Le micronazioni d’Europa tra storia e diplomazia

Viaggio nei più piccoli stati sovrani del continente: tra monarchie secolari, repubbliche millenarie e delicati equilibri con le grandi potenze vicine.

Nel cuore dell’Europa resistono ancora cinque microstati sovrani che sembrano sfidare le leggi della geopolitica moderna: Liechtenstein, San Marino, Principato di Andorra, Malta, Principato di Monaco e Città del Vaticano. Minuscoli per territorio e popolazione, ma ricchi di storia e identità, questi stati sono esempi di resilienza istituzionale, adattamento diplomatico e continuità culturale. Pur essendo strettamente legati ai loro grandi vicini, mantengono piena sovranità e sistemi di governo unici nel panorama mondiale.

Malbun Liechtenstein Image by Chris Sche-Bo
Malbun Liechtenstein Image by Chris Sche-Bo

Liechtenstein: monarchia alpina con radici imperiali

Il Liechtenstein affonda le sue origini nel Sacro Romano Impero, dal quale ottenne il titolo di Principato il 23 gennaio 1719, per decreto dell’Imperatore Carlo VI, che unì le signorie di Schellenberg e Vaduz sotto la famiglia Liechtenstein, tra le più influenti nei domini asburgici. Il nome deriva dall’omonimo castello in Bassa Austria, posseduto dalla casata dal XII secolo.

Fino al 1918 il principato fu fortemente legato all’Impero Austro-Ungarico. Dopo il suo crollo, per superare la crisi economica, si legò progressivamente alla Svizzera, che ancora oggi ne cura la difesa e la politica monetaria (uso del franco svizzero). Durante la Seconda guerra mondiale, il paese rimase neutrale sotto il regno di Francesco Giuseppe II, considerato come simbolo dell’identità e della stabilità nazionale.

Oggi il sovrano è il Principe Hans-Adam II, che ha trasferito molte funzioni esecutive al figlio, il Principe Ereditario Alois, dal 2004 reggente de facto del Principato.

Il Liechtenstein è noto per la sua stabilità economica, il sistema bancario discreto, la produzione industriale di precisione e l’alta qualità della vita. Il turismo, sia estivo che invernale, rappresenta una voce importante, grazie ai paesaggi montani, ai percorsi escursionistici e ai castelli storici, come quello di Vaduz, residenza ufficiale del principe.

100 anni fa il Liechtenstein abbracciava il franco svizzero

The Three Towers of San Marino Image by sebastiano iervolino from Pixabay
The Three Towers of San Marino Image by sebastiano iervolino from Pixabay

San Marino: la repubblica più antica del mondo

Fondata secondo la tradizione nel 301 d.C., San Marino è la repubblica più antica ancora esistente. Ufficialmente chiamata Serenissima Repubblica di San Marino, è un piccolo stato montano dell’Europa meridionale senza sbocco sul mare, situato nella penisola italiana tra Emilia-Romagna e Marche. La sua estensione è di 61,19 km² e conta circa 34.000 abitanti. La lingua ufficiale è l’italiano, ma è parlato anche il dialetto sammarinese (San Marèin o San Maroin).

Il governo è una repubblica parlamentare con una struttura unica: i due Capitani Reggenti, eletti ogni sei mesi dal Consiglio Grande e Generale, fungono da capi di Stato collegiali. Nonostante le dimensioni ridotte, San Marino è membro del Consiglio d’Europa e dell’ONU, e mantiene stretti rapporti con l’Italia, che garantisce servizi fondamentali e una profonda integrazione economica. San Marino usa l’euro grazie a un accordo con l’UE, pur non facendone parte.

San Marino è famosa per il suo patrimonio storico e architettonico, come le tre torri medievali sul Monte Titano, per la sua antica tradizione repubblicana, e per il turismo legato al centro storico Patrimonio UNESCO.

