico, tra cui il film del 1951 Il diavolo in convento di Nunzio Malasomma con Gilberto Govi, che ha valorizzato l’atmosfera unica del luogo.

Inoltre, San Fruttuoso è meta per matrimoni esclusivi e intimi, scelta da vip e personalità per celebrare eventi privati in un contesto suggestivo e fuori dal tempo, grazie alla sua posizione appartata e alla bellezza naturale che la circonda.

Civita di Bagnoregio (VT) - Image by Chris Sche-Bo
Civita di Bagnoregio (VT) – Image by Chris Sche-Bo

🇮🇹 Civita di Bagnoregio (Italia) 

Civita di Bagnoregio, frazione del comune di Bagnoregio in provincia di Viterbo, nel Lazio sorge su un fragile sperone di tufo nel cuore del Lazio, conosciuta come “la città che muore”, per via della costante erosione della collina su cui sorge. Fondata dagli Etruschi circa 2500 anni fa lungo un’importante via commerciale tra il Tevere e il lago di Bolsena, Civita si sviluppò grazie alla sua posizione strategica e conserva tuttora una struttura urbanistica etrusco-romana con architettura medievale e rinascimentale. Civita conta solo una decina di abitanti ed è raggiungibile esclusivamente attraverso un ponte pedonale costruito nel 1965.

Civita conserva importanti testimonianze storiche come il “Bucaione“, un tunnel etrusco che collega direttamente il paese alla valle, tombe a camera, una necropoli e opere idrauliche antiche. Tra i monumenti di rilievo vi sono la Chiesa di San Donato, con il Crocifisso miracoloso, il Palazzo Alemanni (sede del Museo Geologico e delle Frane), il Palazzo Vescovile, la porta di Santa Maria e i resti della casa natale di san Bonaventura. Il borgo è parte dell’associazione I Borghi più belli d’Italia ed è meta di numerosi turisti, grazie alla sua bellezza paesaggistica e al fascino storico. Dal 2013 l’accesso è a pagamento.

Civita è stata spesso scelta come set cinematografico: vi sono stati girati film come “I due colonnelli” (1962) di Steno (interpretato da Totò e dal divo canadese Walter Pidgeon), “L’Armata Brancaleone“, “L’uomo delle stelle” (1995) di Giuseppe Tornatore, “Contestazione generale” (1970) di Luigi Zampa (protagonista Alberto Sordi), la fiction RAI “Pinocchio” (2009), “Questione di karma” (2017) di Edoardo Falcone, Esperança (2002–2003) una telenovela brasiliana della TV Globo.

I calanchi circostanti sono stati proposti nel 2005 come Sito di Interesse Comunitario per il loro valore geologico e ambientale.

Ginostra - Isola di Stromboli Image by Salvo Cannizzaro, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons
Ginostra – Isola di Stromboli Image by Salvo Cannizzaro, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

🇮🇹 Ginostra (Italia) 

Ginostra è una minuscola frazione sull’isola di Stromboli, nelle Eolie, accessibile unicamente via mare. Qui non ci sono strade, ma solo mulattiere, carriole e muli: la corrente elettrica è arrivata solo nel 2004.

Ginostra è conta qualche decina di abitanti stabili ed il paesaggio è caratterizzato da ulivi, limoni, fichi d’India e capperi, con case bianche in stile mediterraneo simili a quelle di Santorini.

Ginostra è completamente priva di strade o veicoli a motore. Le imbarcazioni attraccano al nuovo molo, inaugurato nel 2004. Non esiste illuminazione pubblica e il villaggio ha solo una cabina telefonica. I servizi pubblici includono un ufficio postale e una struttura sanitaria di base.

Il turismo, che fa salire la popolazione estiva fino a circa 300 persone, si concentra su escursioni al vulcano Stromboli, uscite in barca e pesca, poiché Ginostra non dispone di vere spiagge. Il fascino del borgo risiede nella sua autenticità, nel silenzio rotto solo dai suoni della natura e nei tramonti mozzafiato. Ginostra è una meta per chi cerca isolamento, bellezza primitiva e uno stile di vita fuori dal tempo.

Giethoorn Netherlands Image by Bert Knot, CC BY-SA 2.0, via Wikimedia Commons
Giethoorn Netherlands Image by Bert Knot, CC BY-SA 2.0, via Wikimedia Commons

🇳🇱 Giethoorn (Paesi Bassi)

Chiamata la “Venezia del Nord”, Giethoorn è un affascinante villaggio olandese noto per i suoi canali scavati a mano e le casette con tetti di paglia costruite nel XVIII e XIX secolo. Il cuore del villaggio, noto come Giethoorn village, è completamente privo di strade e auto: ci si muove solo a piedi, in bicicletta o in barca lungo i canali. Le auto devono essere lasciate in parcheggi esterni, e il centro è raggiungibile attraverso un sentiero pedonale e ciclabile chiamato Binnenpad, che attraversa piccoli ponti (ben 176!) collegando le isole. Qui si concentrano ristoranti, musei, negozi turistici e si possono noleggiare le tipiche whisper boat (barche elettriche silenziose) per esplorare i dintorni. Circa l’80% dei visitatori si concentra in quest’area, che sembra uscita da un set cinematografico.

