Dejan Štancer: “C’è un solo pianeta Terra e nutre tutti noi”
Il presidente della Global Chamber of Business Leaders si racconta in un’intervista esclusiva, fra pandemia, obiettivi futuri e global warming
C’è un uomo che ha fatto del business etico, della responsabilità sociale d’impresa, delle illuminate attività di lobbying presso l’Unione Europea (la Commissione così come il Parlamento fra Bruxelles e Strasburgo, frequentati dal lontano 2010…) e della lotta al cambiamento climatico delle vere e proprie ragioni di vita.
Attuale presidente dell’associazione Global Chamber of Business Leaders con sede a Washington negli Stati Uniti d’America, Dejan Štancer è di origine slovena e vanta un curriculum imprenditoriale di tutto rispetto, sviluppato in varie regioni del mondo, epperò in primis fra i nativi Balcani e la “conquistata” Asia Minore.
Un suo grande fiore all’occhiello è e resterà la fondazione del Kazakh-Slovenian Business Club (KSBC), un ente di sviluppo economico di cui è stato per un quinquennio Segretario Generale e di cui rimane tuttora il Presidente, avendo calamitato a sé, a tutto il 2019, un centinaio di persone giuridiche di 16 differenti Nazioni.
Non a caso, in un 2020 particolarmente prolifico di nuovi incarichi e di successi personali, è stato nominato Senior Advisor del grande progetto di investimento tecnologico Balkans Skopje Technology Park (STP), sostenuto dal Governo della Repubblica della Macedonia del Nord, e concluso un accordo di partenariato con la Fondazione del miliardario indiano Shiv Khemka.
“Fluent” in nove idiomi diversi (inglese, tedesco, russo, italiano, spagnolo, serbo, croato, bosniaco e kazako), oltre alla lingua madre slovena, è consulente di aziende, governi e industrie in tutto il pianeta, ambasciatore globale dell’Association of Business Women in Commerce and Industry, titolare della licenza Entrepreneurs Sport Generation (ESG) per l’Europa centrale e sudorientale e “diplomatico” risolutore di conflitti della Peaceful Mind Foundation, tema per il quale dimostra grande sensibilità.
Dejan Štancer è dunque la persona più giusta non soltanto per farsi introdurre ai segreti del sodalizio Global Chamber of Business Leaders, rappresentata in Svizzera dall’associazione Swiss Federalism e dal suo CEO Andrea Schenone, ma anche per discorrere dell’evoluzione di un pianeta Terra in piena emergenza.
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Che cos’è la Global Chamber of Business Leaders e come la descriverebbe a qualcuno che non ne sapesse nulla?
“La Global Chamber of Business Leaders è una coalizione di leader governativi, amministratori delegati e dirigenti, imprenditori, investitori e leader commerciali e industriali che condividono una visione comune: il benessere sostenibile e la crescita del giro d’affari in un’economia globale dirompente e in continua evoluzione. La Global Chamber of Business Leaders dà priorità alle attività che si allineano con il Decennio d’Azione dichiarato dalle Nazioni Unite, promuovendo l’importanza dell’inclusione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile nei modelli di business del futuro, permettendo ai nostri partner, membri e partecipanti di preparare le loro aziende ad essere avanguardie del futuro. Oltre a tutto ciò, in seno alla GCBL durante la pandemia globale di COVID-19 abbiamo sensibilizzato i nostri soci, i partner e tutti gli attori dei processi aziendali all’etica del business, così come alla solidarietà e al cuore, dunque non soltanto al profitto fine a se stesso. Ed è quest’ultimo approccio che probabilmente mette la Global Chamber of Business Leaders in cima alle organizzazioni più coinvolte in questo tipo di attività”.
Quali sono gli obiettivi specifici e, in un certo senso, personali della presidenza di Dejan Štancer?
“La risposta a quest’ultima domanda potrebbe essere meglio cercata presso coloro che dirigo, dai miei collaboratori ai colleghi. Personalmente, penso però di essere giudizioso, analitico e corretto. Allo stesso tempo, sono concentrato sul raggiungimento di obiettivi che sono fissati abbastanza in alto, con la conseguenza che io e loro spesso ci dobbiamo sforzare davvero per il successo. I miei obiettivi personali si intrecciano con gli obiettivi dell’organizzazione che dirigo, per la quale mi impegno completamente. Personalmente, so per esperienza che la sincronia degli obiettivi è l’unica strada per il successo dell’organizzazione che guidi, così come per la tua felicità personale…”.
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Quali saranno gli elementi di continuità e di inversione di tendenza in seno all’associazione, rispetto al passato, nei prossimi mesi?