Andorra La Vella Photo by Antonio Miralles Andorra on pexels.com
Andorra La Vella Photo by Antonio Miralles Andorra on pexels.com

Andorra: il principato dei Pirenei

Il Principato di Andorra è un microstato situato tra Francia e Spagna, nei Pirenei orientali. Ha una superficie di 468 km² e una popolazione di circa 87.500 abitanti. È il sesto Stato più piccolo d’Europa. Secondo la tradizione, fu fondato da Carlo Magno nell’805 come ricompensa per l’aiuto degli andorrani nella lotta contro i mori. Nel 1278 fu istituito formalmente come coprincipato attraverso il paréage, un trattato feudale che assegnò la sovranità congiunta al vescovo di Urgell e al conte di Foix, il cui titolo passò nel tempo al Presidente della Repubblica francese.

Questo sistema unico, rimasto in vigore nei secoli, fa di Andorra uno dei pochi paesi con due capi di Stato: oggi sono il vescovo di Urgell Joan Enric Vives i Sicília e il Presidente francese Emmanuel Macron. Tuttavia, il potere esecutivo è esercitato dal Capo del Governo, nominato dal Consiglio Generale, un parlamento monocamerale di 28 membri. La Costituzione democratica è stata adottata nel 1993, anno in cui Andorra è anche entrata a far parte delle Nazioni Unite e del Consiglio d’Europa.

Andorra non ha un esercito, e la difesa è affidata a Francia e Spagna. Pur non essendo membro dell’UE né dell’area Schengen, usa l’euro come valuta e adotta molti regolamenti europei. I controlli doganali sono minimi e affidati agli Stati confinanti. Negli ultimi anni, Andorra ha compiuto significativi progressi nel migliorare le proprie infrastrutture di trasporto, riducendo l’isolamento storico del paese e facilitando l’accesso sia per i residenti che per i visitatori.

Andorra è famosa per le sue stazioni sciistiche di alto livello, come Grandvalira e Vallnord, che attirano turisti da tutta Europa. È anche un paradiso fiscale noto per lo shopping duty-free, la natura incontaminata, i sentieri escursionistici e le terme di Caldea, uno dei centri termali più grandi d’Europa.

Aerial View Monaco Photo by ArtHouse Studio on pexels.com
Aerial View Monaco Photo by ArtHouse Studio on pexels.com

Monaco: il principato glamour del Mediterraneo

Il Principato di Monaco nacque ufficialmente nel 1612, quando Onorato II si proclamò primo Principe sovrano. Le radici della dinastia risalgono però al 1331 con Carlo I di Monaco, discendente di Francesco Grimaldi, che conquistò brevemente la rocca nel 1297. Dopo alterne vicende, Monaco divenne pienamente indipendente nel XVII secolo. Storicamente oscillò sotto la protezione di Spagna, Francia e poi del Regno di Sardegna e Regno d’Italia.

Dal 1919, Monaco è ufficialmente sotto protezione della Repubblica Francese, come stabilito dal Trattato del 17 luglio 1918, riconosciuto anche nel Trattato di Versailles. Oggi è una monarchia costituzionale ereditaria, guidata dal Principe Alberto II. La lingua ufficiale è il francese, ma si parlano anche italiano e monegasco. Usa l’euro in virtù di un accordo con l’UE e la sua difesa è garantita dalla Francia. Centro di lusso e finanza, ospita anche il celebre Gran Premio di Formula 1 e il casinò di Monte Carlo.

St. Peter's Basilica, Vatican Image by Chris Sche-Bo
St. Peter’s Basilica, Vatican Image by Chris Sche-Bo

Città del Vaticano: il cuore spirituale della cristianità

La Città del Vaticano è il più piccolo stato sovrano del mondo per popolazione ed estensione (0,44 km²). È una monarchia assoluta elettiva creata ufficialmente con i Patti Lateranensi dell’11 febbraio 1929. Il Papa è il capo di Stato e detiene tutti i poteri legislativi, esecutivi e giudiziari.