Origini: Fondata nel XIII secolo da un gruppo di esuli, Giethoorn ha sempre avuto un rapporto simbiotico con l’acqua e la natura.

Hydra - Greece Image by jacqueline macou from Pixabay
Hydra – Greece Image by jacqueline macou from Pixabay

🇬🇷 Hydra (Grecia)

L’isola di Hydra (Ύδρα), nel golfo Saronico, si trova tra le isole di Poros e Spetses, a circa 37 miglia nautiche dal Pireo, il porto di Atene. È uno dei luoghi più pittoreschi della Grecia e, soprattutto, uno dei pochi completamente senza auto o moto: gli spostamenti avvengono a piedi, con muli o barche. Con una superficie di 52 km² e una forma allungata, Hydra è montuosa e priva di sorgenti naturali: l’acqua potabile oggi viene importata dalla terraferma.

Abitata fin dal Neolitico, l’isola fu importante in epoca micenea e, secondo Erodoto, popolata dai Driopi. Dopo un lungo periodo di spopolamento, nel XV secolo arrivarono pescatori albanesi ortodossi, seguiti nei secoli successivi da famiglie greche che ne fecero un importante centro marittimo. Nel XVIII e XIX secolo la flotta di Hydra fu tra le più potenti della Grecia, e contribuì in modo determinante alla guerra d’indipendenza contro l’Impero Ottomano (1821–1829).

Oggi Hydra è un’isola museo, tutelata come monumento nazionale. Le sue case in pietra, costruite a terrazza sul pendio, sono protette da vincoli architettonici. Il divieto assoluto di veicoli a motore preserva l’atmosfera unica di un borgo fermo nel tempo. Ha attratto artisti e scrittori come Leonard Cohen e Lawrence Osborne, ed è stata location del film Il ragazzo sul delfino con Sophia Loren.

Curiosità: Hydra è stata un importante centro navale durante la guerra d’indipendenza greca. Oggi è un rifugio d’artisti, intellettuali e turisti in cerca di calma.

Glimpse of Oia, Santorini, Greece Image by Chris Sche-Bo
Glimpse of Oia, Santorini, Greece Image by Chris Sche-Bo

🇬🇷 Oia (Grecia) 

Oia, piccolo borgo situato sulla punta nord-occidentale dell’isola di Santorini, nelle Cicladi, è famoso in tutto il mondo per le sue case bianche a cupola blu, incastonate nella scogliera a picco sulla caldera vulcanica.

La storia di Oia affonda le radici nell’antichità: il nome originario era Apano Meria (“parte alta”), e già nell’epoca greca e romana la zona ospitava un porto strategico.

Oggi Oia è una delle mete turistiche più amate della Grecia.

L’architettura tradizionale, con le case scavate nella roccia (yposkafa), offre comfort naturali grazie all’isolamento termico delle pareti di pomice. Il villaggio ha inoltre ricevuto importanti riconoscimenti per la conservazione del suo patrimonio storico e architettonico.

Tra i luoghi più caratteristici ci sono il vecchio mulino a vento, spesso immortalato nelle cartoline, e il castello in rovina, oggi punto panoramico a 360 gradi. Oia è anche un centro culturale con gallerie d’arte, botteghe artigiane e negozi di souvenir.

Nel cinema e nella letteratura, Oia è stata set di film famosi come Summer Lovers (1982) e le due pellicole di The Sisterhood of the Traveling Pants (2004-2008), oltre a ispirare videogiochi come Sonic Unleashed e Overwatch.

L’accesso a Oia avviene principalmente via strada da Fira, la capitale di Santorini, o tramite escursioni in barca intorno alla caldera.

Bulnes-La Villa Image by Falk2, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons
Bulnes-La Villa Image by Falk2, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

🇪🇸 Bulnes (Spagna) 

Nel cuore selvaggio dei Picos de Europa, a 645 metri di altitudine, sorge Bulnes, una delle località più isolate della Spagna fino a tempi recenti. Appartenente al comune di Cabrales, nelle Asturie, questa minuscola località rurale conta oggi qualche decina di abitanti e si estende su un territorio di oltre 56 km².

Fino al 2001, Bulnes era accessibile solo a piedi, attraverso impervi sentieri montani. Oggi, un funicolare sotterraneo, riservato anche al turismo, collega il borgo alla valle sottostante. Il collegamento ha trasformato Bulnes in una meta estiva frequentata da migliaia di visitatori, attratti dalla sua autenticità e dal paesaggio mozzafiato. In inverno, però, il paese torna alla sua dimensione più intima: pascoli, neve, silenzio.