“Personalmente, preferirei usare il termine ‘progresso’ così come ‘discontinuità’. Qualsiasi tipo di gradualità che contribuisca al progresso delle persone che compongono l’organizzazione, e soprattutto al progresso dei nostri soci e dei partner, è per me il giusto e unico progresso. L’inizio del mio mandato è stato segnato dalla pandemia del virus COVID-19, che ha completamente distrutto tutti i piani precedenti per l’ulteriore sviluppo della GCBL. Erano necessari un consolidamento interno e alcuni cambiamenti, e oggi abbiamo un’organizzazione stabile e forte che affronta le sfide di questo periodo complicato ed è pienamente preparata per le sfide del futuro. Alcuni cambiamenti strutturali avranno presto luogo all’interno della Global Chamber of Business Leaders, seguiti da alcuni correttivi nel personale: tutti con lo scopo di aumentare ulteriormente l’efficienza delle strutture operative della GCBL”.
Quali sono i criteri di selezione dei vari delegati nazionali e quali sono i loro compiti e le attività da svolgere nella rispettiva area di pertinenza?
“Alla GCBL abbiamo una leadership strutturata su una molteplicità di livelli. In campo nazionale nei vari Paesi, i più alti rappresentanti della Global Chamber of Business Leaders sono i delegati. I criteri per la loro selezione e la nomina in questa importante funzione sono piuttosto elevati. Sono nominati per un periodo di due anni, con la possibilità di estendere il mandato, ma naturalmente soltanto sulla scorta di risultati positivi. Oltre ad un alto livello di integrità, si richiede loro anche esperienza nella gestione di team e nella cura delle risorse umane, così come alcune esperienze specifiche e consapevolezza di che cosa sia l’imprenditoria. Infine, ma non meno importante, è fondamentale che i delegati condividano una visione comune del percorso e dello sviluppo della GCBL”.
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In che misura e a quale scopo vi inserite nella scia del Decennio d’Azione dichiarato dall’ONU?
“L’Agenda 2030 è un obiettivo globale delle Nazioni Unite che mira a sradicare la povertà, proteggere il pianeta e garantire la prosperità per tutti entro il 2030. Alla Global Chamber of Business Leaders, ci assicuriamo che tutto il nostro lavoro aiuti a raggiungere questi obiettivi. Come sapete, la mission fondamentale della GCBL è quello di creare forti flussi e reti d’affari attraverso i quali aiutare a dirigere gli investimenti e a creare posti di lavoro in tutto il mondo, il che certamente contribuisce all’obiettivo fondamentale dell’ONU, la riduzione della povertà. Anche noi della Global Chamber of Business Leaders non ci illudiamo che gli obiettivi fissati saranno raggiunti, specialmente entro il 2030, dato che quest’ultimo traguardo temporale si è dimostrato impossibile. Tuttavia, se lottiamo per raggiungere questi obiettivi e ci comportiamo come se li raggiungessimo entro il termine stabilito, sicuramente ci avvicineremmo molto alla meta. Tuttavia, dobbiamo riconoscere che in un periodo di pandemia globale, che ha mostrato così tanta disuguaglianza e un funzionamento non etico dei sistemi sanitari, non possiamo nemmeno sognare di raggiungere l’obiettivo numero tre, la ‘Buona Salute’, per esempio. Lo stesso vale per altri obiettivi fissati nell’Agenda 2030. Creando grandi reti globali di imprenditori, stimolando l’attività d’affari in modo etico, senza corruzione, occupandosi dello sviluppo sostenibile e, naturalmente, creando e implementando prodotti volti a combattere il cambiamento climatico, o almeno una riduzione di quest’ultimo, ci avvicineremo di molto agli scopi dell’Agenda 2030. E questo è uno degli obiettivi principali della GCBL”.
Lei ha affermato che la GCBL, nella propria essenza, si concentra anche sulla consapevolezza del cambiamento climatico: può dirci qualcosa di più nel merito?
“Da quando è entrata in attività, la Global Chamber of Business Leaders si è concentrata sul cambiamento climatico come uno dei propri obiettivi più importanti. Siamo consapevoli del fatto che per decenni la gente ha parlato di azioni di contrasto al cambiamento climatico, ma anche che è stato fatto sostanzialmente poco: non c’è stato un approccio sistematico, a dire la verità. I dibattiti sui combustibili fossili e sulle fonti alternative di energia sono diventati una costante, però si sta facendo tuttora molto poco. In tutti i settori legati al cambiamento climatico, siamo in ritardo, ma la natura ci sta già mostrando che diventerà sempre più implacabile e che richiederà sempre più vittime di anno in anno tra la gente: purtroppo, molte persone perderanno la vita in inondazioni, incendi, terremoti e in altri disastri naturali. E, allo stesso tempo, smarriremo sempre più fonti di sostentamento, il che causerà fame e nuove sofferenze. Permettetemi di fare soltanto un esempio. Le emissioni globali di anidride carbonica sono aumentate del 60 per cento dal 1990 a oggi, e quest’anno, nel 2021, ci aspettiamo che esse crescano ancora dopo il calo dell’anno scorso a causa del Coronavirus. Questo dimostra che i leader politici non capiscono, o non vogliono capire, che è necessario agire ora. Il mondo ha urgente bisogno di una svolta sistemica, dato che ci siamo essenzialmente allontanati dalle fonti di energia rinnovabile in tutto il mondo, aumentando di nuovo l’impiego di combustibili fossili. A volte non riesco proprio a capacitarmi di come molti non riescano ancora a comprendere che abbiamo soltanto un pianeta a nostra disposizione in cui vivere, e che abbiamo una grande responsabilità verso i nostri figli e nipoti”.