Situata nel cuore di Roma, è uno Stato intercluso nel territorio italiano, con la lingua italiana come ufficiale per l’amministrazione, mentre il latino rimane la lingua formale della Santa Sede. Il Vaticano usa l’euro grazie a un accordo con l’Italia, con emissione di monete e francobolli propri, molto richiesti da numismatici e filatelici. È dotato di un quotidiano, L’Osservatore Romano, e di una radio ufficiale fondata nel 1931, la Radio Vaticana, che trasmette in tutto il mondo.

Papa Leone XIV il primo papa statunitense

Valletta city - Malta Image by Waldo Miguez from Pixabay
Valletta city – Malta Image by Waldo Miguez from Pixabay

Malta: la più piccola repubblica dell’Unione Europea

Malta, ufficialmente Repubblica di Malta, è uno Stato insulare dell’Europa meridionale, situato nel Mar Mediterraneo tra la Sicilia, la Tunisia e la Libia. Con una superficie di 315,6 km², è il decimo Stato più piccolo del mondo per estensione, ma anche uno dei più densamente popolati. Membro dell’Unione Europea dal 1º maggio 2004 e dell’eurozona dal 2008, Malta è anche parte del Commonwealth. La forma di governo è una repubblica parlamentare con una costituzione democratica in vigore dal 1964, anno in cui ottenne l’indipendenza dal Regno Unito. L’attuale Capo di Stato è il Presidente della Repubblica Myriam Spiteri Debono, in carica dal 2024. Le lingue ufficiali sono il maltese e l’inglese, ma l’italiano è ancora molto diffuso e compreso da oltre il 60% della popolazione. La capitale è La Valletta, uno dei tre siti maltesi dichiarati patrimonio dell’umanità UNESCO, insieme all’Ipogeo di Ħal-Saflieni e ai templi megalitici.

Grazie alla sua posizione geografica strategica, Malta ha avuto una storia ricca di dominazioni: Fenici, Greci, Cartaginesi, Romani, Bizantini, Arabi, Normanni, Aragonesi, Cavalieri di Malta, Francesi e Britannici.

Oggi l’economia maltese si basa principalmente sul turismo, in forte crescita, sull’industria manifatturiera (in particolare tessile ed elettronica), sui servizi e sul gioco d’azzardo online.

Le differenze a colpo d’occhio

Stato Governo Lingua Moneta Dipendenza maggiore UE
Liechtenstein Monarchia costituzionale Tedesco Franco svizzero Svizzera No
San Marino Repubblica parlamentare Italiano Euro Italia No
Andorra Diarchia parlamentare Catalano Euro (accordo) Francia, Spagna No
Monaco Monarchia costituzionale Francese Euro (accordo) Francia No
Città del Vaticano Monarchia assoluta elettiva Italiano, Latino Euro (accordo) Italia No
Malta Repubblica parlamentare Maltese, Inglese Euro

Cittadinanza e residenza: un privilegio raro nei microstati europei

Nei piccoli Stati europei ottenere la cittadinanza o anche solo la residenza è spesso un processo lungo, selettivo e riservato a pochi.

A Monaco la cittadinanza può essere concessa solo dal Principe, e non è un diritto ma un favore sovrano, possibile dopo almeno dieci anni di residenza e la rinuncia alla cittadinanza d’origine. Anche se tutti i requisiti sono soddisfatti, il Principe mantiene l’ultima parola e può approvare o respingere la richiesta senza fornire spiegazioni specifiche. Questo sottolinea l’esclusività della cittadinanza monegasca.

In Liechtenstein, dopo 30 anni di residenza, è possibile richiedere la cittadinanza, ma solo rinunciando a quella precedente e con l’approvazione del parlamento e del Principe. Nel 2020 il 61,5% dei cittadini del Liechtenstein ha respinto in votazione l’introduzione della doppia cittadinanza.