Il villaggio è diviso in due nuclei:

  • Bulnes de Abajo (La Villa) – il centro abitato principale, con caffè, alloggi e ristoranti.

  • Bulnes de Arriba (El Castillo) – più antico e arroccato su un’altura, conserva ruderi e case in pietra immerse nel silenzio.

A pochi passi dal paese si apre il sentiero per i leggendari Naranjos de Bulnes, un santuario naturale per alpinisti e fotografi. Le sue pareti rocciose si tingono di arancione al tramonto, creando uno spettacolo unico, da cui deriva il nome.

La Cumbrecita - Cordoba (Argentina) Image by Calella79, CC0, via Wikimedia Commons
La Cumbrecita – Cordoba (Argentina) Image by Calella79, CC0, via Wikimedia Commons

🇦🇷 La Cumbrecita (Argentina)

Anche se situata fuori dall’Europa, La Cumbrecita, nella provincia di Córdoba (Argentina), è un curioso esempio di villaggio ispirato agli insediamenti alpini europei, sia nello stile architettonico che nello stile di vita. Fondata negli anni ’30 da famiglie di origine tedesca, sorge a 1.450 metri di altitudine, immersa nella Valle di Calamuchita, e raggiungibile solo da una strada asfaltata di montagna lunga 30 km.

Dal 1996 è ufficialmente dichiarata “paese pedonale”: le auto vanno lasciate in un parcheggio esterno e si prosegue a piedi. L’intero borgo è votato all’eco-turismo, con lodge, alberghi e baite in stile alpino, circondati da boschi di pini piantati dagli stessi pionieri. Attraversata dal fiume Medio, la zona è anche protetta come area naturale, e conserva un museo dedicato ai minerali del territorio.

La Cumbrecita conta circa 300 abitanti, distribuiti in piccole frazioni, ed è amministrata come comune autonomo.

Nota : Fortemente influenzato dalla cultura europea, è oggi un centro turistico ecosostenibile e completamente pedonale.

Aogasima maruyama (Japan) Image by Soica2001, Public domain, via Wikimedia Commons
Aogasima maruyama (Japan) Image by Soica2001, Public domain, via Wikimedia Commons

🇯🇵 Aogashima (Giappone) 

Sperduta nell’oceano Pacifico a sud di Tokyo, Aogashima è una remota isola vulcanica parte dell’arcipelago delle Izu, abitata da meno di 200 persone. Il villaggio principale si trova all’interno della caldera di un vulcano attivo, rendendolo uno dei luoghi abitati più singolari al mondo. L’accesso è possibile solo via elicottero o con una barca, ma le condizioni del mare spesso lo rendono difficoltoso.

Nonostante l’isolamento, Aogashima ha ottenuto riconoscimenti naturalistici importanti: l’isola è stata classificata come Important Bird Area (IBA) da BirdLife International, per la presenza di specie rare come il piccione del Giappone, la cannaiola di Pleske, il luì di Ijima e il tordo delle Izu.

La storia dell’insediamento umano è antica ma poco documentata. Alcuni archivi del periodo Edo (1603–1868), riportano frequenti attività sismiche e vulcaniche: nel 1785 un’eruzione devastante causò la morte di oltre 130 abitanti su una popolazione di circa 327 persone. Tutti gli abitanti furono evacuati, e solo anni dopo alcuni tornarono sull’isola.Da allora, non si sono più registrate eruzioni significative, anche se il vulcano è considerato ancora attivo.

Oggi Aogashima è un raro esempio di resilienza umana e coabitazione con la natura estrema, un paradiso per chi cerca isolamento, paesaggi primordiali e un contatto diretto con le forze della Terra.

Il piacere di rallentare e riscoprire la natura e il passato

Questi borghi senza auto non offrono solo paesaggi da cartolina: sono esperienze immersive e sensoriali, dove il tempo sembra essersi fermato. Qui si riscopre il valore della lentezza, del silenzio e della connessione profonda con la natura. Lontani dal caos del turismo moderno, regalano un’alternativa autentica e sostenibile, che rigenera e riconnette con ciò che davvero conta.

Camminare tra antiche case in pietra, respirare l’aria pulita e i profumi del legno, dei prati e della terra umida, ascoltare solo il canto degli uccelli o il suono dell’acqua che scorre: ogni gesto, ogni sguardo riporta a una vita più semplice, più umana. In questi luoghi si avverte una vicinanza concreta con il passato, con i ritmi naturali e le abitudini di un tempo, quando tutto era più essenziale e vero. Non sono solo mete da visitare, ma luoghi da vivere, da assaporare con calma, lasciandosi trasformare.

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