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Che cosa differenzia questa comunità d’affari da altre simili esistenti nel mondo?
“Molto probabilmente il fatto che promuoviamo fortemente la cooperazione e il commercio tra Paesi, nazioni e persone, e che favoriamo la creazione di forti reti economiche che sono il più possibile indipendenti dalla politica quotidiana, anche geopolitica; analogamente, non ci concentriamo soltanto sui profitti che gli affari portano, ma anche sul fare business in maniera eticamente impeccabile. Come ho menzionato più volte, stiamo spingendo per la sostenibilità e per le soluzioni ‘green’, poiché è nostra ferma convinzione che sia l’unica strada da percorrere”.
Come vede l’economia del pianeta, e in particolare quella dell’Europa da cui lei proviene, all’indomani della pandemia di COVID-19?
“Come ogni cosa, queste pandemie prima o poi finiranno. L’economia globale sta andando abbastanza bene anche durante la diffusione attuale del virus, il che è in parte sorprendente, ma non ci sono neppure segnali di grandi sconvolgimenti per il futuro. È probabile che il trend di crescita continui, con settori attualmente in stand-by, come il turismo, che sono destinati a rafforzarsi. I cambiamenti degli ultimi due anni hanno anche portato molte opportunità che si moltiplicheranno soltanto con la fine dell’epidemia. L’Europa è parte delle tendenze globali, completamente coinvolta nei processi di globalizzazione, quindi non vedo grandi deviazioni in questo contesto anche nel periodo post-crisi. Naturalmente, c’è consapevolezza che le crisi economiche sono cicliche: sarà quindi molto opportuno iniziare a prepararsi per nuove sfide subito dopo la pandemia, a seguito del ritorno a una ‘nuova normalità’, compresi molti disastri naturali, che potrebbero anche innescare un’ulteriore recessione economica”.
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State pianificando eventi tematici o conferenze in giro per il mondo? Se sì, quando e dove, nonché su quali tematiche?
“Gli eventi globali organizzati dalla Global Chamber of Business Leaders sono certamente portatori di enormi opportunità per i nostri membri e partner, quindi ne stiamo pianificando parecchi in futuro. Come sapete, siamo stati purtroppo costretti ad annullare il vertice annuale della GCBL, che avrebbe dovuto essere un happening davvero spettacolare organizzato in una location d’élite a Washignton, negli Stati Uniti. Come molte cose, l’inizio della pandemia e la successiva recrudescenza del virus hanno impedito completamente lo svolgersi dell’evento, ma questo non ci ha impedito di programmarlo comunque: lo abbiamo soltanto rimandato al 2022, quando speriamo che la situazione si sia normalizzata. Il prossimo anno, abbiamo intenzione di organizzare almeno altri due happening eccezionali, dove ci aspettiamo ospiti da tutto il mondo: il primo nella primavera del 2022 in Europa, e il secondo in piena estate in Africa. Inoltre, come già accennato, nell’autunno dell’anno venturo abbiamo in programma di tenere il vertice annuale della GCBL. Esso è destinato a diventare un’occasione regolare di confronto della massima priorità. Sarà organizzato con la massima partecipazione economica e politica possibile, e ogni anno in un luogo diverso del pianeta…”.
Infine, una curiosità: sappiamo che lei personalmente così come gli altri consulenti speciali della Global Chamber of Business Leaders aiutate e fornite suggerimenti ad hoc ad alcune personalità di rilievo mondiale. Che cosa può dirci su questo?
“In seno alla GCBL, ci siamo concentrati anche sulla consulenza ai leader politici e commerciali. Il fatto è che, se vogliamo raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU, abbiamo bisogno di soluzioni e di cambiamenti sistemici, e soltanto i leader politici e aziendali di rango più elevato hanno la chiave per attivare questi mutamenti. Con il nostro team e i miei colleghi, aiutiamo quindi anche i più alti rappresentanti degli Stati nazionali, come Presidenti e Primi Ministri, nella transizione dei sistemi sociali dei loro Paesi sulla via della creazione di posti di lavoro e della riduzione della povertà, creando un universo di opportunità e, soprattutto, inseguendo lo sviluppo sostenibile”.
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