In Andorra, l’acquisizione della cittadinanza è complessa e richiede la rinuncia alla cittadinanza attuale. Il richiedente deve essere un residente legale ed effettivo in Andorra da 20 anni e superare un esame di lingua catalana, storia e geografia del Paese. In caso di matrimonio con cittadino nativo andorrano i tempi di attesa si riducono a 3 anni di residenza. In tutti i casi, viene rilasciato inizialmente un passaporto provvisorio. La legge andorrana non riconosce ufficialmente la doppia cittadinanza e può revocare la cittadinanza andorrana se scopre che il cittadino è in possesso di un’altra nazionalità.

In Vaticano la cittadinanza è legata esclusivamente alla residenza e al servizio prestato nello Stato, rendendo il Vaticano l’unico Paese al mondo a basare la nazionalità su questi criteri. È concessa a chi risiede stabilmente per motivi di incarico, ai cardinali residenti, al coniuge (salvo separazione o annullamento del matrimonio dalla Sacra Rota) e ai figli di cittadini vaticani sposati.Si perde automaticamente con la cessazione dell’incarico o della residenza autorizzata.È cumulabile con altre cittadinanze ed è disciplinata dal Trattato del Laterano, non da una legge ordinaria interna, rendendola una cittadinanza unica nel suo genere.

San Marino consente il doppio passaporto, e oggi oltre metà dei sammarinesi possiede anche la cittadinanza italiana, a testimonianza dei profondi legami con il Paese confinante. Tuttavia il Paese tutela fortemente la propria identità nazionale e l’accesso alla cittadinanza è concesso solo in casi molto circoscritti e dopo 30 anni di residenza nel paese riducibili a 15 anni in caso di matrimonio con un cittadino sammarinese.

Malta è l’unico microstato europeo che consente l’ottenimento della cittadinanza per naturalizzazione solo dopo 5 anni di residenza ordinaria, o dopo 5 anni di matrimonio con un cittadino maltese, purché si dimostri un legame effettivo con il Paese. Tuttavia, ha suscitato critiche da parte dell’Unione Europea per il suo programma di “cittadinanza per investimento”, noto come Individual Investor Programme (IIP), che permetteva a cittadini stranieri facoltosi di ottenere il passaporto maltese (e quindi europeo) in cambio di investimenti. Per accedere al programma era necessario versare almeno 600.000 euro al governo maltese (o 750.000 per la via accelerata), mantenere una residenza per 12 o 36 mesi, acquistare o affittare un immobile sull’isola, e donare 10.000 euro a un’organizzazione benefica locale. Bruxelles ha avviato una procedura d’infrazione contro Malta, ritenendo che questo sistema minasse i principi comuni di cittadinanza e fiducia tra gli Stati membri.

K16 TRADE & CONSULTING SWITZERLAND

Iscriviti alla nostra newsletter


Noi esistiamo anche per informare ed essere informati, è una delle nostre mission. Quando sei qui su questo sito è come se fossimo insieme fisicamente magari chiacchierando del più e del meno o parlando di business. Ma quando sei “lontano” ha la possibilità comunque di rimanere in contatto con noi iscrivendoti alla nostra Newsletter !

    I nostri partner strategici



    Who we are


    Swissfederalism è una associazione moderna che segue il processo di trasformazione digitale e si configura come un ente completamente digitalizzato e presente in rete. Se hai bisogno di noi, noi siamo qua! in rete, sul web!

    Swiss Federalism

    Per la tua sicurezza


    Siamo molto sensibili al tema della riservatezza e della protezione dei dati dei nostri clienti e degli utenti che visitano il nostro sito perché la riservatezza è un valore importante.

    Fai una donazione


    Swissfederalism è una associazione no profit che vive grazie alle donazioni e alle quote degli associati. Abbiamo bisogno del vostro sostegno!

    Puoi inviare la tua donazione sul seguente conto:

    IBAN: CH15 0873 1557 4858 1200 1

    Intestatario del conto: Swiss Federalism 8737 Gommiswald

    Numero conto: 5574.8581.2001

    Clearing: 8731

    BIC/SWIFT: LINSCH23

    Privacy Preference Center