900 commercianti nel settore delle materie prime in Svizzera
Le imprese elvetiche di import-export di materiale alla base della fattura di altri beni hanno 9.800 dipendenti, anzitutto nei Cantoni Ginevra, Ticino e Zugo
Nel 2018, la Svizzera contava circa 900 commercianti di materie prime, che davano lavoro a circa 9800 persone.
Le attività connesse che ruotano intorno a questi attori sono, ad esempio, la certificazione, il trasporto e il finanziamento.
Un’indagine ha confermato una prima stima parziale del numero di impieghi che hanno a che vedere con queste attività connesse, evidenziando in particolare l’importanza delle attività di finanziamento.
Si tratta delle prime cifre ufficiali per il settore del commercio di materie prime emesse dall’Ufficio Federale di Statistica (UST) e dalla Segreteria di Stato dell’economia (SECO).
Il settore del commercio di materie prime raggruppa i commercianti in senso stretto (core) e gli attori indispensabili a supporto di queste attività (cluster).
È difficile misurarli dal punto di vista statistico, poiché non vi è alcuna nomenclatura di riferimento, né su scala nazionale né internazionale. Inoltre, la strategia degli attori, i modelli di business e le catene di produzione di valore variano rapidamente.
Pertanto, la valutazione del core è stata fatta sulla base di filtri consecutivi e quella della parte di cluster che è stato possibile stimare, è avvenuta sulla base di una lista appositamente stilata (v. il riquadro metodologico qui sotto). Alla luce di tali premesse, per la prima volta è possibile fornire informazioni strutturali.
Tre quarti degli impieghi fra Bellinzona, Genève e Zug
Per quanto riguarda il core, quasi i tre quarti dei 9.881 impieghi stimati sono ubicati nei Cantoni di Ginevra (44 per cento del totale), Zugo (21,4 per cento) e Ticino (9,5 per cento).
Sebbene a distanza dai primi, anche i Cantoni di Vaud e di Zurigo detengono volumi di impieghi significativi, con rispettivamente l’8,5 e il 6 per cento del totale degli impieghi nelle attività del core. Questi cinque Cantoni detengono circa il 90 per cento degli impieghi del core.
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I commercianti sono attivi principalmente nel commercio all’ingrosso di combustibili e di minerali. Tuttavia, le unità, a seconda del Cantone in cui sono situate, non esercitano le stesse attività. Si osserva infatti l’esistenza di centri nevralgici (hub) cantonali o regionali.
I commercianti del Cantone di Ginevra, ad esempio, operano principalmente nel commercio di combustibili, un ramo che raggruppa circa il 50 per cento del totale degli impieghi di questo settore nel Cantone, mentre quelli del Cantone di Zugo sono maggiormente focalizzati sulle attività legate al commercio di minerali e di metalli.
Il Ticino presenta un profilo simile a quello di Zugo. Le materie prime negoziate nel Cantone di Vaud sono più diversificate. Queste particolarità cantonali sono legate a modelli di business diversi e confermano l’ipotesi secondo cui il core è eterogeneo.
Poche grandi imprese attive nel commercio di materie prime
Le imprese del core impiegano in media 11 persone, contro le 7,6 dell’economia di mercato nel complesso. Tuttavia è interessante notare che i commercianti concentrano la maggior parte degli impieghi all’interno di unità aventi tra 10 e 249 addetti.
Rispetto all’intera piazza economica, il settore annovera meno impieghi nelle grandi imprese (con 250 addetti e più) e nelle microimprese (da 1 a 9 addetti).
Ciò può essere spiegato dal fatto che negli altri settori vi sono molti lavoratori indipendenti che offrono servizi alla persona. D’altro canto, i commercianti sono raramente grandi imprese, poiché non è necessario avere molti addetti per negoziare volumi consistenti di materie prime.
La presenza multinazionale è sette volte più rappresentate
Un terzo delle imprese del core è controllato da un gruppo di imprese, ovvero sette volte in più rispetto all’economia nel suo insieme (4,8 per cento). Sotto il profilo degli impieghi, otto persone su dieci lavorano per un gruppo di imprese, contro quattro su dieci nel totale dell’economia.
Le imprese multinazionali, in particolare quelle estere, ricoprono un ruolo preponderante in termini di posti di lavoro. Infatti, oltre la metà degli impieghi dei commercianti di materie prime è legato a un gruppo di imprese estero.
Superiore dinamismo di questa occupazione rispetto al resto
La progressione dell’occupazione tra il 2017 e il 2018 è superiore per le imprese del core rispetto a quelle dell’intera piazza economica (2,8 contro 1,3 per cento). Questa evoluzione è fortemente influenzata dal particolare dinamismo osservato nei Cantoni di Zugo e del Ticino, dove la progressione dell’occupazione è notevolmente più marcata tra i commercianti che nel resto del Cantone in questione.
Quali sono le maggiori attività di supporto al commercio?
Tra le attività di supporto ai commercianti rientrano in particolare il finanziamento, l’audit, la consulenza, la certificazione, l’assicurazione, la mediazione marittima (shipbroking) e i servizi di trasporto e logistica.
Di solito, le imprese che forniscono questi servizi hanno in portafoglio un ampio ventaglio di clienti, fatto che rende particolarmente difficile la misurazione del cluster e degli impieghi dedicati nello specifico ai commercianti.
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Il finanziamento risulta essere l’attività di supporto più significativa, con 1258 impieghi specificamente dedicati al commercio.
Seguono l’audit e la consulenza (570 impieghi), i servizi di trasporto e logistica (201 impieghi) e l’ispezione e certificazione (113 impieghi). I risultati ottenuti per questi segmenti permettono di ottenere un quadro generale chiaro.
Per contro, non si dispone di alcun dato per gli altri rami eventualmente rientranti nel cluster.
Gli impieghi indicati per le attività di supporto vanno perciò considerati alla stregua di una prima stima molto parziale, in grado però di evidenziare come il commercio generi indotti considerevoli in altri settori.